In Italia molti fanno ancora estrema confusione fra due figure professionali diverse tra loro, anche se per alcuni versi accostabili. Cerchiamo di fare chiarezza.
Chi è l’urologo?
L’urologo è un medico che si è specializzato appunto in urologia. L’urologo si occupa della prevenzione, della diagnosi e della cura delle malattie dell’apparato urinario sia maschile che femminile e dell’apparato genitale maschile. L’urologia è una branca specialistica medica e chirurgica, che si occupa delle patologie a carico dell’apparato uro-genitale, di cui fanno parte numerosi organi, come i reni, gli ureteri, la vescica, la prostata e gli organi genitali maschili esterni.
Quando preferire l’urologo?
I sintomi principali in seguito ai quali è consigliabile rivolgersi ad un urologo sono: bruciori, dolori o difficoltà ad urinare, presenza di sangue nelle urine, perdite involontarie di urina, dolori o alterazioni ad organi del tratto urinario o genitale maschile, problemi nell’ambito sessuale. In realtà per rivolgersi ad un urologo non bisognerebbe aspettare sintomi particolari, ma dovrebbero essere eseguiti una serie di controlli periodici, differenti a seconda dell’età del paziente.
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Chi è l’andrologo?
L’andrologo è un medico che si occupa in malattie ormonali dell’uomo e del suo apparato sessuale, dunque si occupa principalmente di studiare l’apparato genitale maschile (e non della donna!) e di curare le principali disfunzioni sessuali e della fertilità maschile. Per questo motivo tale figura professionale deve avere una profonda conoscenza dell’anatomia dell’apparato genitale maschile ed essere molto abile nella terapia chirurgica delle eventuali patologie di tale apparato. Solitamente l’andrologo è un medico con specializzazione in urologia o in endocrinologia, che si è ultra-specializzato in andrologia (tramite corsi o master), ma non è raro trovare medici con altre specializzazioni, ad esempio neurologia , che si occupano di problemi andrologici, infatti l’andrologia è una disciplina medica che si è formata nella seconda metà del secolo scorso e che rientra in vari ambiti sanitari: urologia, endocrinologia, neurologia, psichiatria e psicologia. L’andrologo si occupa principalmente di seguire lo sviluppo dell’apparato genitale maschile dalla nascita sino alla vecchiaia, preferibilmente dal punto di vista clinico. Per certi versi l’andrologo è l’equivalente maschile del ginecologo.
Quando preferire l’andrologo?
Alla nascita, l’andrologo può essere consultato per l’attribuzione del sesso o per evidenziare anomalie congenite, alla pubertà può essere consultato per trattare problemi più seri, come pubertà precoci o ritardate nel giovane uomo, ma anche per patologie relativamente poco gravi come il varicocele. Attorno ai 20 anni, infine, può essere consultato per controllare lo sviluppo sessuale ed evidenziare qualsiasi tipo di problema come le infezioni sessuali, la masturbazione compulsiva, l’infertilità o la sterilità. Quando si supera una certa età, l’andrologo viene spesso consultato per problemi di disfunzione erettile, ma anche per prevenire e trattare i sintomi dell’andropausa, fenomeno legato all’invecchiamento dei tessuti ed al calo del testosterone. L’andrologia è deputata alla diagnosi ed alla cura di malattie dell’apparato genitale maschile, quali: balanite, epispadia, disfunzioni dell’epididimo, eiaculazione precoce, idrocele, ipospadia, deficit erettile, infertilità, orchite, cancro al pene, alla prostata o ai testicoli, frattura del pene, curvature congenite od acquisite del pene, fimosi, prostatite, spermatocele e vescicocele.
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Patologie in comune ad andrologo ed urologo
In linea di massima alcune patologie sono comuni sia all’andrologo che all’urologo (varicocele, fimosi, infiammazioni delle ghiandole genitali), mentre altre patologie sono a se stanti (patologie prostatiche, renali e vescicali); infatti molti urologi si occupano anche di andrologia e molti andrologi sono specialisti in urologia, ma le due figure sono comunque distinte. Solitamente l’andrologo tende ad occuparsi più della parte clinica mentre l’urologo si occupa più della parte chirurgica. Fanno parte sia dell’andrologia che dell’urologia, alcune tra le tecniche mediche e chirurgiche più comuni, come la vasectomia, ovvero l’asportazione parziale dei dotti deferenti dell’uomo in seguito alla loro legatura e la circoncisione, che consiste nell’asportare tutto o parte del prepuzio, con lo scopo di porre rimedio ad alcune disfunzioni del pene, quali le fimosi o le balaniti.
L’urologo può anche essere ultra-specializzato in nefrologia, a tal proposito leggi: Differenza tra nefrologo ed urologo: patologie specifiche e comuni
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Lo staff di Medicina OnLine
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