In condizioni normali, le feci vanno a fondo nell’acqua del water; tuttavia, in diversi casi, associati soprattutto alla dieta, si possono verificare cambiamenti nelle feci, e le mutazioni della loro struttura possono causarne il galleggiamento. Le feci galleggianti di solito non dovrebbero preoccupare ed è molto probabile che tornino alla normalità senza alcun trattamento. Non si tratta di una malattia o di un disturbo, ma possono esserne il sintomo.
Cause
Le due cause principali delle feci galleggianti e maleodoranti sono un eccesso di gas e il malassorbimento (assorbimento insufficiente) delle sostanze nutritive. Alcuni cibi causano la presenza di gas nelle feci; tra questi si annoverano quelli che contengono grandi quantità di zucchero, lattosio, amido o fibre, come i fagioli, il latte, i broccoli, le mele, le bibite e le caramelle senza zucchero. Il malassorbimento può verificarsi quando le feci passano attraverso l’intestino troppo rapidamente, ad esempio in caso di diarrea, oppure quando l’organismo non elabora né assorbe correttamente le sostanze nutritive. In presenza di malassorbimento grave, le feci galleggianti possono emanare un forte odore e avere un aspetto oleoso. Una causa comune del malassorbimento è rappresentata dalle infezioni del tratto gastrointestinale, che possono essere di natura virale o batterica. Normalmente queste infezioni si risolvono senza alcun trattamento. Le feci galleggianti si presentano frequentemente nelle persone con intolleranza al lattosio, quando bevono o mangiano prodotti caseari. L’intolleranza al lattosio è l’incapacità di digerire il lattosio, ovvero lo zucchero che si trova nel latte e nei suoi derivati. L’ingestione di prodotti caseari da parte di persone intolleranti al lattosio può causare la formazione di gas nelle feci e diarrea, il che, a sua volta, può comportare malassorbimento.
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Le feci galleggianti possono inoltre essere dovute alle condizioni seguenti:
Celiachia
La celiachia è una malattia autoimmune che danneggia il rivestimento dell’intestino tenue quando si ingerisce il glutine. Per malattia autoimmune si intende una condizione in cui il sistema immunitario produce erroneamente sostanze (anticorpi) per combattere i propri tessuti. Il glutine è una sostanza presente soprattutto nei prodotti a base di frumento. La celiachia è una malattia ereditaria, i cui sintomi possono insorgere nell’infanzia o in età adulta. Non esistono cure per la celiachia e i sintomi scompaiono evitando il consumo di glutine.
Fibrosi cistica
La fibrosi cistica è una malattia ereditaria e spesso letale, che causa una produzione eccessiva di muco denso e appiccicoso nei polmoni e nell’apparato digerente. L’eccesso di muco nel pancreas impedisce un corretto assorbimento delle sostanze nutritive, e ciò può causare le feci galleggianti. Per la fibrosi cistica non esistono cure; i trattamenti, compresi quelli farmacologici, possono ridurre le feci galleggianti e altri sintomi della malattia.
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Sindrome dell’intestino corto
La sindrome dell’intestino corto si ha quando l’intestino non assorbe correttamente le sostanze nutritive. Può manifestarsi a causa di un disturbo intestinale o quando manca una parte dell’intestino tenue per via di un difetto genetico o di asportazione chirurgica.
Altro
Tra le malattie genetiche estremamente rare che possono causare le feci galleggianti sono comprese le seguenti:
- sindrome di Bassen-Kornzweig (una malattia genetica per cui l’intestino non riesce ad assorbire i grassi);
- atresia biliare (un difetto di sviluppo dei dotti biliari che rende l’intestino meno capace di assorbire i grassi);
- deficit di disaccaridasi (insufficienza o assenza di enzimi, quali la saccarasi e l’isomaltasi, necessari per scomporre alcuni zuccheri e amidi).
Quando rivolgersi al medico?
Il medico va consultato quando si producono feci galleggianti per più di due settimane. Se il fenomeno è accompagnato da sangue nelle feci, capogiri, febbre o perdita di peso, occorre rivolgersi al medico immediatamente, poiché questi sintomi possono indicare una malattia o malassorbimento grave.
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Diagnosi e trattamento
Il medico farà domande riguardanti la durata del disturbo, la dieta, l’anamnesi e altri sintomi. In casi rari, potrà prescrivere esami del sangue e delle feci per diagnosticare la causa specifica del fenomeno. Il trattamento, se necessario, dipenderà dalla causa del disturbo. In caso di infezioni batteriche, si possono prescrivere degli antibiotici, mentre, per la diarrea, farmaci antidiarroici. Il medico potrà inoltre consigliare di modificare la dieta.
Quale contenitore sterile usare per l’esame delle feci?
In caso di un eventuale esame delle feci, per raccogliere e conservare correttamente il campione di feci da inviare in laboratorio, è necessario usare un contenitore sterile apposito, dotato di spatolina. Il prodotto di maggior qualità, che ci sentiamo di consigliare per raccogliere e conservare le feci, è il seguente: http://amzn.to/2C5kKig
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Prevenzione
Se il disturbo non è accompagnato da altri sintomi, si può procedere a un trattamento domiciliare. Vi sono buone probabilità che il problema sia dovuto alla dieta, quindi è utile tenere un diario dei cibi che si consumano e della defecazione, annotando quando si sono manifestate le feci galleggianti, e identificando i cibi che potrebbero averle provocate. Tenendo traccia dell’assunzione di alimenti e della defecazione, si possono identificare i cibi che causano il disturbo; una volta individuati gli alimenti responsabili, è possibile evitarli in futuro.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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