Differenza tra vomito e rigurgito nel neonato

MEDICINA ONLINE NEONATO BAMBINO BIMBO FECI VOMITO BOCCA VOMITO FECALOIDE CAUSE COLORE VERDE GIALLO ROSSO MARRONE BILIARE CAFFEANO CIBO ALIMENTARE DIGESTIONE NAUSEA STOMACO MAL DI PANCIA ACQUA NON DIGERITO PEZZI COLITE COLON.jpgPer prima cosa è necessario capire che cosa realmente si intende per rigurgito e che cosa per vomito.

Il rigurgito consiste nell’emissione di una piccola quantità di latte, che in genere cola dalla bocca e sporca il bavaglino o il vestitino.

Il vomito è l’emissione violenta, spesso rumorosa, con getto a distanza di una notevole quantità di latte.

Sia il rigurgito che il vomito non sono, se non in rarissimi casi, causati da cattiva digestione oppure intolleranza al latte, ma si riconoscono altre cause: nervose, anatomiche.

Con il rigurgito vengono emesse piccole quantità di latte. Tale emissione può avvenire subito dopo il pasto oppure durante il periodo che intercorre fra un pasto e l’altro o addirittura poco prima del pasto successivo. Le mamme si preoccupano in modo particolare per i rigurgiti che avvengono a distanza dal pasto, e ancor di più per quelli che precedono il pasto successivo. In realtà non c’è nessuna differenza tra il rigurgito che avviene subito dopo il pasto e quello che avviene a distanza. L’unica diversità è rappresentata dal fatto che nel rigurgito subito dopo il pasto viene emesso un latte pressoché inalterato, mentre più il pasto è lontano, più il latte presenta un processo avanzato di digestione. Non bisogna preoccuparsi dei rigurgiti se il bambino cresce regolarmente. Può essere utile, quando è nel lettino, tenerlo in posizione non completamente orizzontale (si parla di terapia posturale). Può servire anche la somministrazione di latti ispessiti con l’aggiunta di farine.
Se invece sono presenti agitazione e crisi di pianto allora è probabile che ci sia un problema importante di reflusso gastroesofageo. In questo caso è opportuno consultare il pediatra, ma anche questo problema deve essere affrontato con buon senso ed equilibrio e non si deve aggredire subito il bambino con esami diagnostici invasivi (ad esempio Ph-metria), ma bisogna ricorrere prima a farmaci specifici. Del resto dopo l’eventuale effettuazione di esami invasivi, si arriva spesso alla conclusione di somministrare gli stessi farmaci! È sbagliato cambiare il latte con altri uguali ma di altre marche. Ricorrete eventualmente ai moderni latti antirigurgito. Non tanto il vomito saltuario che si può avere in occasione di piccole indigestioni, quanto il vomito abituale e frequente.

Aspetti su cui puntare l’attenzione:

  • Crescita: se, nonostante il vomito relativamente frequente, il bambino cresce regolarmente, in genere non ci sono problemi gravi. Se non cresce: sicuramente ve ne sono.
  • Frequenza: il vomito che deve destare preoccupazione è presente in quasi tutti i pasti, è totale, con l’emissione di grandi quantità di latte, e soprattutto impedisce la crescita del bambino.
  • Epoca di comparsa: in linea di massima è meno grave un vomito che compare subito dopo la nascita rispetto a quello che compare intorno al 15°-20° giorno di vita. In ogni caso, quando compare un vomito ripetuto bisogna subito rivolgersi al medico.

In caso di vomito abituale e ripetuto, il comportamento da tenere può essere riassunto nel seguente schema:

  • Vomito saltuario associato a crescita normale: probabilmente nessun problema.
  • Vomito frequente e crescita normale (evento raro) = attendere con attenzione, ma rivolgersi al medico.
  • Vomito frequente con nessuna crescita: probabilmente sono presenti dei problemi, mantenendo la calma rivolgetevi subito al pediatra.

Fate molta attenzione ai lattanti che nel primo mese di vita presentano: vomito frequente, stitichezza ostinata, scarsa emissione di urine e arresto della crescita.
In questi casi rivolgetevi subito al medico!

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