Pallore in viso: significato, sinonimo, cause, ansia, cosa mangiare

MEDICINA ONLINE PALLORE BIANCO VISO FACCIA VOLPO PELLE OCCHIAIE ANSIA STANCHEZZA ANEMIA SANGUE GLOBULO ROSSO BRUTTEZZA CAPILLARI FREDDO CIANOSI.jpgCon “pallore” si intende la riduzione del normale colorito della cute, delle mucose (come labbra e congiuntiva palpebrale) e degli organi interni. Il pallore è soprattutto evidente a livello del volto, ma può interessare qualsiasi parte del corpo ed è generalmente è il sintomo di anemie, di scarso sviluppo dei capillari cutanei, di vasocostrizione dei capillari cutanei o di una depigmentazione. Un lieve pallore del viso potrebbe comunque non essere sintomo di patologie, bensì essere frutto di genetica (fototipo particolarmente chiaro, specie se capelli ed occhi sono chiari a loro volta).

Cause e tipologie

Il pallore è determinato da tre cause principali:

  • da riduzione del flusso sanguigno nei capillari superficiali dei distretti corporei interessati, anche in presenza di concentrazione di emoglobina normale;
  • da riduzione della quantità di emoglobina contenuta negli eritrociti (globuli rossi) o del numero degli eritrociti, anche in presenza di normale flusso sanguigno;
  • da entrambe le cause precedenti, cioè riduzione di flusso sanguigno E riduzione di emoglobina/numero di eritrociti.

In base alle cause ed alle modalità di insorgenza, il pallore può essere distinto in due tipologie:

  • ad insorgenza rapida:
    • da vasocostrizione, come avviene nello shock, nella lipotimia o semplicemente durante scariche emozionali quali quelle dovute al terrore, all’ansia o allo stress; si presenta una scarica di catecolamine che costringono le arteriole cutanee (da cui la presenza di sudorazione a cute fredda) e dilatano quelle viscerali, in modo da dare la precedenza al flusso cerebrale e cardiaco, necessario per la sopravvivenza;
    • da anemia acuta, in particolar modo in caso di emorragia rilevante.
  • ad insorgenza lenta:
    • da vasocostrizione, per esempio nell’ipertensione arteriosa di origine renale e in difetti della valvola aortica;
    • da anemia cronica, come nel caso di quelle da carenza di ferro, di uremia o da stillicidio ematico nelle neoplasie del tratto gastrointestinale.

Schematicamente, le possibili cause e fattori favorenti (patologici e non patologici) del pallore, sono:

  • anemia;
  • cirrosi epatica;
  • cancro al colon;
  • cefalea;
  • celiachia;
  • claudicatio intermittens;
  • insonnia;
  • cattivo riposo notturno (ad esempio a causa di apnee nel sonno);
  • ipossia;
  • colica renale;
  • ulcera peptica;
  • ustioni;
  • vitiligine;
  • dengue;
  • stress psico-fisico;
  • emozioni intense (come paura, ansia, terrore);
  • malattia di Raynaud;
  • embolia;
  • favismo;
  • acetonemia;
  • geloni;
  • anoressia nervosa;
  • infarto miocardico acuto;
  • influenza;
  • febbre;
  • insufficienza cardiaca;
  • ipotensione arteriosa (pressione bassa);
  • ipotensione ortostatica;
  • ipotiroidismo;
  • labirintite;
  • stasi sanguigna da vasocostrizione;
  • freddo intenso;
  • malattia di Chagas;
  • meningite;
  • morbo di Hashimoto;
  • polipi intestinali;
  • allergie;
  • intolleranze alimentari;
  • sepsi;
  • shock settico;
  • tumore allo stomaco;
  • cancro di varia natura.

Sintomi e segni associati

Il pallore è esso stesso un sintomo (più correttamente è un “segno”) di una condizione o patologia. La colorazione biancastra si presenta all’inizio tipicamente sulle estremità delle dita, sulle labbra e le mucose in genere, per poi estendersi a tutta la cute del corpo. In base alla causa specifica a monte che l’ha determinata, altri sintomi e segni possono essere associati al pallore, tra cui:

  • malessere generale;
  • ipoglicemia;
  • sudore freddo;
  • sudorazione abbondante;
  • ipotensione arteriosa (“pressione bassa”);
  • astenia (mancanza di forza);
  • cachessia;
  • visione offuscata;
  • senso di svenimento (“testa leggera”);
  • svenimento;
  • febbre;
  • anoressia (mancanza di appetito);
  • calo ponderale (perdita di peso corporeo);
  • dolore toracico o addominale;
  • meteorismo;
  • ansia;
  • mal di testa;
  • stress psico fisico;
  • nausea;
  • vomito;
  • dolore toracico;
  • dispnea;
  • emozioni intense;
  • tachipnea (aumento della frequenza respiratoria);
  • bradipnea (diminuzione della frequenza respiratoria);
  • tachicardia (aumento della frequenza cardiaca);
  • bradicardia (diminuzione della frequenza cardiaca);
  • edema;
  • tosse produttiva;
  • letargia;
  • confusione mentale;
  • vertigini;
  • coma e decesso (nei casi più gravi).

Non tutti tali segni e sintomi sono ovviamente necessariamente presenti nello stesso momento.

Diagnosi

In caso di dubbio, per determinare la causa a monte che ha dato origine al pallore, vengono usati vari esami. Per raggiungere la diagnosi il medico si basa per prima cosa sull’anamnesi, ricercando la presenza di eventuali anemie, cardiopatie, emorragie o infezioni che potrebbero aver determinato pallore. Il medico chiederà al paziente ad esempio:

  • il momento di insorgenza della sintomatologia;
  • i tempi di sviluppo (rapidi o più graduali);
  • quante volte si sono manifestati i sintomi;
  • quali altri sintomi si sono manifestati;
  • se i sintomi si sono presentati anche nei famigliari;
  • la presenza di altri segni associati.

Successivamente il medico passa alla visita vera e propria (esame obiettivo) ispezionando le labbra, mucosa della congiuntiva palpebrale, padiglione auricolare e palmo delle mani. Il medico valuta inoltre la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca e respiratoria, la saturazione dell’ossigeno. Se il pallore è localizzata ad un’estremità, il medico valuta la presenza di un’ostruzione vascolare periferica o sospetta la malattia di Raynaud quando il fenomeno è intermittente. Alcuni esami che potrebbero essere utili per la diagnosi differenziale, sono:

Pallore per stanchezza

Una delle ragioni più comuni per il pallore cronico non patologico è la stanchezza psico-fisica: mancanza di sonno, incubi ripetuti, insonnia ed ansia cronica (anche determinata da alcune patologie psichiatriche) possono donare un aspetto stanco ed un tono del viso più grigiastro del solito. Di solito il pallore da stanchezza è accompagnato da occhiaie, una zona scura che appare appena sotto gli occhi e tende a sparire con riposo e tranquillità interiore. Per approfondire, leggi anche: Cosa sono le occhiaie, perché vengono e come le curo?

Terapie

La terapia per il pallore è subordinata alla causa specifica che l’ha determinata: non esiste quindi una cura unica che vada sempre bene. Un semplice pallore da stanchezza può essere risolto ad esempio assumendo melatonina prima di andare a dormire (per evitare l’insonnia) o con psicoterapia o farmaci psichiatrici in caso di ansia cronica. Se il pallore è causato da anemia da carenza da ferro, può essere migliorato con una dieta specifica. Se il pallore è invece correlato a cachessia (ad esempio in caso di tumore o AIDS), la terapia sarà specifica per la patologia in questione (chirurgia e farmaci antivirali).

Cosa mangiare?

Il ferro è uno degli alimenti incaricati della produzione di emoglobina, le cellule che portano ossigeno a tutte le strutture del corpo: la mancanza di ferro può determinare pallore cronico. Per risolvere il problema si consiglia una alimentazione ricca di acqua, sali minerali e vitamine e soprattutto l’assunzione di alimenti ricchi di ferro, a tal proposito leggi: Classifica dei cibi con maggior quantità di ferro esistenti

Integratori alimentari

In caso di pallore da anemia da carenza di ferro, può essere indicato un integratore di ferro e vitamine, come questo che vi consiglio: https://amzn.to/3GNJP2D

Un altro integratore che vi consiglio è un multivitaminico multiminerale come questo: https://amzn.to/3bpmRQP

Nascondere il pallore del viso con il trucco

Se il pallore del viso è una questione genetica o non ne hai ancora scoperto le cause ma vuoi trovare una soluzione in breve tempo, il trucco è la migliore opzione se non sai che soluzione adottare contro il pallore del viso, tuttavia è importante ricordare che il pallore, specie se cronico, è un segno che non deve essere sottovalutato “coprendolo” col fondotinta.

Quando rivolgersi al proprio medico?

Generalmente un pallore temporaneo, specie se si è verificato in presenza di emozioni molto intense (ansia o terrore), non dovrebbero essere indice di gravità e dovrebbe sparire senza interventi. Se il pallore si verifica spesso, è cronico e/o si associa ad altri sintomi, è necessario rivolgersi al medico per accertamenti.

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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