Aaron Pino Martinez, 22 anni, di Tecate, Baja California, alcuni giorni fa ha pubblicato sul suo profilo Facebook (ora disattivato) una foto di un cane crocifisso con chiari segni di abuso e tortura. Martinez afferma in un’intervista a Redaccion Frontiera, di aver trovato il cane “Chuyita” già crocifisso lungo la riva di un fiume e di aver solo pubblicato la foto su Facebook.
Il ragazzo dice che tutto è iniziato come un gioco e di non aver misurato le conseguenze delle sue azioni. La foto ha provocato l’indignazione di diverse comunità contro gli abusi sugli animali, ha portato ad indagini da parte della polizia e ha determinato così clamore che è stato costretto a chiudere il suo account, dove il delinquente, come riporta il forum di Hardwarezone, scriveva che “la sua passione è il maltrattamento degli animali“.
Martinez ha detto di essere rimasto senza amici e di aver ricevuto minacce di morte personali e verso la sua famiglia. Ha sottolineato ancora una volta che a Redaccion Frontiera che lui non è il responsabile della morte del cane e spera che tutto si risolva presto. In ogni caso postare su Facebook una foto del genere come se fosse un trofeo, senza alcuna sensibilità verso un povero cucciolo torturato e crocifisso, è un atto di crudeltà feroce ed assurdo.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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