Il tessuto adiposo presente sulle nostre guance è chiamato “bolla di Bichat” (o “pallottola“, in inglese “Bichat’s fat pad” o “buccal fat pad”) ed è anatomicamente situato tra il muscolo massetere, che costituisce la parete più laterale della bolla, ed il muscolo buccinatore, che ne costituisce la parete mediale, più interna. Prendono il nome dal chirurgo francese Marie François Xavier Bichat, che per primo le descrisse alla fine del ‘700.
Le bolle di Bichat sono molto pronunciate nei neonati e nei lattanti e tendono a ridursi durante la crescita ma non scompaiono mai del tutto. In alcuni casi, specie se il soggetto è in sovrappeso o obeso e non più giovanissimo, tendono a cedere verso il basso, provocando l’effetto di guance da bulldog.
A che serve la bolla di Bichat?
La funzione primaria di queste bolle di grasso è quella di sostenere la guancia durante la poppata: tutti i neonati, infatti hanno il viso molto rotondo proprio per questo motivo.
Da cosa è composta la bolla di Bichat?
La bolla di Bichat è un deposito di grasso, indipendente da resto dell’organismo, molto denso e avvolto da una membrana, per questo motivo è molto facile da asportare con una piccolissima liposuzione.
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Come ridurre la bolla di Bichat?
Le bolle di Bichat sono molto sensibili alle variazioni del nostro peso, essendo tra le prime ad aumentare di volume quando il nostro grasso corporeo aumenta ed ovviamente tra le prime a diminuire quando la percentuale di grasso corporeo scende. Da qui deriva il fatto che qualsiasi pratica che faccia dimagrire, può ridurre anche considerevolmente il grasso delle guance. I principali consigli sono quattro:
- Alimentarsi in modo adeguato, con frutta, verdura, fibra ed acqua in abbondanza e riducendo il consumo di grassi e sale;
- mantenere – se siamo in sovrappeso – il nostro introito calorico al di sotto del nostro del fabbisogno calorico giornaliero;
- fare una attività fisica adeguata al nostro fisico;
- eliminare tabacco e alcolici.
Come ridurre chirurgicamente la bolla di Bichat?
Si pratica una piccola incisione all’interno della bocca, per cui non vi saranno cicatrici visibili, e con l’utilizzo dell’anestesia locale, simile a quella che si fa dal dentista. I risultati della chirurgia non sono immediati, giacché devono trascorrere circa 3- 4 mesi per notare gli effetti nel viso, quando la pelle si ritrae e aderisce nuovamente ai tessuti. Dopo l’operazione si deve assumere un antibiotico per i primi 4- 5 giorni e un antinfiammatorio per ridurre i possibili fastidi derivanti dal’incisione. È molto importante avvertire il paziente di mantenere una corretta igiene orale e di evitare il tabacco, poiché favorisce le infezioni. Questa operazione deve essere realizzata in centri accreditati e da un chirurgo specializzato, abituato a manipolare la cavità orale e con una conoscenza perfetta dell’anatomia del viso, quindi mani inesperte possono produrre lesioni del condotto che conduce la saliva dalla ghiandola parotidea verso la bocca, o anche lesioni in alcune ramificazioni dei nervi facciali.
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Lo Staff di Medicina OnLine
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