“Sono invincibile”: morto a 20 anni ucciso dagli steroidi

MEDICINA ONLINE OLI COONEY DONNA PIU ANZIANA MONDO 80 ANNI ALLENAMENTO MUSCOLI PESI GINNASTICA GUINNESS RECORD MORTE DEAD DEATH CUORE PATOLOGIA STEROIDI DOPING SOSTANZE DOPANTI GH BODYBUDue attacchi di cuore e tre ictus non lo avevano fermato. Oli Cooney, 20enne della contea metropolitana del West Yorkshire, aveva continuato a frequentare la palestra e ad allenarsi senza sosta. E non aveva smesso di fare un massiccio uso di anabolizzanti. Gli stessi anabolizzanti che Oli credeva fossero necessari per mantenere il suo fisico perfetto. Gli stessi anabolizzanti che lo hanno ucciso il 22 settembre scorso, nonostante si sentisse “invincibile” come lui stesso affermava:

Steroids are fantastic, I don’t even mind the side effects

Che tradotto significa “Gli steroidi sono fantastici, non mi preoccupo degli effetti collaterali”. La notizia è stata resa pubblica e ripresa dai giornali britannici solo in questi giorni, dopo che una lunga inchiesta ha fatto luce sulle cause della morte del 20enne. 

Da quando aveva 16 anni Cooney aveva cominciato a passare tantissime ore in palestra e ad abusare di anabolizzanti. I dottori, all’indomani degli attacchi che avevano compromesso seriamente la sua salute, gli avevano diagnosticato un danno cardiaco cronico e gli avevano ordinato di stare lontano dai pesi e dagli steroidi.

Il ragazzo, però, aveva continuato a frequentare la palestra a ritmi impressionanti. E a chi gli faceva notare che questo stile di vita era pericoloso, Cooney non dava ascolto e sosteneva di “essere invincibile”. Spendeva 400 sterline al mese (circa 450 euro) in farmaci dopanti. Almeno fino alla mattina del 22 settembre quando, dopo una serata passata fuori, è crollato a terra tornando a casa ed è stato dichiarato morto pochi minuti dopo.

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