Con il termine “bronchite” si indica l’infiammazione delle mucose dei bronchi, i condotti che permettono alla trachea di ramificarsi e raggiungere l’intero polmone. La bronchite è determinata quasi sempre da un ogente lesivo (come il fumo di sigaretta) o da infezione virale (più frequente) o batterica (meno frequente) e può essere distinta in due grandi tipologie:
- bronchite acuta: è caratterizzata da tosse, con o senza produzione di espettorato e si verifica spesso durante il corso di una malattia virale acuta, come ad esempio il comune raffreddore o l’influenza. Ha durata limitata (da alcuni giorni a generalmente meno di 3 settimane) ed è quasi sempre causata da infezioni virali;
- bronchite cronica: è caratterizzata dalla presenza di una tosse produttiva che dura per almeno tre mesi all’anno e per un periodo di almeno due anni; si sviluppa a causa di stimoli lesivi ricorrenti a carico delle vie respiratorie determinati da inalazione di sostanze irritanti come il fumo di sigaretta, lo smog, alcune sostanze chimiche usate nelle industrie, gli inquinanti atmosferici come l’anidride solforosa.
Durata
E’ molto difficile prevedere la durata di una bronchite, poiché dipende da molti fattori come età del paziente, l’efficienza del suo sistema immunitario, la presenza di altre patologie che debilitano l’organismo, la gravità dell’infezione e la bravura del medico nell’impostare rapidamente una cura efficace. Generalmente una bronchite acuta virale ha durata minore (tra meno di una settimana e 3 settimane) mentre la bronchite acuta batterica tende a durare oltre una settimana. Nella bronchite cronica la sintomatologia è invece prolungata: è presente per almeno tre mesi all’anno da almeno due anni.
Cause di bronchite acuta
Come già anticipato, le cause principali delle bronchiti acute sono le infezioni virali (oltre il 90% dei casi) e batteriche (meno frequenti). I virus frequentemente causa di bronchite acuta sono:
- rhinovirus;
- coronavirus;
- adenovirus;
- virus influenzale;
- virus parainfluenzali;
- metapneumovirus;
- virus respiratorio sinciziale.
I batteri frequentemente causa di bronchite acuta sono:
- Mycoplasma pneumoniae;
- Chlamydophila pneumoniae;
- Bordetella pertussis;
- Streptococcus pneumoniae;
- Haemophilus influenzae.
Nulla esclude che una infezione virale sia complicata da una sovrainfezione batterica.
Altre possibili cause o fattori di rischio per la bronchite acuta, sono:
- traumi;
- infiammazione di zone limitrofe (ad esempio laringite o polmonite);
- ingestione di sostanze irritati;
- inalazione di corpi estranei (ad esempio piccoli giocattoli nei bambini);
- allergie.
Leggi anche: Tracheite virale, batterica, allergica: quanto dura e come si cura
Cause di bronchite cronica
Le cause principali delle bronchiti croniche sono l’inalazione cronica di sostanze irritanti, come fumo di sigaretta ed inquinanti ambientali. Le sostanze irritanti causano lesioni e irritazione a carico dell’epitelio respiratorio dei bronchi con infiltrazione di cellule T CD8+, macrofagi e neutrofili, edema (gonfiore) e ispessimento fibrotico delle pareti bronchiali con restringimento del lume, secrezione di muco e diminuzione della pervietà delle vie aeree. In alcuni casi gli episodi di riacutizzazione di una bronchite cronica sono provocati o favoriti da infezioni virali da rhinovirus e coronavirus. Le sostanze irritanti inalate frequentemente causa di bronchite cronica sono:
- fumo di sigarette o di tabacco in altre forme (sigaro, pipa o altro);
- inquinanti dell’aria;
- fumi irritanti;
- polveri presenti in ambienti occupazionali (miniere di carbone, fabbriche tessili, silos e movimentazione di grano, allevamenti, stampaggio di metalli).
Fattori di rischio
Fattori di rischio per lo sviluppo di bronchite, sono:
- lavorare in un ambiente dove l’infezione è diffusa (ad esempio ospedale);
- fumare o vivere a stretto contatto con fumatori;
- avere un sistema immunitario poco efficiente (ad esempio bambini molto piccoli, anziani, soggetti con AIDS);
- vivere e/o lavorare in un ambiente in cui sono diffuse smog o sostanze inquinanti.
La bronchite è contagiosa?
Come abbiamo visto la bronchite può avere varie cause. Nel caso in cui sia causata da virus e batteri è certamente contagiosa. La trasmissione avviene tramite goccioline di saliva emesse su persone ed oggetti durante tosse e starnuti.
Segni e sintomi
La bronchite acuta provoca:
- tosse (per espellere muco);
- malessere generale;
- respiro sibilante;
- produzione di espettorato;
- dolore al petto;
- mal di gola;
- dispnea (difficoltà respiratorie);
- astenia (stanchezza);
- rinorrea (naso che cola);
- congestione nasale;
- rinite;
- emoftoe;
- febbre (generalmente al di sotto di 38° se l’infezione è virale);
- pleurite.
I sintomi della bronchite cronica includono:
- dispnea;
- affanno anche a riposo;
- bassa saturazione d’ossigeno;
- tosse cronica produttiva, specie al mattino;
- espettorato giallastro o verde;
- emoftoe.
Diagnosi
La diagnosi di una bronchite si basa su:
- anamnesi (raccolta dei dati e dei sintomi del paziente);
- esame obiettivo (ad esempio auscultazione o percussione del torace);
- tampone faringeo;
- radiografia del torace;
- TAC;
- ecografia (ad esempio della tiroide);
- emocromo (esame del sangue);
- test per intolleranze ed allergie;
- laringoscopia indiretta;
- tracheoscopia;
- ossimetria tramite saturimetro da dito;
- emogasanalisi;
- spirometria;
- broncoscopia;
- biopsia polmonare.
Ovviamente non tutti gli esami sono necessari: spesso una buona anamnesi ed un attento esame obiettivo sono sufficienti per raggiungere la diagnosi e solo in caso di dubbio diagnostico il medico può servirsi anche di altri strumenti più invasivi, come una broncoscopia. Gli individui con un disturbo polmonare cronico di tipo ostruttivo, come la bronchite, alla esecuzione di un test di funzionalità polmonare possono presentare una diminuzione del FEV1 e del rapporto FEV1/FVC. A differenza di altri comuni disturbi ostruttivi, quali ad esempio l’asma o l’enfisema, la bronchite raramente causa un importante aumento del volume residuo (il volume residuo è la quantità d’aria che rimane nei polmoni dopo uno sforzo espiratorio massimale).
Terapia della bronchite acuta
Il trattamento della bronchite acuta è in molti casi solo sintomatico e si serve di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per abbassare la febbre e ridurre i sintomi, specie il mal di gola, associando anche mucolitici se necessario. Anche senza alcun trattamento la maggior parte dei casi di bronchite acuta si risolve rapidamente e spontaneamente in alcuni giorni, a patto che il soggetto abbia un efficiente sistema immunitario. Come già detto varie volte nell’articolo, nella maggior parte dei casi la bronchite acuta è causata da virus quindi è inutile un trattamento con antibiotici e potenzialmente controproducente: ricorrere ad un trattamento antibiotico nei casi di bronchite virale, promuove lo sviluppo di resistenza batterica contro gli antibiotici, il che può risultare pericoloso e, potenzialmente, comportare una maggiore morbilità e mortalità. Tuttavia, anche nel caso si sospetti una bronchite virale, in alcuni casi selezionati gli antibiotici possono trovare comunque indicazione, in genere al fine di evitare l’insorgenza di infezioni batteriche secondarie (sovrainfezione batterica). Gli antibiotici sono ovviamente indicati in caso di bronchite acuta batterica.
Terapia della bronchite cronica
Il trattamento della bronchite cronica è sintomatico e può richiedere l’impiego di agenti terapeutici sia farmacologici che non farmacologici. I tipici approcci non farmacologici per la gestione della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), e fra questi la bronchite cronica, possono includere: la riabilitazione polmonare, la chirurgica per la riduzione del volume polmonare, ed il trapianto polmonare. L’infiammazione e l’edema dell’epitelio respiratorio possono essere ridotti con i farmaci corticosteroidi per via inalatoria. Il respiro sibilante e la difficoltà respiratoria possono essere trattate riducendo il broncospasmo (cioè lo spasmo, reversibile, che interessa i piccolo bronchi e che è secondario alla costrizione del muscolo liscio). Il broncospasmo viene trattato con broncodilatatori a lunga durata d’azione, per via inalatoria. Questi broncodilatatori sono farmaci agonisti del recettore β2-adrenergico (ad esempio il salmeterolo) oppure farmaci ad azione anticolinergica, assunti sempre per via inalatoria, quali l’ipratropio bromuro od il tiotropio bromuro. I farmaci mucolitici (conosciuti anche come espettoranti) possono avere un piccolo effetto terapeutico sulla riacutizzazione della bronchite cronica. L’ossigenoterapia è utilizzata per trattare l’ipossiemia e l’ipossia ed ha dimostrato di ridurre la mortalità nei pazienti affetti da bronchite cronica. Si deve tenere presente che l’ossigenoterapia può portare alla riduzione dello stimolo respiratorio, con conseguente aumento dei livelli ematici di anidride carbonica (ipercapnia) ed acidosi respiratoria secondaria.
Bronchite: rimedi naturali
La fitoterapia è utile in caso di bronchite ed offre soluzioni che vanno accostate (e non sostituite!) ai classici rimedi medici. Salvia, viola mammola, pino e betulla sono erbe dalle proprietà balsamiche. Per sedare la tosse potete anche fare un infuso con la piantaggine, così come con l’altea, il verbasco o le radici della primula. Anche in cucina ci sono tanti ingredienti dal potere antibatterico e lenitivo. Scopriamo quali sono i più efficaci:
- Limone e aglio: nonostante l’accoppiamento un po’ insolito, potete fare un infuso con 1 spicchio di aglio e la buccia del limone. Ottimo come antibiotico naturale.
- Latte e miele: rimedio infallibile della nonna per sedare la tosse. Ne bastano un paio di cucchiai nel latte bollente per assicurarsi un sonno tranquillo prima di andare a letto.
- Cipolla: noto antibatterico e dalle proprietà espettoranti, potete prendere 1 cucchiaio di succo di cipolla tutte le mattine a digiuno, anche solo in forma preventiva.
- Zenzero: fate una tisana allo zenzero aggiungendo un cucchiaio di miele per addolcirlo.
- Curcuma: tra i rimedi contro la bronchite non può mancare questa spezia. Ne basta 1/2 cucchiaino da versare in 1/2 bicchiere di latte tiepido. Bevete lontano dai pasti fino a 3 volte al giorno.
Consigli
Alcune accortezze inoltre possono alleviare i fastidiosi sintomi della tosse e la difficoltà di respirazione. Si consiglia difatti di:
- usare un umidificatore per ambienti;
- bere molti liquidi;
- riposare;
- ripararsi dal freddo;
- non fumare;
- non esporsi al fumo passivo;
- non esporsi a smog ed inquinanti ambientali.
Possono essere utili anche delle inalazioni per bronchite a base di olio di melaleuca. Questo rimedio però è consigliato solo per gli adulti. Per i bambini bastano delle inalazioni con acqua e bicarbonato. Tra gli oli essenziali sono suggeriti invece il ginepro, il cipresso e il pino, oppure timo e lavanda. Versatene qualche goccia nella vasca per un bagno rilassante e purificante.
Integratori
Per accelerare il processo di guarigione sono molto utili i grassi omega 3, contenuti in salmone, olio di lino spremuto a freddo, sardine, merluzzo, sgombro ed acciughe. In caso di bronchite cronica è bene inoltre aumentare l’apporto di selenio e zinco nella dieta, oltre a vitamine ed altri sali minerali, a tal proposito possono essere estremamente utili i seguenti integratori alimentari:
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Dieta
Alcuni alimenti devono essere possibilmente evitati o almeno ridotti, tra cui:
- latticini e formaggi grassi;
- cibi fritti;
- cioccolato;
- insaccati;
- zuccheri semplici;
- superalcolici.
Altri alimenti invece sono consigliati, tra cui:
- cereali integrali, frutta secca, semi oleosi (contengono vitamina E);
- limone, uva, pompelmo, prugne, albicocche e more (ricchi di bioflavonoidi);
- kiwi e agrumi (vitamina C);
- nespole, melone, frutti di bosco, cavolo, carote, lattuga (contengono beta carotene);
- broccoli, peperoncino rosso piccante, spinaci, zucca (vitamina A);
- kefir.
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