Il chitosano fa davvero perdere grasso e diminuire il colesterolo?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO OBESITA GRASSO SOVRAPPESO DIETA DIMAGRIRE METRO ADDOME PANCIA GRASSOIl chitosano è comunemente conosciuto come un integratore alimentare utile alla perdita di grasso corporeo. Il chitosano è un tipo di fibra alimentare ricavato dalla chetina, che a sua volta è ricavata dal guscio dei crostacei. La chetina in sé è un complesso di proteine e zuccheri che una volta era considerato un prodotto di scarto dell’industria dei crostacei. Ma quando si scoprì che il chitosano mostrava capacità di assorbimento di olio e grasso, trovò una nicchia nelle applicazioni industriali come mezzo per assorbire via l’unto. Questa proprietà non sfuggì all’attenzione dell’industria alimentare naturale che cominciò a commercializzare il chitosano come un “bloccatore di grassi”. La ragione per cui il chitosano riesce ad attrarre le particelle di grasso è che è un composto a carica positiva, mentre il grasso è a carica negativa. Questa differenza elettrochimica fa aderire il grasso al chitosano. Gli originari studi sul chitosano coinvolgevano topi e prendevano in esame la capacità del composto di abbassare il colesterolo. Tutti questi studi hanno indicato che il chitosano abbassa effettivamente il colesterolo, almeno nei roditori. Un problema con questi studi sugli animali è che le dosi di chitosano somministrate agli animali erano di gran lunga maggiori di quelle che qualunque essere umano potrebbe probabilmente ingerire. Quando lo stesso tipo di studi si focalizzava sugli esseri umani, il calo del colesterolo era ben più modesto.

Il chitosano e la perdita di grasso

Ma, il chitosano funziona altrettanto bene nella realtà – ad esempio in un normale organismo umano? Uno studio presentato all’11° Congresso Europeo sull’Obesità, avendo notato le discrepanze nella ricerca esistente sul chitosano, ha cercato di determinare l’efficacia dell’integratore. Lo studio prevedeva un disegno randomizzato, in doppio-cieco, controllato con placebo per assicurare accuratezza scientifica. I soggetti dello studio erano costituiti da 50 donne obese, assegnate a caso o ad un gruppo con chitosano o ad un gruppo con placebo. I soggetti nel gruppo con chitosano ingerivano capsule di chitosano, 2 capsule, tre volte al giorno prima di ogni pasto; ogni capsula conteneva 750 milligrammi di chitosano. Entrambi i gruppi seguivano la stessa dieta, contenente solo 1.000 calorie al giorno. Dopo 6 mesi, i soggetti nel gruppo con chitosano avevano perso 12,3 Kg di grasso corporeo rispetto a 7,4 Kg nel gruppo con placebo. Le donne nel gruppo con chitosano mostravano anche un significativo calo nella pressione sanguigna, che può essere collegato alla generale perdita di peso, sebbene nel gruppo con placebo l’abbassamento della pressione sanguigna fosse considerevolmente più ridotto. Nessuno dei due gruppi registrava alcun cambiamento nella massa magra. Gli autori di questo studio fanno notare che i risultati ottenibili dal chitosano possono dipendere da fattori come la solubilità del prodotto, il peso molecolare e la viscosità. Ciò implica che il chitosano a buon mercato può non funzionare.

Gli studi contrari

L’effetto di blocco del grasso da parte del chitosano è tornato in questione con la pubblicazione di un altro studio più recente che invece sembra aver confermato l’assenza di effetto bloccante sul grasso ad opera di capsule di chitosano. In questo studio, 15 uomini consumavano 5 pasti al giorno per 12 settimane, senza alcuna limitazione energetica: era, cioè, consentito loro mangiare quello che volevano. Durante un periodo di controllo di 4 giorni, gli uomini non assumevano integratori. Durante un periodo di altri 4 giorni, i soggetti ingerivano 2 capsule, cinque volte al giorno contenenti in totale 4,5 grammi di chitosano. Le capsule erano ingerite 30 minuti prima dei pasti.
I soggetti dello studio consumavano in media 132 grammi di grasso al giorno. Secondo i proclami che pubblicizzano il chitosano, i soggetti avrebbero dovuto legare ed espellere 44 grammi di grasso. In realtà, comunque, i soggetti espulsero solo 1,1 grammi di grasso. In base a ciò, la reale capacità del chitosano di legare grasso fu stimata essere di 0,25 grammi di grasso per grammo di chitosano ingerito. Perciò, per ottenere una riduzione del 50% nella digeribilità di grasso, i soggetti avrebbero dovuto ingerire 264 grammi di chitosano, cioè 587 capsule al giorno. Con un’assunzione di 10 capsule di chitosano al giorno, ci vorrebbero 778 giorni per perdere 1 Kg di grasso.

Assorbimento di altri nutrienti

Alcune prove indicano che combinare chitosano con vitamina C lo fa funzionare meglio. D’altra parte, il chitosano può bloccare l’assorbimento delle vitamine liposolubili, come le vitamine A, D, E, e K, così come i carotenoidi quali beta-carotene e licopene. Il chitosano può anche influenzare negativamente l’assorbimento di flavonoidi e zinco. Le persone con qualsiasi allergia ai crostacei di qualunque tipo devono assolutamente evitare di assumere integratori di chitosano. Sommate tutto questo, e potete concludere che l’effetto di perdita di peso fornito dal chitosano è relativamente modesto, così come lo è il suo effetto sull’abbassamento dei lipidi ematici, come il colesterolo. Il problema principale con il chitosano non è la sua efficacia, ma il modo in cui la sostanza è stata super-promossa: il prodotto funziona ma non quanto dicono le pubblicità!

Pubblicità ingannevole

I proclami pubblicitari asseriscono che la semplice assunzione di chitosano prima di un pasto ad alto apporto di grassi “neutralizza” queste calorie grasse, consentendovi così di mangiare quello che volete impunemente. Ma la triste verità è che una simile panacea alimentare non esiste ancora. Non esiste niente, contrariamente a quanto potreste leggere o sentir dire, che sostituisca un’alimentazione corretta unita ad esercizio fisico. Forse un giorno questo tipo di sostanze saranno prodotte, ma nel frattempo l’unico modo conosciuto per liberarsi del grasso corporeo è bruciarlo attraverso il sangue, il sudore e qualche volta le lacrime di un duro, regolare allenamento e regime dietetico.

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