Il tumore più antico della storia ha quasi 300 milioni di anni

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma TUMORE CANCRO PIU ANTICO DELLA STORIA  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgIl tumore conosciuto più antico della storia è un odontoma, un tumore benigno che colpisce i denti adulti. E’ stato trovato  nella mascella di un antenato dei mammiferi che faceva parte dei gorgonopsi. Questi feroci carnivori sono rettili che hanno vissuto nel Permiano superiore, tra 260 e 254 milioni di anni fa.

Antichissimo mal di denti
I ricercatori dell’Università di Washington, che hanno dettagliato la loro scoperta in un articolo pubblicato sul Journal of American Medical Association Oncology, ritengono che si tratti di gran lunga del più antico esempio conosciuto di odontoma.”Fino ad ora, la prima occorrenza nota di questo tumore risaliva a circa un milione di anni fa, ed era stata trovata nei fossili di mammiferi”, spiega Judy Skog, direttrice del programma nella divisione Scienze della Terra della National Science Foundation, che ha finanziato la ricerca. “Questi ricercatori ne hanno trovato un esemplare in antenati dei mammiferi vissuti 255 milioni di anni fa. La scoperta suggerisce che la causa sospetta di un odontoma non è legata esclusivamente ai tratti di specie moderne, come si era pensato.”

Invisibile dall’esterno
Negli esseri umani e in altri mammiferi, un odontoma composto è una massa di piccole strutture simili ai denti amalgamati insieme ad altri tessuti, come smalto e dentina. Essi crescono all’interno delle gengive o in altri tessuti molli della mascella e possono causare dolore e gonfiore, così come modificare la posizione dei denti. Dal momento che gli odontomi non metastatizzano e non si diffondono nel resto del corpo, sono considerati tumori benigni. Ma dati i problemi che provocano, i chirurghi spesso optano per rimuoverli. Un’opzione sicuramente non alla portata della creatura allo studio, parte di un più ampio gruppo di animali chiamati sinapsidi, i cui unici membri ancora viventi sono i mammiferi, che però si sono evoluti solo 100 milioni di anni fa. “La maggior parte sinapsidi sono estinti, e noi – cioè i mammiferi – siamo i loro unici discendenti viventi“, ha detto Megan Whitney, autrice principale dello studio. “Per capire quando e come le nostre caratteristiche di mammiferi si sono evolute, dobbiamo studiare i fossili di sinapsidi come i gorgonopsi.”

Scoperta per caso
Questi animali preistorici hanno in comune con noi la differenziazione dei denti in base al loro uso specialistico. Inizialmente lo scopo dell’indagine di Whitney e del suo gruppo di lavoro consisteva nel cercare altre similitudini tra la dentatura dei nostri antenati e quella dei mammiferi. Così hanno letteralmente fatto a fettine una mascella orfana, di cui si aveva cioè solo la parte inferiore, del rettile-mammifero, rinvenuta nel sud della Tanzania. Il rischio di danneggiare il fossile era infatti elevato e per questo la scelta è caduta su un esemplare meno pregiato. I sottili strati ottenuti sono stati esaminati al microscopio ed è così che si è scoperto qualcosa di inaspettato all’interno della mascella: incastonati accanto alla radice di un canino c’erano grappoli irregolari di piccoli oggetti rotondi, fino a otto raggruppati insieme. Continuando a ingrandire l’immagine, gli studiosi hanno realizzato che il gorgonopsia sotto i loro occhi aveva quello che sembrava un odontoma composto da manuale. Questo ha permesso di collocare molto più indietro sulla linea del tempo la comparsa di questo tipo di tumori, facendola risalire a un’epoca in cui i mammiferi ancora nemmeno c’erano. Il che dimostra, come notano gli autori, che i reperti fossili hanno molto da dire sulle nostre vite odierne e possono aiutarci a meglio comprendere le patologie che fanno parte del nostro repertorio di mammiferi.

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