Con il termine ira (spesso sostituito da “furia”, “collera” o, impropriamente, “rabbia”) si indica uno stato psichico alterato, in genere suscitato da elementi di provocazione capaci di rimuovere i freni inibitori che normalmente stemperano le scelte del soggetto coinvolto. L’iracondo prova una profonda avversione verso qualcosa o qualcuno, ma in alcuni casi anche verso se stesso. L’ira è vista come una forma di reazione e/o risposta da parte di una persona a situazioni sfavorevoli. In psicologia, sono riconosciuti tre tipi di ira:
- la prima forma, denominata “rabbia frettolosa ed improvvisa” da Joseph Butler (un vescovo inglese del XVIII secolo), è collegata all’impulso di autoconservazione: condivisa da uomo ed animale si verifica quando il soggetto si ritiene tormentato o intrappolato;
- la seconda forma, chiamata “rabbia costante e deliberata”, è una reazione alla percezione deliberata di subire un trattamento ingiusto oppure un danno da altri soggetti. Come la prima forma, anche questa è episodica;
- la terza forma è invece disposizionale, legata più a tratti caratteriali che ad istinto e cognizione. Irritabilità, villania e scontrosità sono spesso presenti in quest’accezione.
Potenzialmente, l’ira è in grado di mobilitare risorse psicologiche positive tra cui: correzione di comportamenti sbagliati, promozione di un’uguaglianza sociale ed espressione di sentimenti negativi su controversie. D’altro canto l’ira può rivelarsi “distruttiva” quando non trova un adeguato sbocco di espressione; una persona irata può infatti perdere oggettività, empatia, prudenza e senso di riflessione e causare danni ad altre persone o cose. Ira ed aggressività(fisica o verbale, indiretta o diretta) sono distinte, anche se possono influenzarsi a vicenda.
Sintomi
Una distinzione nella manifestazione dell’ira può essere fatta tra “ira passiva” ed “ira aggressiva”: forme, queste, che hanno sintomi caratteristici.
Ira passiva
Può manifestarsi nei seguenti modi:
- Elusività: voltare le spalle agli altri, tirarsi indietro e diventare fobico.
- Distacco: manifestare indifferenza, tenere il muso o fare sorrisi falsi.
- Finta riservatezza: evitare il contatto visivo, spettegolare, minacciare in modo anonimo.
- Autosacrificio: essere eccessivamente disponibili, accontentarsi di una seconda scelta, rifiutare aiuto.
- Autobiasimazione: scusarsi eccessivamente, autocriticarsi ed accettare ogni critica.
Ira aggressiva
Può manifestarsi nei seguenti modi:
- Distruttività: distruggere oggetti, ferire animali, rompere rapporti, abusare di droga.
- Vendetta: essere punitivi, rifiutare di perdonare, rievocare vecchi ricordi.
- Bullismo: intimidire o perseguitare le persone, prendersi gioco di elementi deboli della società.
- Minaccia: spaventare le persone, tenere comportamenti pericolosi.
- Esplosività: furia improvvisa, senso di frustrazione, attacco indiscriminato.
- Egoismo: ignorare le esigenze altrui.
- Sconsideratezza: tenere atteggiamenti pericolosi come guidare troppo velocemente e spendere denaro sconsideratamente.
- Vandalismo: danneggiare opere ed oggetti, compiere atti di teppismo o piromania. Comportamenti spesso associati al consumo di alcol e droghe.
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