Teoria del doppio legame di Bateson
La comunicazione è considerata, da molti ricercatori, alla base delle più diverse manifestazioni della sofferenza psicologica. Dal punto di vista di una teoria della psicopatologia fondata sulla comunicazione, una delle proposte più interessanti è quella relativa al paradosso
pragmatico costituito dalla teoria del doppio legame, enunciata nel 1956 da Gregory Bateson. Bateson ha descritto per primo gli effetti del paradosso sull’interazione u-
mana, studiando il fenomeno patologico della schizofrenia: egli respinge le teorie secondo cui la schizofrenia sarebbe un disturbo intrapsichico, e si chiede invece da quali esperienze di interazione con gli altri è provocato il comportamento schizofrenico. Questo, secondo Bateson, è causato da forme molto gravi e prolungate di comunicazione disfunzionale che avvengono in contesti comunicativi particolarmente significativi per il benessere psicologico dell’individuo, quale ad esempio l’ambiente familiare. Per queste interazioni non convenzionali, egli conia il termine di “doppio legame”, che definisce in tre condizioni:
1) due persone sono coinvolte in una relazione intensa, di alto valore per la sopravvivenza fisica o psicologica;
2) fra questi individui viene enunciato un messaggio in modo tale per cui uno dei
due:
a. asserisce qualcosa;
b. asserisce qualcosa sulla propria asserzione;
c. smentisce vicendevolmente le due asserzioni fatte.
3) al destinatario del messaggio viene proibito, in modo più o meno evidente, di
mostrare consapevolezza della contraddizione del messaggio, o dell’effettiva
natura del problema.
Facciamo un esempio. Una madre educa suo figlio dicendogli: «Non dare peso al denaro, i veri valori della vita sono altri» (asserisce qualcosa). Poi, per il suo compleanno, gli dona una banconota di grosso taglio affermando che dovrebbe essere felice di quel bel regalo (asserisce qualcosa sulla propria asserzione e smentisce vicendevolmente le due asserzioni fatte). Se il figlio si dimostra felice per il regalo rivela di dar peso al denaro, quindi disobbedisce all’altra prescrizione, che gli ingiungeva di non considerarlo importante. Se, viceversa, non si dimostra felice, disobbedisce alla prescrizione che gli ingiungeva di esserlo. Il figlio è preso in un doppio vincolo poiché l’ingiunzione dev’essere disobbedita per essere obbedita e viceversa: non si può reagire a essa in modo coerente, poiché non esiste risposta coerente a un paradosso. Bateson ha fatto di questa condizione la chiave per leggere la schizofrenia, ovvero un collasso psichico di enormi proporzioni. Noi tutti viviamo continuamente esposti a doppi legami, senza per questo diventare schizofrenici. Ma se tale situazione viene reiterata per lungo tempo, sino a divenire abituale, e se ciò avviene in un ambiente chiuso, come all’interno dei sistemi familiari, può condurre alcuni soggetti a uno stato patologico di dilemma in cui non sono più in grado di decidere tra due opposte comunicazioni, e dunque di rispondere. Non solo il messaggio risulta indecifrabile dal punto di vista del significato, ma porta anche a una situazione indecidibile sul piano della relazione. La persona in queste condizioni, infatti, è probabile venga punita o fatta sentire in colpa per essersi resa conto della profonda contraddittorietà della situazione in cui è venuta a trovarsi. Questo vale soprattutto nell’infanzia, quando il bambino è fortemente legato ai genitori e crede che quanto gli accade sia legge universale. Se la situazione viene reiterata nel tempo, dunque, lo schema paradossale si stabilizza e la relazione può diventare patologica, spiegando alcuni comportamenti schizofrenici.
Leggi anche:
- Schizofrenia: sintomi iniziali, violenza, test, cause e terapie
- Schizofrenia: cause familiari, genetica, ambiente, stupefacenti e gravidanza
- Cause della schizofrenia: fattori psicologici e neurologici
- Come si diventa schizofrenici
- Come riconoscere uno schizofrenico: primi sintomi di schizofrenia
- Comportamento schizofrenico: come fare diagnosi di schizofrenia
- Schizofrenia: come si cura
- Test per la diagnosi di schizofrenia
- Disturbo schizofreniforme ed evoluzione verso la schizofrenia
Scena e retroscena di Goffman
Anche il sociologo canadese Ervìng Goffman (1922-1982) analizza il rapporto fra soggetto, società e istituzioni a partire dalle interazioni che si stabiliscono fra gli individui nella vita quotidiana. L’agire umano, secondo lui, è dettato dalle diverse situazioni in cui di volta in volta ci troviamo, ciascuna delle quali richiede comportamenti definiti da regole sociali precise (della buona educazione, della conversazione ecc.) e modelli di osservanza e riproduzione delle regole sociali. Per Goffman, quindi, molti aspetti dell’agire umano tradizionalmente connessi alla decisione razionale o morale, dipendono invece dall’azione rituale, dall’assunzione di ruolo e dall’adeguamento alla situazione: è il passaggio, in altre parole, dall’etica all’etichetta. Per descrivere ciò Goffinan si serve della metafora del teatro: la vita sociale è una sorta di recita su diversi palcoscenici, in cui ognuno di noi interpreta ruoli distinti in differenti arene sociali in virtù del tipo di situazione, del particolare tipo di pubblico, dell’impressione che intendiamo dare di noi stessi e dunque del ruolo che di volta in volta vogliamo/dobbiamo ricoprire. Non recitiamo in senso proprio, ma sicuramente ci mettiamo in scena, cambiando continuamente ruoli e costumi a seconda delle molte diverse rappresentazioni di cui siamo chiamati a far parte.
«Queste rappresentazioni di ruoli sono necessarie per regolare il normale e liscio flusso della vita sociale», nota Joshua Meyrowitz in Oltre il senso del luogo: «In ogni interazione dobbiamo sapere cosa aspettarci l’uno dall’altro. Non vogliamo che i medici in sala di rianimazione ci dicano che oggi non hanno voglia di curare le nostre ferite, e non vogliamo che un cameriere in un ristorante si sieda a mangiare con noi»
Impariamo così molti diversi comportamenti convenzionali, che esibiamo in di-
versi scenari. Se l’insegnante di matematica si mettesse a raccontare in classe ogni
dettaglio della sua vita sentimentale metterebbe probabilmente in imbarazzo gli
allievi, mentre è del tutto naturale che lo faccia con la sua migliore amica, seduta
al tavolino di un caffè. In classe, a una cerimonia, a una festa o in palestra adottiamo
comportamenti, quindi ricopriamo ruoli, anche molto diversi fra loro: ecco perché
Goffman parla di vita sociale come rappresentazione. Questi ruoli sono abbandonati quando il “pubblico” viene a mancare. Nel privato, nella tranquillità della comunicazione familiare, in compagnia degli amici più intimi, insomma nei cosiddetti retroscena della comunicazione possiamo lasciarci andare a gesti o espressioni che, in pubblico, l”’etichetta” non consentirebbe. È difficile, d’altronde, essere del tutto liberi dai ruoli: a scuola, la ricreazione può rappresentare il retroscena (cioè il momento più rilassato) rispetto alle lezioni in classe, ma a sua volta è una messa in scena, il cui retroscena è la vita in famiglia. Stare in famiglia implica, nondimeno, l’assunzione di ruoli precisi: siamo figlio, fratello maggiore, fratello minore, nipote ecc., con comportamenti assai diversi. Possiamo, per scherzo, fare lo sgambetto al nostro fratellino minore, non certo alla nonna. Neppure soli su un’isola deserta, insomma, potremmo forse dire di essere completamente svincolati da ogni ruolo. Recitare, per restare alla metafora di Goffman, non significa solo parlare, ma anche servirsi di una vasta gamma di ulteriori elementi comunicativi, come i gesti o le espressioni. Dobbiamo, quindi, considerare la comunicazione anche nei suoi importanti aspetti non verbali.
Per approfondire:
- Comunicazione non verbale in psicologia: esempi, gesti, postura, funzioni, percentuale
- Cinesica, espressione del volto, sguardo, gestualità e postura in psicologia
- Prossemica, distanza, territorio e linguaggio non verbale in psicologia
- Pragmatica della comunicazione e teoria degli atti linguistici in psicologia
- Comunicazione, principi conversazionali e teoria sistemico-relazionale in psicologia
- Gli assiomi della comunicazione e i paradossi di Watzlawick in psicologia
- I dieci comportamenti che comunicano agli altri che sei una persona introversa
Leggi anche:
- Psicologia delle folle: i comportamenti primitivi del singolo all’interno di un gruppo
- Psicologia economica: cos’è e come usarla a nostro vantaggio
- Devianza, comportamento criminale e criminologia in psicologia da Lombroso ad oggi
- Come sedurre una donna o un uomo col gioco di sguardi
- Consigli per smascherare un tradimento
- Parli troppo? Sei noioso. Ecco i consigli per evitare le banalità
- Charles Darwin, effetto Dunning-Kruger e sindrome dell’impostore
- Psicologia sociale: definizione, obiettivi, autori e storia in Europa ed USA
- Effetto Pigmalione in psicologa, nell’insegnamento, nella vita e nell’amore
- Effetto alone e bias cognitivo in psicologia, economia, marketing
- Differenza tra psicologia sociale, sociologia e antropologia
- Effetto farfalla: significato e passaggio dalla fisica alla psicologia
- Una sera sul viale Karl Johan e l’importanza di non seguire la massa
- Capro espiatorio: definizione e significato in psicologia e sociologia
- Mettersi nei panni di qualcuno: cosa significa… davvero?
- Che significa davvero “Carpe diem”? L’invito ad apprezzare ciò che si ha
- Rasoio di Occam: se senti gli zoccoli, pensa al cavallo, non alla zebra
- Amore o egoismo? I tuoi figli sono tuoi, ma non ti appartengono
- Vittimismo patologico e aggressivo: identikit e strategie di chi passa la vita a lamentarsi
- Sogno o realtà? La storia della farfalla di Zhuāngzǐ
- Questa non è una pipa: differenza tra oggetto reale e la sua rappresentazione
- “Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu possa dirlo” NON è una frase di Voltaire
- Le dieci caratteristiche di una donna forte a cui devi tendere se manchi di autostima
- Le 8 tattiche usate dai narcisisti per controllare le conversazioni
- “Se tu non mi ami è colpa mia”: i pensieri di una donna che ama un uomo anaffettivo
- Kintsugi: quando una storia d’amore subisce un duro colpo, può tornare come prima?
- Mi ha lasciato da mesi ma io soffro come il primo giorno: cosa faccio?
- Aumenta la tua autostima ed impara ad amarti
- Impara a camminare da solo e non cadrai mai
- Madre anaffettiva: caratteristiche, effetti sui figli, cosa fare?
- Diversa ma non inferiore: l’incredibile storia di Temple Grandin
- Se vuoi raggiungere l’equilibrio, non smettere mai di muoverti
- Janet Frame: quando l’arte ti salva dalla lobotomia
- Christopher Reeve, l’incidente e quelle dita che si muovevano
- E se Matrix in realtà fosse il mondo reale?
- Una prigione per la tua mente
- Gli amori del liceo non passano mai
- Il dilemma del porcospino: empatia e giusta vicinanza tra individui nella società
- Il filo rosso del destino: significato e leggenda dell’amore predestinato
- Io non mollai: la guerra non fermò il mio sogno
- Lo sport nazionale italiano non è il calcio: è criticare
- Dave Wottle: quel cappello bianco e l’importanza di non mollare mai
- Cambiare la prospettiva sulle cose può cambiarti la vita
- Sindrome di Stoccolma: psicologia, in amore, casi, cura e film in cui è presente
- Sindrome di Lima: cosa significa in medicina e psicologia?
- Sindrome di Helsinki: cosa significa in medicina e psicologia?
- Che cos’è l’intelligenza umana: definizione, significato e psicologia
- Creatività in psicologia: definizione, significato, pensiero divergente
- Problem solving: cos’è, caratteristiche, tecniche, fasi ed esempi
- Cosa può fare l’insegnante per stimolare la creatività degli alunni?
- LAD (Language Acquisition Device) di Noam Chomsky
- Le Tavole di Sviluppo di Kuno Beller
- Quoziente d’intelligenza: valori, significato, test ed ereditarietà
- Il disagio psicologico nel bambino con dislessia
- Epilessia: riconoscere in tempo l’arrivo di una crisi e come comportarsi
- Epilessia infantile: come comportarsi col proprio figlio?
- Sindrome di Down: rischio di avere un figlio affetto
- Quanti cromosomi ha chi è affetto da Sindrome di Down?
- Le malattie genetiche più diffuse al mondo
- Dislessia: cos’è, come riconoscerla, come affrontarla e superarla
- Sindrome di Asperger in bambini ed adulti: primi sintomi, terapie
- Persone famose con la Sindrome di Asperger
- Vostro figlio soffre di autismo? I primi segnali per capirlo e come comportarsi con lui
- Disturbi specifici di apprendimento (DSA): definizione, cause, sintomi, cure
- Disgrafia: esempi, come riconoscerla precocemente, test, rimedi
- Disortografia: cause, come riconoscerla, esempi, rimedi, si guarisce?
- Differenze tra disgrafia e disortografia
- Discalculia: significato, tipi, sintomi, diagnosi e terapia
- Disprassia a scuola: sintomi, esercizi, si guarisce?
- Disturbo specifico della compitazione: significato, sintomi, cure
- Disturbo specifico del linguaggio: sintomi, classificazione, si guarisce?
- Ritardo semplice di linguaggio: definizione e classificazione
- Balbuzie e disfluenze: significato, cause, sintomi, rimedi
- Oligofrenia e sindrome oligofrenica: cause, sintomi, diagnosi, cura
- Makaton per bambini con disturbo specifico del linguaggio
- Braille alfabeto e numeri in italiano: come impararlo
- Lingua dei segni italiana: cos’è, come impararla, alfabeto, esempi
- I 21 segni che indicano che sei intelligente
- Dinamico, riflessivo, elastico o creativo? Scopri che tipo di cervello sei
- Il tuo cervello è di destra o di sinistra? Scoprilo con il test Sommer
- Autostima: come ritrovarla dopo un fallimento ed avere successo al tentativo successivo
- Come funziona la nostra memoria e come facciamo per aumentarla: guida per prendere trenta e lode agli esami universitari
- Gli integratori per allenare il tuo cervello e sviluppare una memoria prodigiosa
- Differenza tra memoria sensoriale, a breve termine, a lungo termine
- Amnesia dissociativa: sistematizzata, circoscritta, selettiva e altri tipi
- La tua vita è difficile? Ti spiego tutti i segreti per ritrovare la fiducia in te stesso ed aumentare la tua autostima
- Il peggior nemico siamo noi stessi: i segnali che ci stiamo autosabotando
- Crisi di mezza età maschile: come influisce sul matrimonio e come superarla?
- Come confortare vostro marito durante la crisi di mezza età
- Dimmi che padre hai e ti dirò che l’uomo che cerchi e che fa per te
- Padre anaffettivo e assente: effetti sui figli, cosa fare?
- Siete stati cresciuti da un genitore narcisista? Ecco i 6 segni che lo indicano
- Le 5 cose che indicano che stai con qualcuno che ti farà sicuramente soffrire
- I 10 uomini da evitare accuratamente in una relazione
- Diminuire ansia e stress per essere sereni ogni giorno della tua vita
- Preoccuparsi troppo del giudizio degli altri e temere il rifiuto
- Impara a non preoccuparti del giudizio degli altri in quattro passi
Lo Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!