Le spezie fin dall’antichità hanno sempre assunto un valore eccezionale, questo perché anche la pietanza più semplice (ed insipida!) può assumere un gusto buono e particolare con la loro aggiunta. Le spezie sono una vera e propria “polvere magica”: rendono ogni piatto speciale e diverso. Le spezie ci fanno viaggiare, non solo con il palato, ma anche attraverso il mondo. Ogni spezia, infatti, è ricavata da un differente tipo di pianta o di fiore che cresce in una specifica parte del pianeta, ed è per questo che ci sono alcune spezie il cui sapore evoca terre lontane, sapori a volte sconosciuti, andando ad identificare un particolare paese, un po’ come il curry ci ricorda la dorata e assolata terra d’India o il coriandolo, il cui colore evoca i verdi e incontaminati paesaggi del Perù.
Il loro uso è, infatti, dominante nei paesi orientali dove, così come nel Sud America, se ne conoscono e sfruttano le numerose proprietà benefiche, ma anche in Europa se ne fa largo uso, nella cucina domestica così come nei ristoranti a cinque stelle per la preparazione di pietanze raffinate dal gusto “esotico”.
Ma quali sono le spezie più diffuse nel mondo?
Una delle più antiche è l’anice. Da quello verde allo stellato, passando per quello pepato, questa spezia importata dagli arabi, usata nell’antichità da greci e romani per le sue proprietà digestive, è stata rivalutato nell’800. In Francia, l’anice viene usato nella preparazione di alcuni piatti di carne ma in generale lo si ritrova alla base di molti liquori, come ad esempio la sambuca, l’ouzo greco e il Pastis, quest’ultimo tipico aperitivo alcolico originario di Marsiglia, in Francia.
La cannella è, invece, originaria della Cina e si ricava da un arbusto. La forma sotto la quale è conosciuta è quella di una polvere molto profumata che viene utilizzata nella preparazione di dolci, e non solo. Ha virtù stimolanti e forse, come è stato ipotizzato, anche afrodisiache.
Dall’India “con furore”, è il caso di dirlo, è arrivato il pepe, una delle spezie più utilizzate in tutto il mondo. Ne esistono di diversi tipi, identificati da colori: bianco, nero, verde e rosa. La qualità bianca, verde e nera rappresentano in realtà diversi gradi di maturazione di uno stesso frutto, mentre quello rosa deriva da un’altra specie di pianta, tanto è vero che è anche chiamato falso pepe. Parlando degli effetti che ha il pepe sull’organismo umano, possiamo dire che esso favorisce la produzione gastrica e perciò ha un’azione digestiva, per questo ne è sconsigliato l’utilizzo a chi soffre di gastrite e altre patologie dell’apparato digerente.
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Lo zafferano, spezia fondamentale nella preparazione del tipico risotto alla milanese, è una pianta pregiata e rara che viene da lontano e per questo molto cara. Deriva, infatti da un particolare fiore che cresce in Asia. Conosciuto in oriente fin da tempi antichissimi, lo zafferano oggi viene usato nella preparazione di vari tipi di pietanze, dalle carni al pesce, dalla verdura, fino ai dolci. Gli vengono attribuite proprietà antiossidanti, oltre a un’azione nel potenziamento delle difese immunitarie e di prevenzione dell’ipercolesterolemia.
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Infine, tra le spezie più importanti e conosciute al mondo, un posto di rilievo è occupato dal curry. Quello che alcuni non sanno è che in realtà il curry non è una spezia, non una sola. Quella polvere giallo oro che rende due alimenti di per sè molto semplici nel sapore, come il pollo e il riso, così golosi e saporiti, altro non è che una armoniosa miscela di spezie orientali e aromi diversi, tra cui spiccano la cannella, il coriandolo, la curcuma, i chiodi di garofano e il cumino. Anche il curry ha delle proprietà mediche fungendo da blando antisettico ed antinfiammatorio naturale. Impiegato per lo più nella preparazione di piatti salati, soprattutto in Asia, può essere utilizzato anche nella preparazione di dolci come, ad esempio i budini.
Per chi ama le spezie e desidera conoscerne tipologie, origini e proprietà, non c’è bisogno di fare il giro del mondo: basta programmare una gita in Toscana, al Museo Aboca, a Sansepolcro, in provincia di Arezzo, dove sono esposte tantissime varietà di piante, erbe medicinali e spezie, dalle più comuni alle più rare e particolari.
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