Samantha Cristoforetti e il vero simbolo del degrado italiano

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Specialista in Medicina Estetica Roma SIMBOLO DEGRADO ITALIANO Samantha Cristoforetti Radiofrequenza Rughe Cavitazione Pulsata Peeling Pressoterapia Linfodrenante Mappatura Nevi Dietologo Dermatologia 1

Samantha ha raggiunto l’orbita da pochi secondi: il sorriso più bello è tra le stelle!

Una partita di calcio. Un derby, quindi sicuramente una gara particolarmente importante per i giocatori in campo e per i tifosi sfegatati, che sentono la stracittadina come qualcosa di fondamentale nelle loro vite. Ma sempre una partita di calcio. Come ce ne sono tante e come ce ne saranno tante in futuro. Ma cominciamo dal principio.

Erano quasi le dieci e Samantha stava per partire

Ieri sera torno a casa dal lavoro di fretta, erano le dieci meno dieci e alle 22 e 01 la nostra astronauta Samantha Cristoforetti (ne avevo parlato in questo articolo) doveva lasciare la Terra – prima donna italiana – per elevarsi a 400 km dal suolo, scrivere la storia e portare le italiane e l’Italia tra le stelle, sulla Stazione Spaziale Internazionale. La 37enne della provincia di Trento parla italiano, tedesco, inglese, francese e russo (le lingue che parla l’italiano medio, insomma); laureata a Monaco in ingegneria meccanica, pilota espertissimo, specializzata in Texas, selezionata per fare l’astronauta tra quasi 9000 candidati preparatissimi (super-genio tra i geni) ma rimanendo sempre estremamente umile: insomma l’esempio di quanto di buono può fare una persona col proprio corredo di neuroni quando ha volontà, dedizione, capacità e coraggio. Un esempio da mostrare nelle scuole elementari. Neanche mi levo la giacca e corro in salone. Accendere il pc richiederebbe troppo tempo e lo streaming mi farebbe osservare in leggera differita un evento che invece volevo vivere in diretta. Accendo la televisione nella sicurezza di trovare le immagini della nostra astronauta, non certo a reti unificate, ma almeno sul primo canale e metto su Rai Uno: c’è un film. Metto su Rai Due: c’è una replica di NCIS. Cambio su Rai Tre: c’è Report. Ma dove diavolo mandano la diretta? La mente mi ricorda che siamo nella nazione dell’ignobile servizio televisivo del TG4 dove “la sonda Philae vìola la nostra pura immagine natalizia di una cometa, trapanandola senza pietà”. Ma possibile che davvero nessuno ne parli in tv? Con un po’ di timore mi sposto su RaiNews24 dove effettivamente c’è una diretta dell’evento, anche se – sinceramente – i commentatori non mi sembrano molto all’altezza della situazione. Ma per fortuna parlano le immagini dalla cabina e l’emozione è fortissima: Samantha saluta in telecamera, sorride e controlla la strumentazione di bordo con la stessa naturalezza con la quale io metto le frecce sulla mia Polo ed il mio sistema nervoso centrale si riempie di scariche di orgoglio. Penso a quanto ha dovuto affrontare per essere fisicamente ed intellettualmente in grado di sostenere un viaggio nello spazio. Penso che non siamo più da tempo un Paese di poeti o santi, ma abbiamo ancora grandi navigatori. Penso a quando in una intervista disse che nel suo paese natio (Malé) c’è poco inquinamento luminoso e la sera da bambina guardava un cielo limpido e pieno di stelle e che da li è nata la sua passione per gli astri. Sorrido pensando: “fosse nata a Las Vegas, che lavoro farebbe ora?!”. Quella bimba diceva di voler andare sulla luna, da grande, circondata dai sorrisi degli adulti.
Partenza.
Emozioni indescrivibili.
La netta certezza di vivere attimi che ricorderò anche tra trent’anni.

Passare dalla felicità al disgusto

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RaiNews24 a pochi minuti dal lancio

Dopo qualche minuto il veicolo spaziale Sojuz TMA-15M raggiunge l’orbita. La nostra Samantha è nello spazio. Mi affaccio alla finestra, il cielo di Roma è senza nuvole e i sassolini nel cielo luminosi come se vivessi anche io a Malé. Mi immagino quella esile donna appassionata di speleologia, che galleggia sulla mia testa a 27 mila km/h e mi scappa una lacrima di gioia che neanche il giorno della mia laurea o il primo giorno da medico in sala operatoria ero così felice. Mi emoziono ora anche solo a ricordare il suo sorriso pochi secondi dopo aver raggiunto l’orbita. Passano pochi minuti e su RaiNews24 si mettono a parlare di altro (vedi foto illuminante in alto). Non mi aspettavo certo cinque ore di trasmissione, ma smettere di parlarne appena dieci minuti dopo aver raggiunto l’orbita mi sembrava un po’ poco. Mi ritrovo a pensare che Samantha è così oltre da far apparire la nostra classe dirigente, ancor più meschina e grottesca di quello che già è. Ho la complottistica paura che una tale mente sia volontariamente tenuta il più possibile nascosta al popolo.
Ho la radio vicino e mi sintonizzo subito su Radio Uno. Radiocronaca in diretta della partita di calcio Milan-Inter. E’ solo allora che – ancora con la lacrima di gioia che mi cola sul viso – realizzo che la prima radio d’Italia, quella per cui tutti noi paghiamo il canone, durante la partenza della prima donna italiana verso lo spazio, ha diffuso la radiocronaca di una partita di calcio. Un derby, quindi una partita sicuramente importante. Ma una partita di calcio come ce ne sono tante e ce ne saranno tante in futuro. Ma sarebbe stato lo stesso anche se fosse stata la finale della coppa del mondo. In quel momento, che siate d’accordo o no, Samantha stava facendo la storia, e non parlo solo della storia dell’astronomia italiana, parlo proprio della Storia italiana, quella che i nostri nipoti studieranno sui libri di storia. E la prima radio nazionale parlava di calcio. Ma chiariamolo bene: il punto non è neanche il calcio, poteva anche parlare di qualsiasi altra cosa. Il punto è la poca considerazione che viene data in Italia ad un evento scientifico storico. Se pensate che questo sia un post contro il calcio o contro chi ha la più che legittima passione per il calcio, credetemi: sono stato frainteso. Il degrado cui faccio riferimento nel titolo, non è il calcio. Il degrado è quanto la cultura, che in altri lidi sarebbe valorizzata fino a diventare primo motore economico di una nazione, venga in Italia mortificata, anzi POLVERIZZATA come i ruderi di Pompei dissolti in una criminale noncuranza. Non è paradossale che la nazione che possiede un patrimonio artistico e culturale sterminato come il nostro, sia in queste condizioni indegne?
In seguito mi hanno detto che la radiocronaca della partita è stata interrotta qualche minuto per collegarsi col lancio. Qualche minuto su due ore di gara? Ah bene, allora questo cambia tutto! Qualcuno mi ha detto: “Ma non è una cosa così importante, le cose importanti sono altre“. Sono ormai anni che va di moda il “benaltrismo” e sono anni che in Italia la ricerca scientifica è vista come una zavorra inutile da un popolo un tempo germoglio della cultura universale ed ora al primo posto al mondo per analfabetismo funzionale (dati Ocse, rapportoSkills outlook 2013). Io mi sono francamente stancato di dare sempre risposte che cadono come un sassolino in un burrone perciò ad uno che vi dice una cosa del genere – se non ci arriva da solo – è impossibile spiegare alcunché, quindi issate bandiera bianca sin da subito e fatelo rimanere della propria opinione: lui tornerà presto a parlare di belen rodriguez e voi risparmierete il vostro tempo per questioni più importanti come ad esempio discutere con chi ha la mente ancora feconda.

Domanda ed offerta

E’ una vecchia legge e si coniuga così: il cittadino medio preferisce un derby o x factor ad un evento scientifico storico ed irripetibile (per qualcuno non così storico, per me si)? Ed ecco che la RAI, da educatore che era 50 anni fa, si trasforma in un venditore di tappeti dozzinali. Tutto questo immerso in un circolo vizioso che vede una platea sempre più anestetizzata ed ignorante, rincorsa da programmi sempre più scadenti che rendono il pubblico ancora più cafone, giorno dopo giorno, cronicamente ed inesorabilmente. Un vortice che ci porta sempre più giù, in una ignoranza che in Italia da decenni non conosce più confini né dignità, legittimata da una società che si auto-annienta premiando fenomeni da baraccone e persone ricolme di nulla, in una corsa esponenziale al ribasso dove se dici che preferisci un documentario sui delfini all’isola dei famosi, ti guardano come un EXTRATERRESTRE. Ti fanno sentire come un perdente. Ma, come dissi ai miei amici qualche tempo fa: in un mondo dove vince la prevaricazione, il latrocinio e la mediocrità, essere perdenti è il più grande degli onori, quindi siate orgogliosi di essere considerati degli sfigati in questo paese alla deriva. Un paese che premia la minetti con 200 mila euro per andare qualche giorno su un’isola a prendere il sole mentre un vigile del fuoco, che ogni giorno rischia la propria vita per salvare quella degli altri, deve lavorare quasi 20 anni per guadagnare la stessa cifra. Un pensiero “populista“? Forse si, ma a me questa cosa fa schifo lo stesso.
Vi chiedete se il problema riguarda solo la televisione? NO! Il problema è più profondo perché radicato in fondo alla nostra stessa arrivista italianità. Stesso discorso vale per i giornali di questa mattina, dove rende di più parlare di Hamilton che vince il mondiale di formula 1, che non delle conquiste di una brillante mente italiana che – partita da un paesino del nord – passerà i prossimi sei mesi su una stazione spaziale a fare ricerca scientifica. Quella stessa ricerca che permetterà – domani – di creare un nuovo laser per rimuovere un tumore maligno dal seno di vostra moglie lasciandole intatta la mammella o forse una stampante 3D che vi permetterà di costruirvi un ecografo da tenere in casa per prevenire l’infarto di vostro padre. E sento ancora persone dire che i soldi spesi nella ricerca sono soldi buttati. Quindi la prossima volta che venite in ospedale, la risonanza magnetica non ve la facciamo, che ne dite? Così avrete più tempo per scagliarvi davanti ad una scatola che vi vomiterà addosso le immagini del plastico della casa dell’ultima probabile madre assassina, di cui saprete presto ogni scabroso particolare privato, prima ancora che sia entrata in tribunale, in barba alla presunta innocenza.
Ieri sera, demoralizzato e dopo essere stato mio malgrado informato del risultato di una partita di calcio (anche piuttosto piatta, visto il risultato), non ho poi neanche controllato se almeno su Radio Due parlavano di Samantha. Con la lacrima ormai ghiacciata sulla guancia, ho acceso il pc. Per fortuna esiste internet e ho potuto continuare a vivere (sulle televisioni straniere) questo evento storico, evento che sarebbe dovuto andare in diretta su Rai Uno e contemporaneamente su Radio Uno come invece accade il febbraio di ogni benedetto anno, quando c’è Sanremo e salgono sul palco sempre gli stessi quattro cantanti. Lo ammetto: non sono un grandissimo appassionato di calcio (né di Sanremo), ma qui la mia passione non c’entra nulla. C’entra invece uno stato dove ormai la cultura ed un evento storico della scienza, vengono superati da un cantante mediocre, dalla replica di un film e da una banale partita di calcio.

Mi spiace, ma ho perso la speranza.

Termino con il mio status di ieri sera che racchiude – in una frase – tutta la mia disperazione:

La prima donna italiana va nello spazio e su radiouno va in onda la radiocronaca di milan-inter: questo è il vero simbolo dell’ormai irrecuperabile degrado italiano… Vai Samantha!

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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690 pensieri su “Samantha Cristoforetti e il vero simbolo del degrado italiano

  1. Pingback: La piccola astronauta nello spazio | lagunaweblog

  2. Siamo onesti. La notizia è stata coperta bene. Se ne è parlato più volte nei telegiornali con numerosi servizi, al punto che in molti (tra cui il sottoscritto), a cui a stento si accende una lampadina quando si sente nominare Gagarin, ne erano perfettamente a conoscenza. Sì, non c’era una diretta sulle tre reti principali Rai: la notizia era però coperta sul primo canale di informazione Rai, da dove anche Lei ha seguito gli eventi. Dopo dieci minuti hanno cambiato argomento. Questa cosa La disgusta. Allora io mi chiedo: di che cosa dovevano parlare? Si tratta senza dubbio di un evento storico e memorabile, che ci riempie di orgoglio e ci affascina. Si può descrivere, come d’altra parte è stato fatto, il duro percorso affrontato dalla nostra astronauta, le emozioni dei suoi concittadini, le sue emozioni. Ma poi? Entrare nel tecnico non avrebbe alcun senso: per chi ne capisce e vuole informarsi a proposito sono arci-sicuro che ci sono state dozzine di siti Internet che hanno descritto l’evento in maniera approfondita. Offrire copertura e la giusta importanza alla vicenda era più che un dovere. “Strafare” solo per millantare un qualche spessore culturale sarebbe stato inutile e controproducente. Siamo in un’era in cui non possiamo più permetterci di aspettare che l’informazione che vogliamo ci salti addosso. Grazie a Internet è tutto a nostra disposizione: sta a noi non avere la pigrizia di ignorarlo.

    Saluti

  3. Pingback: Wandering Wil Spegni quella cazzo di televisione! - Wandering Wil

  4. Pingback: Grande, Grandissima Donna. Nello Spazio. | momfrancesca

  5. Chi se ne frega se lei è italiana o russa o americana? Per me è solo un’essere umano come un altro. E il suo è un lavoro come un altro. Io non vado in TV perchè la mattina entro in fabbrica, quindi non capisco cosa dovrebbe interessare alla gente di lei e del suo lavoro. Stai sicuro che chi era veramente interessato è andato a cercarsi tutte le informazioni disponibil su internet.

  6. “ma qui la mia passione non c’entra nulla”
    E qui ti sbagli di nuovo. Sai quante persone soffrono per la non copertura dei loro interessi? Se si dovesse coprire tutti gli eventi e tutte le notizie le giornate dovrebbero durare dieci volte di piu. Siccome ci piace tanto la democrazia ti devi beccare il calcio in prima serata, ossia ciò che piace ai più. Io non mi lamento perchè il calcio mi piace ma non credere che non abbia altri interessi di cui mi piacerebbe sentir parlare in prima serata, e come me moltissime altre persone.

    La cosa più scandalosa degli ultimi tempi secondo me è il fatto che il concerto di Lang Lang oraganizzato DALLA STESSA RAI venga trasmesso su Rai5 piuttosto che su Rai1, per di più in bassa risoluzione con una qualità audio scadente. E dico questo non perchè sono appassionato di musica classica (di cui non so nulla) ma perchè nel momento in produci qualcosa di alto livello lo metti in risalto, non lo nascondi dietro al resto.

  7. “Ad uno che vi dice una cosa del genere, se non ci arriva da solo, è impossibile spiegare alcunché, quindi issate bandiera bianca sin da subito e fatelo rimanere della propria opinione: risparmierete il vostro tempo per questioni più importanti”
    Patetico. Dimostrazione di poca intelligenza, quella stessa che elogi poco più sopra nel tuo stesso post. Se non sei disposto a discutere perchè diavolo uno dovrebbe ascoltare quello che dici (al di là della bonta intrinseca)? Se non sei disposto al confronto non dar aria alla bocca, altrimenti sei tu ad essere nel torto, indipendentemente da quello che dici. Fai qualcosa più costruttivo.

  8. Ma nessuno ha colto del becero nazionalismo, oltre a del tribale sessismo in tutto questo? Ok, sono un alieno, devo farmene una ragione.

    • Di fatto molte persone non comprendono affatto come enfatizzare sesso e nazionalità non fa altro che oscurare gli effettivi risultati di questa persona…

  9. Ho visto la diretta del lancio (su RAINEWS 24, canale della RAI) e detesto il calcio.
    Posso fare la risonanza magnetica!
    Consiglio altri interessanti articoli contro il degrado italiano pubblicati su questo sito:
    -“Come fare per avere un’eiaculazione più abbondante e migliorare il sapore dello sperma”.
    -“Diphallia: l’uomo nato con due peni”.
    -“Mappa mondiale della lunghezza del pene: gli italiani quale posizione occupano?”.

  10. Onestamente penso sia meglio così: la tv è un media anacronistico. Ho 25 anni e quando racconterò a mio nipote che esisteva una cosa chiamata tv che era una specie di YouTube con molta meno offerta su cui andavano in onda programmi secondo un palinsesto, ossia qualcuno che decide cosa io devo vedere… Sono sicuro che mi scoppierà a ridere in faccia. Il sistema televisivo sarà presto obsoleto e questi sono i segnali. Rallegratevi: chi può permetterselo abbandona la nave; i cervelli italiani ci sono ancora, Sono solo scappati per evitare i danni! Fatevi tutti un favore: buttate la tv e usate i soldi del canone per pagare una buona connessione ad internet che è meglio.
    La maggior parte delle persone interessate a queste cose sono all’estero. Qui sono rimasti quelli che non hanno potuto/voluto andarsene ma sono sopraffatti dall’esercito dei porci al governo, intrallazzoni, ladri, disonesti e ignoranti (nell’epoca dell’informazione l’ignoranza è una scelta) che sono più interessati al derby che alla storia.

  11. visto che si parla di altezze, speriamo di commuoverci ogni volta che vedremo una donna arrampicata su una gru o su una impalcatura di qualche cantiere edile

    • Definire come storico Il fatto che parta una spedizione nello spazio con a bordo una donna non desta più particolari sensazioni: è gia accaduto e da parecchi anni.
      Non si vede perche debba emozionare di più in quanto italiana. Questo é Patriottismo da due soldi e a scadenza programmata!

  12. non vedo dove sia il problema se la diretta su rai news 24 c’era qual’è il problema poi ti ricordo che sabato c’è stata su rai 3 una puntata speciale di che tempo che fa dedicata a samanta cristoforetti ed in seguito anche un documentario che ha raccontato la sua preparazione che io ho visto con piacere tra l’altro non vedo il motivo perché dovrebbe essere andata in diretta su rai 1 dove c’era una fiction che raccontava la nascita dell europa che concludeva la settimana della rai dedicata all’europa e repot è un bellissimo programma di servizio pubblico che parla di argomenti importanti e se su radio 1 c’era il commento della partita quale è il problema chi voleva vedere la diretta lo poteva fare su rai news 24 poi di questa inpresa si e parlato tutti i giorni in tutti i tg e in tutti i programmi pomeridiani quindi non riesco a capire come tu possa dire che non sia stata raccontata questa impresa.

  13. Benvenuto sulla terra, Dott. Loiacono!

    Quando si sará ambientato, le consiglio di comprarsi un PC e buttare la televisione (vedo che non le aggrada).
    Ah, e se desidera ancora piangere/criticare, le comunico che esistono 867mila motivi piú importanti e seri per farlo. Potrebbero tornare utile anche per scrivere un articolo degno di lettura.

    Buona notte Dott. Loiacono!

  14. Caro dr. Loiacono, lei ha ben rappresentato un caso che purtroppo è emblematico di un degrado culturale sempre più diffuso nella nostra povera Italia. Pur essendo un appassionato di calcio, ho provato anch’io una grande delusione nel constatare come ancora una volta non siamo stati capaci di dare il giusto rilievo ai fatti ed alle persone veramente importanti. A dire il vero mi era già capitato qualche anno fa di provare gli stessi sentimenti. Precisamente in occasione della visita presso un Ateneo italiano di un anziano signore, nato in Italia e che vive negli Stati Uniti. È stato invitato per incontrare gli studenti. Si chiama Andrea Viterbi, ed il suo nome, a noi italiani, forse, dice poco o niente, ma negli Stati Uniti quasi tutte le persone con un minimo di cultura sanno che è l’inventore dell’algoritmo di Viterbi, che è alla base del funzionamento dei sistemi GSM e UMTS dei cellulari, che ha collaborato con Von Braun e che ha realizzato i sistemi di telemetria che hanno permesso i lanci dei primi satelliti Explorer. Insomma, non un italiano qualunque, ma un eminente scienziato che viene in Italia per incontrare i giovani. Ma questo non è stato ritenuto degno di nota da parte degli organi informazione. La notizia è stata data solo dal GR di radiotre! Ed è così che i nostri ragazzi non sanno che tutte le volte che usano il cellulare devono ringraziare questo illustre sconosciuto di nome Andrea Viterbi, ma sanno benissimo, grazie alla nostra bene amata RAI, con chi ha cenato la sera prima l’ultima velina di turno!

  15. italiani, popolo di ignoranti immaturi e senza il minimo orgoglio.
    Non vi meritate altro che la feccia in cui vi ritrovate a sguazzare.

  16. caro dott emilio,condivido appieno il suo articolo,e le sue parole trovano conferma nella maggior parte dei commenti,ci stiamo proprio degradando.

  17. Ben 16 anni fa (avevo 23 anni) sono stato in Brasile nelle favelas di San Paolo per un mese. Mi stupì vedere che sulla maggior parte delle baracche c’era un’antenna parabolica (allora non ce n’erano ancora molte neppure da noi…). Non capivo come potesse essere così importante avere una tv quando mancavano pulizia, un bagno, un tetto che non fosse di latta bucherellata…e inoltre su tutti i canali non si trasmettevano altro che le famose “Novelas” brasiliane. Chiesi spiegazioni a degli insegnanti del posto e la spiegazione fu questa: al governo faceva comodo permettere che la gente guardasse molto la tv e restasse ignorante, perchè a un popolo ignorante è più facile far fare ciò che si vuole. Pensai a com’era diversa la nostra televisione e provai dispiacere per loro. Da lì a poco tempo il Grande Fratello inaugurò anche da noi una nuova era di innumerevoli “Novelas” e “reality” (forse solo un nome diverso per la stessa sostanza?). Nuovi modi di insegnare arroganza, ignoranza e litigiosità. Oggi guardo il Brasile di 16 anni fa e capisco tante cose…e mi rattristo al pensiero di come noi siamo andati indietro, anzichè correre in avanti! Caro dott., non aspettiamoci la comprensione di chi non ha mai messo il naso fuori casa…e neppure ammende da parte della nostra “classe dirigente”, che è esattamente lo specchio di ciò che l’Italia è diventata. I veri poveri siamo diventati noi, ma ancora non l’abbiamo capito fino in fondo…
    Alessio – Torino

  18. Questo articolo sembra scritto da una femmina. “La lacrima ghiacciata bla bla”… che inutile melodramma.

  19. Ma chissenefrega della donna sullo spazio, del calcio è di tutta la razza umana che sarebbe meglio si estinguesse!!!

  20. Ma ancora guardate la TV? ancora avete a casa quel apparecchio orribile che solo serve a dare disinformazione…? buttate via la Tv. non serve a un cazzo….

  21. …e se Lei ha pianto per quello, pianga pure per questo:

    Gente mediocre che non capisce quello che legge, figuriamoci quello che denigra!
    E’ veramente inaccettabile.

    • Alle volte penso che certe cose non debbano essere gettate al popolino che non fa altro che denigrare, umiliare, dire cazzate immani, perché fondamentalmente sono argomenti che non arriva a capire e quindi disprezza come la famosa volpe con l’uva. Non sono neanche argomenti così elevati credo, non si fa filosofia o chissà quali discorsi contorti, però la gente è così intorpidita nelle sue abitudini, nel suo guardare la TV solo per passare il tempo e non per informarsi che ormai non accetta altro. Poi allora penso che il problema probabilmente è questo: la gente non riceve abbastanza stimoli positivi, ma solo tv spazzatura che diventa importante per loro e li rende incapaci di distinguere le cose davvero importanti da ciò che è spazzatura…

  22. Condivido pienamente il degrado di molti programmi televisivi, ma non facciamo di tutta l’erba un fascio, è un evento importantissimo di cui andare orgogliosi. Per quanto mi riguarda ho apprezzato molto la serata condotta da Fazio su RAI 3 compreso il documentario sulla preparazione alla missione (che non so quanti abbiano guardato) Da qualche tempo siamo ormai abituati a vedere dal vivo minuto per minuto qualsiasi evento tragedie famigliari comprese, non credo sia questo l’aspetto che ci fa sentire orgogliosi.

  23. Concordo sulla mancanza di cultura.
    Non mi è piaciuto il passaggio denigratorio sul TG4. Un po’ qualunquista visto che inserito dopo l’analisi di cosa si trasmetteva sui tre canali Rai principali. Fuori contesto e semplicemente da “piacione”.
    Giusto segnalare cmq questi fatti così desolanti. Penso però che sia sempre necessario fornire qualche via concreta per creare cultura.

  24. Per me il vero simbolo del degrado italiano è vedere gente che tratta la scienza alla stregua di un evento sportivo. Il fatto che “la prima donna italiana” andasse sulla ISS ha qualche rilevanza per il mondo scientifico? Pensate che nel mondo qualcuno lo abbia visto come un evento? Per quale ragione bisognerebbe parlarne, dal momento che è il 42esimo equipaggio che si sussegue lassù? E che già il secondo equipaggio aveva una donna al suo interno?
    La scienza non ha niente a che vedere con i confini nazionali. Per la gente che sente bisogno di fare il tifo per la propria nazionale, c’è già lo sport. Giusto quindi che RaiUno abbia trasmesso una partita di calcio: in fondo in fondo, è quello che cercavate.

  25. Grazie Emilio! Non perda la speranza ma continui a condividere pensieri così elevati… la ringrazio dal profondo del cuore di questo suo scritto perchè io, infatti, Samantha me la sono persa in toto…per la mancanza di interesse, per la mancanza di “tempo”….perchè viviamo su un’infame giostra di qualunquismo alla quale ci opponiamo, ma che spesso ha il sopravvento! Io ieri di Samantha non mi ricordavo! E questo suo articolo mi ha permesso di sapere come è andata e di scoprire che c’è ancora qualcuno che si indigna che l’Italia sia caduta così in basso! Complimenti, continui a credere nella possibilità che qualcosa stia cambiando, perchè cambierà!

  26. Residente all’estero da decenni (Olanda, Spagna, Indonesia e adesso Portogallo) giorni fa ho condiviso questo video con le mie riflessioni sul degrado del mio paese dopo averci soggiornato per motivi di forza maggiore tanto a lungo quanto non mi capitava da piu’ di vent’anni.

    Ormai finalmente prossimo alla partenza, stavo pensando di scrivere alcune righe aggiuntive e conclusive centrate piu’ sui paesaggi mentali che quelli fisici gia’ descritti nel video quando mi sono imbattuto in questo articolo del Dott. Loiacono postato su FB da un mio caro amico siciliano, come me residente all’estero da decenni e come me tristemente rassegnato alle condizioni di irrecuperabile miseria in cui versano i luoghi delle nostre radici.

    Condivido in pieno quanto l’autore afferma. Leggendo avevo l’impressione di averlo scritto io quest’articolo e ho deciso d’includere il link alle mie note conclusive.

    Note senza alcuna sorpresa, visto che conosco bene gl’Italiani e i Calabresi in particolare, ma che comunque mi lasciano con un sentimento di profonda delusione nei riguardi di tutta la gente che conosco qui-al-paese, nessuno escluso.

    In tre mesi di permanenza non ho ascoltato una dico una sola parola che potesse alimentare una speranza in me peraltro gia’ morta da tempo, un’analisi condivisibile o la sensazione di un’attenzione ai problemi reali che affliggono la vita di questo paese. Solo deliri auto-assolutori e rivendicazioni particolari molto particolari con una totale incapacita’ di mettere razionalmente a fuoco i temi e inquadrarli in una prospettiva capace di generare una speranza.

    Un rifiuto ostinato della realta’ forse dovuto ad un naturale istinto di sopravvivenza, l’aprire gli occhi su una realta’ cosi’ miserabile e compromessa potrebbe risultare insopportabile spingendo tutti a erigere difese fragili e fasulle contro la verita’ del mondo.

    Inoltre devo dire che l’assuefazione allo sfascio e l’abbrutimento rendono la maggioranza totalmente incapace d’intendere il disastro e assolutamente sincera quando dichiarano che non ce bisogno di partire che’ qui e’ l’America: “adduv’a ca cca e’ ‘ra Merica”.

    In un’epoca in cui le tecnologie e la globalizzazione hanno accorciato se non annullato le distanze antipodali, la gente si sottrae al confronto con un’ignoranza profonda arroccata su un’arrogante autoreferenza perche’ totalmente priva di termini di paragone a causa di decenni di becera televisione case desolatamente vuote di libri e viaggi da cartolina inutili che spesso non si spingono nemmeno a varcare i confini nazionali.

    Allora non ci rimane che riaccendere la televisione!

  27. Mamma mia che brutto articolo…
    Sembra che per non essere Nella vita non bisogna stare su ANSA.IT 24 ore su 24
    Secondo me il vero degrado sarebbe stato se tutto il mondo si fosse messo alla tv per seguire l’evento in diretta (se mai ce ne fosse stata una) come se fosse un allunaggio…
    Fatevi una passione criticoni di stocazzo

    • E questa non potrebbe essere una passione? Passione per la conoscenza, l’amore per la scienza, la voglia di arricchirsi, guardare cose nuove, cose che fanno la storia? D’altro canto si può guardare la cosa non come una passione, perché qualcuno potrebbe dire “io ho altre passioni” ed è giusto che ognuno abbia i propri interessi, ma invece come un evento storico, un momento importante, finalmente qualcosa che ci da lustro e orgoglio e che sarebbe dunque un obbligo morale seguire con interesse.. Il calcio vi può entusiasmare, nessuno vi dice nulla, ma non si può essere indifferenti o addirittura contrari a tutto questo!!!!

      • Essere “contrari” sarebbe assurdo, ma non biasimo eccessivamente chi ne rimane “indifferente”. La verità è che, da un punto di vista prettamente scientifico e astronomico, l’evento in sè non ha una grande rilevanza; a dargliene è, da italiani, il fatto che sia italiana e che sia donna (prima donna italiana astronauta ad andare nello spazio) cose che, in tutta onestà, con la fame di conoscenza scientifica c’entrano poco, come c’entra poco l’inorgoglirsi di ciò perchè siamo “italiani”, quando in realtà noi in quanto “italiani” con il suo impegno, i suoi meriti e i suoi risultati non c’entriamo veramente nulla. Non mi è mai piaciuto questo ostentato patriottismo in cui ci “inorgogliamo” di cose per cui non abbiamo nulla di cui essere orgogliosi, perchè la nazionalità di questa donna, l’unica cosa che tutti noi abbiamo in comune con lei, non ha contribuito minimamente a farla arrivare dov’è ora: se è arrivata dove è arrivata è grazie al suo impegno, la sua dedizione e passione, alle persone che ha avuto accanto e così via; e anche l’enfatizzare con tale eccesso che lei sia la prima DONNA italiana ad andare nello spazio tende ad oscurare parzialmente i risultati da lei raggiunti come persona.

        Detto questo, sicuramente si poteva fare di meglio, gli si poteva dare molta più importanza, se la meritava, ma l’evento in sè non ha questa incredibile rilevanza a livello di cultura scientifica, questo è un dato di fatto. Per il resto, è giusto mostrare la nostra solidarietà (NON il nostro “orgoglio”) nei confronti di una connazionale che ha realizzato i suoi sogni ed ha raggiunto un traguardo straordinario.

        Daniel

  28. Condivido ogni suo pensiero. Ma mi permetto di dirle, per quanto frase fatta sia, non perda mai la speranza! Perchè per quanto difficile sia mantenerla viva di questi tempi, è l’unica cosa che ci permette di credere in un paese migliore e di non alzarci dal letto tutti i giorni e sentirci soli contro il mondo..

  29. non sono del tutto convinta che il suo ragionamento sia “lodevole”.
    lei si aspettava addirittura una diretta a reti unificate per la partenza della prima donna nello spazio!
    il problema è di base e trascende di molto il suo discorso: viviamo in una nazione in cui una donna che va nello spazio FA STORIA!
    in un paese civile, in cui le pari opportunità non sono solo il nome di un ministero fasullo e inutile, un evento del genere non sarebbe stato affatto un evento, dacché è assolutamente normale che una donna vada sullo spazio.
    noi donne italiane siamo così profondamente immerse nella nostra cultura maschilista che rivendicare il nostro orgoglio femminista, sottolineiamo la nostra inferiorità, o meglio, mostriamo di sentirci inferiori!
    non siamo più nel 1800, non siamo più ai tempi del suffragio universale e l’orgoglio della prima volta in cui le donne sono andate a votare. siamo nel 2014, in un paese che si dichiara civile, ma nel quale una donna all’inizio della sua carriera non può permettersi di fare un figlio per non finire tagliata fuori. il nostro “femminismo” dovrebbe occuparsi di questi temi, non della mancata celebrazione di una donna che è andata nello spazio, che, sinceramente, è una cosa che nel mondo è già avvenuta altre volte.

    • Questo è probabilmente il commento più intelligente che abbia letto finora. Complimenti, condivido pienamente.

  30. Con tutto il rispetto per questa donna… e ne merita tanto di rispetto. Ma sinceramente, che cavolo ci stava da commentare per radio o nel veder partire un razzo? Che emozione può dare una cosa del genere? Emanuele Dotto che per radio ci racconta “Ecco, mancano 5 secondi, 3, 2, 1, il razzo è partito… sta seguendo una traiettoria arquata ed è tutto infuocato, va velocissimo!” Ma per favore… a chi gliene frega del momento??? L’importante è la sostanza… che lei va sullo spazio! Nemmeno i trapianti di cuore vengono mostrati in diretta, eppure sono importantissimi!

  31. ….. Navicella spaziale internazionale, base missilistica kazaka, componenti dell’equipaggio di diverse nazionalità…. macchina per il caffé adatta per lavorare ad atmosfera zero, italiana….
    La conquista dello spazio é un concetto superato, tanto é vero che oggi siamo in fase di ambientamento. Esaltare l’italianità della missione o rendere omaggio a questa era della telematica, che grazie alle banalizzazioni delle trasmissioni in diretta (calcio tra le prime), permette di vedere in tempo reale qualunque cosa ? Il signor Loiacono a mio avviso pecca un po di retorica, se versa le lacrime, ne versi una anche per ognuno che possa avergli dato motivo per farlo, se no la missione spaziale non sarebbe partita….. no navicella : no party(i) !
    La partenza l’ha vista, in diretta ed in tv su un canale RAI : non si lamenti oltre misura, apprezzi e lasci al popolo la scelta di vedere cio’ che gli garba.

    • tra tutti i commenti il tuo mi è piaciuto veramente, perchè al di fuori di qualunque ipocrisia: hai ragione: il dottore con tre nomi continui pure a sognare l’astronauta italiana, non credo che lui abbia problemi economici (i medici in genere non ne hanno) segua quello che vuole, ma lasci in pace “gli insensibili” che coi tempi che corrono hanno il diritto (?) di seguire quel poco che ci viene concesso con buona pace dei politici bastardi: almeno per un’ora non pensiamo alla situazione catastrofica (da loro creata) in cui ci troviamo e releghiamo nell’angolino la spontanea, incolore furia omicida verso tutti gli occupanti dei “cessi-palazzi romani”. Rifletta il dottore coi tre nomi e continui a rivivere la nostalgia del suo primo servizio ospedaliero: un fiume in piena travolge e sconvolge tutto e tutti.

      • “il dottore con tre nomi”
        “non credo che lui abbia problemi economici (i medici in genere non ne hanno)”
        “lasci in pace gli insensibili che coi tempi che corrono hanno il diritto di seguire quel poco che ci viene concesso”
        “non pensiamo alla situazione catastrofica da loro creata in cui ci troviamo”
        “releghiamo nell’angolino la spontanea, incolore furia omicida verso tutti gli occupanti dei cessi-palazzi romani”
        classismo. vittimismo. invidia. né io né tu (deduco) siamo dottori, ma l’autore dell’articolo si è sudato il suo titolo, ha studiato e ha fatto sacrifici per diventare ciò che è, quindi invece di invidiare gli altri perché TU non ti senti realizzato, assumiti le tue responsabilità. e invece di piangerti addosso e relegare nell’angolino la furia omicida, perché non incanali tutta questa bella rabbia in qualcosa di utile? o ti pesa troppo il culo farlo e preferisci stare seduto davanti alla tv a lamentarti? dal tuo commento traspare solo questo: oltre al sicuro contributo dei politici che non stanno facendo il loro lavoro, buona parte della responsabilità della tua attuale situazione sta certamente in questo tuo atteggiamento. c’è gente nel mondo con situazioni ben peggiori della nostra, che invece di stare incollata alla poltrona (forse nemmeno ce l’hanno una poltrona e una tv) si alza e fa qualcosa per difendere i propri diritti ed il proprio paese, invece che farsi divorare dalle proprie frustrazioni ed instupidirsi davanti alla tv. la scelta è stata tua infine. credi davvero che “non pensarci” sia l’unica alternativa che hai? anche se fossi senza braccia e senza gambe, o un malato terminale, potresti fare comunque qualcosa di meglio. invece sei pigro e depresso, questa è la sola malattia debilitante dell’Italia. svegliati, reagisci!!! così gliela stai solo dando vinta ai politici che dici di odiare tanto!!!

  32. Articolo patetico e intriso di qualunquismo antipallonaro.
    Ma cosa voleva te che facessero una radiocronaca di 3 ore dell’evento senza che il pubblico sappia nemmeno di cosa si stia parlando, e sinceramente un po’ se ne frega!
    La TV è concepita per l’intrattenimento spiccio perché la massa vuole questo… Le cose da Nerd bisogna cercarsele altrove.

    • Cose da Nerd. Mio dio cosa mi tocca leggere. Che la TV voglia solo intrattenere la massa su questo concordo, ma lei vuole far parte della massa? Allora meglio “nerd” che caprone non trova? E poi cosa c’è di nerd in tutto questo? Non mi pare bisogna avere una laurea in astrofisica o in ingegneria aerospaziale (che poi queste persone comunque non sono nerd ma ormai fa figo dirlo e tutti pensano che questa sia roba da sfigati nerd) per interessarsi a questa bellissima impresa che per una volta ci vede finalmente protagonisti! E poi se il pubblico non sa di cosa si sta parlando lo può apprendere durante la trasmissione che trasmette in diretta la partenza, se ne poteva parlare in maniera più o meno approfondita.. Ma così invece si lascia la massa proprio nell’ignoranza, non gli si da nemmeno l’occasione di potersi interessare ad una cosa che fa la storia!

    • Anzitutto, l’italiano è importante, sia parlato che scritto.
      In secondo luogo, il dottore ha specificato che non si tratta di un attacco “antipallonaro” come dice lei.
      La tv è un forte mezzo di comunicazione, sfruttato male, in questa particolare situazione.
      Un Nerd, lei non sa nemmeno dove sta di casa.
      Vada a fare una ricerca su wikipedia, la aiuterà a comprendere meglio che cosa vuol dire essere un Nerd, perchè dal suo commento non ha assolutamente chiaro cosa voglia dire.
      Infine, non c’entra assolutamente nulla essere o meno un Nerd, qui si sta parlando dell’onore di avere una nostra compatriota impegnata in una cosa tanto importante e storica.
      Mi spiace davvero che alcune persone non riescano a cogliere tutto questo. È davvero penoso leggere parole come “qualunquismo”…
      Ma d’altronde cosa parlo a fare. Adesso scriverà un commento assolutamente inutile e offensivo probabilmente, senza nemmeno ragionare sulle parole che ho scritto…

  33. Calcio = Oppio dei popoli…. La religione ormai si sta quasi opponendo al consumismo, da oppio è passata a Canapa dei popoli… Humm troppa grazia… Diciamo che la religione è L’MDMA dei popoli e il calcio è il vero Oppio…. 🙂

  34. italietta e italioti… pronti a difendere la pagliuzza pur di non gguardare la trave… concordo a pieno con l articolo … la tv di oggi e’ sono “oppio” … come il resto degli strumenti comunicativi di massa …che amarezza..

  35. Sono totalmente d’accordo con Lei Dott. mi creda a casa mia la tv ormai la vede solo mio figlio per guardarsi qualche cartone e basta, non ne vale più la pena, dobbiamo pagare pure un canone …. Grazie internet

  36. Gentilissimo e pregiatissimo Dott.
    ho divorato il suo articolo, scritto con tanta passione e tanta chiarezza e mi sono sentito tanto trasportato che ho rivissuto le stesse sensazioni: emozione e rabbia ….
    Mi pare inutile ripetere quanto molti altri hanno già sopra scritto, purtroppo le cose cambieranno solo se lasciamo questa falsa idea europeistica … non peraltro, ma non siamo pronti. Io sono in pensione da poco ed ho lasciato il Ministero della Difesa quale militare ed in quell’ambiente è stato stravolto tutto il sistema che una volta era idonea gestire uomini, mezzi e situazioni particolari relative, ma da quando hanno voluto unificare le forze armate senza “una primaria scuola di formazione unica” è accaduto il caos. Lo stesso vale per l’Europeizzazione di questi Stati tanto vicini fisicamente ma così lontani praticamente. Sono proprio le persone (segrete) che hanno organizzato questa unione che intimano l’indifferenza del buono… proprio perché persone come lei e come altri lettori potrebbero svegliarsi dal torpore di assurde illusioni. Grazie ancora.

  37. La Cristofoletti è la quinta astronauta italiana andata nello spazio. Non mi sembra che per i precedenti 4 sia stato fatto lo stesso battage pubblicitario. Luciano Romano denuncia scarsa attenzione da parte dei media, ma a me non sembra, anzi, di Samantha Cristofoletti se ne è parlato tantissimo rispetto ai precedenti voli spaziali. Se ne sarebbe dovuto parlare di più solo perché è donna? solo per una questione di genere? Se condizione sufficiente per acquisire merito fosse solo l’essere donna, mi sembra davvero la sagra dei luoghi comuni.. L’essere donna come l’essere giovane non è di per se un merito, ma è una condizione, semmai è un valore; ma se valore dev’essere, questo non può diventare motivo di “merito”. Attenzione cioè a non cadere nell’eccesso (molto hollywoodiano) opposto, cioè quello di creare dei miti partendo da luoghi comuni (e non mi riferisco assolutamente alla nostra bravissima astronauta).

    • La Cristoforetti è stata la prima donna italiana ad andare sullo spazio, cerchi di documentarsi meglio. Per la questione di essere donna è che diamo importanza essere donna, perchè ancora in tanti non hanno capito che non è un problema esserlo

    • Gli italiani impazziscono per 11 coglioni in mutande che corrono dietro un pallone. Che tristezza. Una scimmia ė più intelligente di questi animali urlanti che si chiamano tifosi. Che possano morire tutti.

      • Ma si rende conto a che bassezza scende con certe imprecazioni? E si illude di essere “migliore” degli “italiani” con un simile atteggiamento? L’articolo del Dottore non aveva alcuno scopo denigratorio, come ben sottolineato, ma è patetico vedere quante persone ne approfittino comunque per lanciare insulti generalizzati. Questa è ignoranza e mancanza di rispetto, niente di meglio di ciò che sta criticando. Non andremmo da nessuna parte se l’Italia verrà spartita da soli “italiani medi” e “italiani ipocriti”, tutti quanti ugualmente pessimi.

  38. avremmo bisogno di piu’ gente che siede su di un piedistallo come il Dottore. Affermare che la tv nazionale non trasmette un evento storico di cui un’italiana e’ protagonista e’ qualunquismo??? Ed esprimere un’opinione (per quanto non condivisa, anche a me piace Mengoni) e’ denigrare o offendere??? E perche’ qualunquista si puo’ dire e mediocre no???
    Questo articolo e’ perfetto e dipinge esattamente la situazione. Solo che la verita’ e’ scomoda. Lo e’ sempre stata. Forse per questo la si crede qualunquista…

  39. Italiani, non appassionatevi alla scienza… Il Bel Paese vi vuole cosi… Condivido appieno ciò che ha scritto su questo articolo dottore. Io non sono assolutamente un appassionato di calcio, ma sono un grande appassionato di Formula 1, e sono assolutamente convinto con quello che ha detto Lei, nonostante la mia grande passione. Qua si tratta di fare la storia… Il qualunquismo di cui si parla è semplicemente dovuto al fatto che Lei, nel suo articolo, ha “osato” (perdonatemi il termine ma in Italia ormai va cosi) toccare lo sport su cui gira l’intera nostra nazione. Ci tengo a precisare, visto che Lei ha fatto anche riferimenti alla missione Rosetta (ho seguito quasi tutto di quella missione, compreso l’atterraggio in diretta. Momento do grande emozione, ma probabilmente siamo gli unici a provare emozione per eventi del genere) ciò che è stato detto sempre in quello, scusatemi ancora, SQUALLIDO servizio del TG4: “fa quasi male sapere che il trapano è stato progettato in Italia”. A me non ha fatto male come penso neanche a Lei dottore, visto come parla di questi eventi. Il discorso è che, in mezzo a un Italia basata su certe cose e su certi sport, c’e comunque qualcuno che si interessa di fare ancora un minimo di scienza… Probabilmente vengono visti come “bastian contrari” dalla maggior parte di tutti, ma nessuno ha mai pensato che, gran parte della strumentazione medica moderna, “discende” da tecnologie usate per missioni spaziali. E poi si parla della “fuga dei cervelli”: Abbiamo la motivazione davanti agli occhi, basta leggere questo articolo.

  40. Il dottore mi aveva quasi convinto..se non fosse che come tutti gli italiani per esaltare(giustamente)qualcosa abbia dovuto per forza denigrarne altre…se si vuole rispetto bisogna anche averne per gli altri e per i loro interessi!Io vedo tra le righe un po’ di qualunquismo…e per ultimo ma non meno importante volevo far notare che il signor Mengoni non è’assolutamente un cantante mediocre anzi…non è’necessario offendere per sostenere le proprie idee…lei dovrebbe saperlo….ha studiato!!!!

    • Mi passi la precisazione, ma c’è una differenza sostanziale tra il ‘denigrare’ e l’analizzare il valore assoluto di un qualcosa. Per quanto riguarda il valore relativo di calcio e cantanti (o trasmissioni di cucina o televendite e chi più ne ha più ne aggiunga…) non posso che dirmi d’accordo con Lei, ma il ragionamento del sogno medico é su un piano diverso… La persona media è oramai assuefatta a comunicazione di livello infimo, non fa parte della cultura dell’italiano medio neanche INTERESSARSI di cultura o di avvenimento storico, epocale… É questa la vera tristezza. Laddove saremmo noi a Dover flissare senza pensarci su neanche un attimo sulla cosidetta ‘TV spazzatura’ siamo invece anestetizzati al punto da scegliere di guardare qualcosa che non aggiungerá nulla al nostro arricchimento, al nostro sapere, al nostro sacrosanto diritto di crescere nella consapevolezza di quel che succede al di la del nostro ‘orticello’. É questa la tristezza: Che la domanda di cose ‘gustose’ ma null’affatto nutrienti per la nostra mente sia infinitamente maggiore se comparata al nostro desiderio di conoscere…ormai morto e sepolto. Salvo Mengono, a cui riconosco doti canore fuori dal comune, mi si lasci odiare il calcio , la sua corruzione, e la sua sfacciata opulenza e aspirazione alla deità immotivata…

    • Allora, che Mengoni è un mediocre non ci vuole una laurea a capirlo, perchè se un cantante viene reso famoso in italia (e sottolineo VIENE) è molto probabile, dico almeno al 99% che sia un mediocre, se non peggio, ma in ogni caso, tornando al suo commento, l’autore non ha denigrato nessuno, ha solo detto che una cosa mondiale e bella come l’evento descritto venga messa in secondo piano per cose mondane e comuni come il calcio e un cantante. Ulteriormente non vedo perchè il fatto di aver studiato dovrebbe influenzare in qualche modo, una cosa del genere potrebbe benissimo essere in grado di scriverla un adolescente come un adulto come un laureato, si tratta semplicemente di avere dei neuroni e sapere come utilizzarli almeno decentemente.

    • Sinceramente non condivido nulla di quello che hai scritto… l’interesse che è stato dato è giusto, non era necessaria la diretta se non a canali scientifici… non è assolutamente vero che fa la storia… ma quale storia! Non si fa la storia in base al sesso! Solo perché è donna non cambia il fatto che il lancio non è nulla di nuovo e non ampli affatto gli orizzondi culturali… Quando andò il primo uomo sulla luna fu un evento epocale legato alla figura dell’umanità globale indipendentemente dal fatto di essere uomo o donna! se ha realizzato i suoi sogni buon x lei… se io realizzerò i miei buon x me, ma non avrò l’occhio del mondo puntato e le decantazioni per essere riuscito a fare qualcosa che è stato già fatto!

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