Disturbi del comportamento alimentare in aumento tra gli uomini

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO PASTA DIETA MEDITERRANEA CUCINARE CIBO DIETA DIMAGRIRE CUCINA (2)La maggior parte delle persone pensa che i disturbi del comportamento alimentare siano confinati solo alle donne, in realtà non è così: tra gli uomini sono più comuni di quanto ci si aspetti. I maschi estremamente preoccupati per il proprio peso e fisico sono circa il 17,9%. Anoressia, bulimia, fissazione per i muscoli sono in aumento, così come il consumo di sostanze pericolose come integratori, ormoni della crescita e steroidi, diete ferree e depressione. Lo dimostra un’indagine svolta su 5.527 teenager americani al Children’s hospital di Boston, pubblicata su Jama Pediatrics. Ma il problema, affermano gli esperti, è presente sempre di più anche in Italia. Il 9,2% dei maschi è particolarmente preoccupato per la muscolosità, il 2,5% vorrebbe essere più magro e il 6,3% è preoccupato per l’aspetto. Chi si fissa con i muscoli consuma integratori e ormoni due volte di più rispetto agli altri ed è anche più predisposto al consumo di alcolici. I ragazzi esasperati dal peso sono invece più soggetti a sintomi depressivi, anoressia e bulimia nervosa, si legge sulla ricerca.

“Il fenomeno è presente anche in Italia”, spiega Andrea Vania del Dipartimento di pediatria e neuropsichiatria infantile università Sapienza di Roma: “Il principale disturbo di condotta alimentare dei giovani maschi italiani è il complesso di Adone, detto anche vigoressia o bigoressia, ovvero la fissazione di voler diventare più vigorosi e muscolosi”. “Essendo disturbi nuovi mancano ancora gli strumenti per indagare e conoscere il fenomeno – Precisa Vania -. Mentre per anoressia e bulimia ci sono test diagnostici precisi, ancora non ce ne sono di ampiamente accettati per questi nuovi problemi. Medici e famiglie devono essere però consapevoli di questo rischio, in parte normale per l’adolescenza ma conseguente anche alla globalizzazione dei modelli di riferimento e ad una accelerazione della società che oggi fornisce facilmente scorciatoie con cui l’adolescente trova mezzi rapidi per evitare i problemi, senza affrontarli davvero”.

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