Chi non ama il caffè, alzi la mano. Bevanda “nazionale” per eccellenza, questo estratto dalla torrefazione del seme del caffè, pianta di origine africana coltivata in molte aree tropicali e subtropicali del globo, è stata “vittima”, fino a qualche anno fa, di molti pregiudizi. La si riteneva un vizio dannoso quasi al pari del fumo (forse perché spesso caffè e sigaretta si abbinavano in uno stesso rituale di piacere), in grado di provocare ipertensione, ulcere gastriche, irritabilità ed eccitabilità. Ultimamente, però, la quotidiana tazzina è stata riabilitata, e sarebbero soprattutto le donne a trarne i maggiori benefici. Recenti ricerche hanno dimostrato che un consumo regolare di caffè può ridurre il rischio di cancro all’utero all’endometrio, e anche allontanare il pericolo di ictus proprio nelle donne. Ma come dobbiamo regolarci, a proposito dell’amata bevanda? Quanti caffè possiamo bere al giorno per goderne i benefici effetti, senza, però subirne dannose conseguenze?
Quali sostanze contiene il caffè?
Intanto, cominciamo con l’elencare le tante sostanze contenute in una tazzina di caffè espresso (quello del bar, ma anche quello fatto dalla nostra moka di casa). In 80ml sono concentrati sali minerali come potassio, calcio e magnesio, inoltre sono presenti anche lipidi e carboidrati. Soprattutto, il caffè è una vera miniera di antiossidanti, eccellenti per contrastare l’invecchiamento cellulare determinato dalla produzione dei radicali liberi. La caffeina, sostanza in passato accusata di provocare non pochi mali, in realtà non è altro che un debole psicostimolante. Agisce a livello mentale aumentando la concentrazione, il senso di allerta e di vigilanza (perciò eccellente da assumere quando ci si mette alla guida), riduce il senso di stanchezza e quindi aiuta in effetti a migliorare le nostre prestazioni lavorative. Ma quanti caffè possiamo bere, e soprattutto a chi non è consigliata la bevanda preferita dagli italiani?
A chi è sconsigliato il caffè?
In genere è meglio evitare di superare le tre tazzine al giorno. Alcuni soggetti però dovrebbero limitarlo ulteriormente, ad esempio chi soffre di pressione alta non dovrebbe superare le due tazzine. Moderazione per le donne in gravidanza (massimo un caffè) e per chi soffre di gastrite, reflusso gastro esofageo, anemia ed osteoporosi. Per approfondire: Quanti caffè posso assumere ogni giorno? E se sono iperteso o prendo farmaci? E durante la gravidanza e l’allattamento?
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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