A cosa serve la milza e che significa “rottura della milza”?

MEDICINA ONLINE DOVE SI TROVA LA MILZA A CHE SERVE LA MILZA FUNZIONI SANGUE IMMUNITRARIO ROTTURA MILZA CHIRURGIA SPLENECTOMIA CONSEGUENENZE.jpgTutti sanno (più o meno) a cosa serve il cuore, o il polmone o lo stomaco, ma in pochi sanno a cosa serva la milza. Un organo meraviglioso nella sua semplicità, eppure sempre molto sottovalutato! Merita sicuramente un approfondimento, così da oggi anche voi saprete rispondere a questa domanda:

Cos’è la milza?

La milza è un organo interno, linfoide secondario, parenchimatoso, impari (significa che nel corpo ne abbiamo solo una), dalla forma ovoidale, di colore rosso scuro e consistenza molle. L’assenza congenita della milza è un’anomalia molto rara, mentre circa una persona su dieci ha una o più milze accessorie, spesso senza neanche saperlo.

Dove si trova la milza?

La milza è situata nella regione posteriore della cavità addominale sulla sinistra, più in particolare è localizzata nel quadrante superiore sinistro dell’addome, appena sotto il diaframma, protetta dalle ultime coste dell’emitorace sinistro, vicino a stomaco e pancreas.

Leggi anche: Apparato digerente: cos’è, com’è fatto, a che serve e come funziona?

Com’è fatta la milza?

È un organo color rosso porpora, di consistenza elastica e molle, Ha una lunghezza di circa 12 centimetri, una larghezza di 7/8 e uno spessore di 3/5. La milza pesa mediamente di 200 grammi nell’uomo e 168 nella donna. Il peso ed il  volume della milza diminuiscono con la vecchiaia, mentre aumentano durante particolari patologie cardiovascolari o infettive (come la mononucleosi).

A che serve la milza?

Quale organo vascolare sanguigno e linfatico, provvede al metabolismo del ferro, è sede di formazione (emopoiesi), accumulo e distruzione (emocateresi) delle cellule del sangue. Essa inoltre distrugge i batteri e ogni particella inerte che le vengono convogliati dalla corrente sanguigna; accumula poi grandi quantità di piastrine che riversa in circolo in caso di necessità (per esempio in presenza di sforzi o forti stress). Le funzioni appena elencate sono svolte dalla milza durante la fase adulta, invece durante lo sviluppo embrionale, la milza produce globuli rossi e bianchi. Dopo la nascita tale funzione è assunta dal midollo osseo e la milza limita la sua attività alla produzione di certi tipi di globuli bianchi e alla distruzione dei globuli rossi senescenti e ormai inefficienti. Per ricapitolare ecco nel dettaglio le funzioni della milza:

  • permette la maturazione degli elementi della serie rossa: nella milza si completa la maturazione ed il modellamento dei reticolociti (globuli rossi di recente formazione);
  • funzione ematopoieitica: permette la sintesi delle cellule ematiche, tipica della vita fetale, può riattivarsi anche nell’adulto in caso di emergenza, per esempio dopo abbondanti emorragie;
  • rimozione degli eritrociti: i macrofagi presenti nella milza rimuovono dal circolo sanguigno i globuli rossi invecchiati o malfunzionanti; questa funzione, sia quantitativa che qualitativa, è chiamata emocateresi ed è estesa anche ai linfociti e alle piastrine.
  • funzione linfopoietica: produce globuli bianchi);
  • funzione anticorpopoietica: produce anticorpi IgM e IgG (la milza ha quindi un ruolo immunitario di primordine e contribuisce ad accrescere le difese dell’organismo);
  • sintesi di opsonine: la milza produce macromolecole che facilitano l’attività macrofagica “etichettando” e segnalando come dannose determinate sostanze estranee, altrimenti difficilmente riconoscibili dal sistema immunitario;
  • magazzino ematico: la milza funge da “serbatoio” di sangue, al quale l’organismo può attingere in caso di necessità. Questa funzione diventa importante solo in condizioni patologiche (splenomegalia). Nella milza vengono depositati anche il ferro, le piastrine ed alcune popolazioni linfocitarie.

La milza è un organo indispensabile? Cosa succede se viene asportata?

A causa di tutte le mansioni appena elencate, i pazienti che hanno subìto un intervento di asportazione possono andare incontro ad alcune condizioni particolari. Per approfondire leggi: La milza è un organo indispensabile? Se viene asportata cosa può succedere?

Per approfondire sulla terapia chirurgica che consiste nella rimozione della milza, leggi questi articoli:

Cosa succede quando la milza non funziona?

Tra le patologie a carico della milza ricordiamo la sindrome ipersplenica, quando l’organo funziona troppo (con sintomi come anemia, leucopenia, piastrinopenia e splenomegalia, che si manifesta anche in caso di neoplasie, problemi a livello di circolazione del sangue e alcune malattie infettive e parassitarie come toxoplasmosi, mononucleosi, epatite, endocardite, tifo, sifilide e malaria), mentre la complicanza più grave è la rottura della milza, che può essere causata da un trauma.

Cosa indica il dolore alla milza?

Avvertire dolore nella zona della milza tende a spaventare i pazienti, tuttavia la maggior parte delle volte, tale dolore non indica patologia. E’ il caso ad esempio del dolore durante lo sport intenso. Solitamente quando si fa uno sforzo fisico prolungato si prova un dolore alla milza anche intenso, che non necessariamente indica la presenza di patologie di altra natura. Questo disturbo solitamente scompare quando lo sforzo finisce e il corpo ritorna a riposo. Ma per quale motivo si sente il dolore alla milza durante gli sforzi? L’ipotesi più plausibile a riguardo è che il dolore sia legato ad un’ischemia splenica transitoria, legata al temporaneo dirottamento di sangue dalla milza ai muscoli in attività. L’organismo nel tempo tende comunque ad adattarsi all’allenamento ed il soggetto tende a non sentire più dolore durante lo sforzo intenso.

Leggi anche: Dove si trova il pancreas ed a che serve?

La milza contiene moltissimo sangue

La milza è un organo ad elevato contenuto di sangue, la cui irrorazione è affidata all’arteria splenica, mentre il deflusso ematico avviene attraverso la vena splenica (afferente alla vena porta). L’organo si può quindi considerare come un grosso filtro che, al contrario di quello renale (abile nel setacciare ioni e molecole di piccole dimensioni), provvede ad eliminare le cellule e le macromolecole dannose o presenti in eccesso. In presenza di un incremento ematico la milza aumenta di dimensioni (splenomegalia = milza ingrossata) e può arrivare a trattenere due litri di sangue. Tale condizione può essere legata a modificazioni del flusso sanguigno interno (ipotonia del distretto arterioso intrasplenico) o ad ostacoli che ne impediscano l’uscita (come si verifica in caso di ipertensione portale conseguente a cirrosi epatica). La milza appare ingrossata anche in caso di malattie emolitiche, quando accumula eccessive quantità di glucosio o di lipidi (tesaurismosi) o a causa di processi neoplastici, comunque rari. Infine, la splenomegalia è tipica anche di alcune malattie infettive e parassitarie (toxoplasmosi, mononucleosi, epatite, endocardite, tifo, sifilide e malaria).

Rottura della milza

Quali sono le cause di rottura della milza, cosa si prova quando accade e come si cura? Per rispondere a queste domande, vi invito a leggere: Rottura della milza: cosa si prova e qual è la terapia?

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.