Tracoma: cause, sintomi, diagnosi e terapie

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma CORPO ESTRANEO OCCHIO CAUSE CURE VISTA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Ano PeneSi tratta di una grave malattia degli occhi dovuta all’infezione provocata da un batterio: la Chlamydia Tracomatis. I primi sintomi si manifestano con arrossamento, sensibilità alla luce (fotofobia), forti bruciori, lacrimazione e gonfiore delle palpebre. I segni tipici di questa malattia sono la palpebra rivolta all’interno che si salda alla congiuntiva (entropion cicatriziale), le ciglia rivolte all’interno dell’occhio (ovvero in trichìasi) e alterata chiusura delle palpebre (lagoftalmo), cui seguono cicatrici sulla cornea più o meno estese, fino alla sua opacizzazione completa (si forma un panno corneale e, quindi, l’occhio diventa biancastro).

EPIDEMIOLOGIA

Nel mondo il tracoma è la principale causa di cecità prevenibile tra le malattie contagiose; nelle aree dove è molto frequente una persona su quattro colpita dalla malattia può perdere la vista. Dal punto di vista geografico è endemico in alcune zone dell’Africa, del Medio Oriente, dell’India, del Sud-Est asiatico e del Sud America; l’infezione si trasmette direttamente (da persona a persona) attraverso secrezioni oculari infette oppure indirettamente, in seguito a contatto con materiale contaminato (ad esempio salviettine e vestiario). Tuttavia, i programmi internazionali di prevenzione e di lotta alla malattia, portati avanti in particolare dall’OMS e dalla IAPB (Sezione italiana), stanno dando risultati positivi (ad esempio in Marocco). Anche le mosche che si nutrono di secrezioni oculari possono trasmettere la malattia. In aree dove è diffusa, l’infezione da tracoma colpisce quasi tutti i bambini nei primi due anni di vita. I piccoli infetti sono la principale riserva d’infezione nella comunità, soprattutto per le donne che vi stanno a più stretto contatto, giustificando l’incidenza due o tre volte più alta della forma più grave cicatriziale nel sesso femminile rispetto a quello maschile. I bambini ospitano la Chlamydia Tracomatis nei tratti superiori dell’apparato respiratorio e gastrointestinale, cosicché la trasmissione può avvenire anche attraverso la propagazione di goccioline respiratorie oppure contaminazione per mezzo delle feci. Con la crescita dei bambini diminuisce la prevalenza e la gravità della malattia attiva. Verso i 15-20 anni inizia la fase cronica cicatriziale della malattia. La cecità corneale deriva da alterazioni della congiuntiva e delle palpebre.

PATOGENESI E CARATTERISTICHE CLINICHE

Il tracoma è molto probabilmente dovuto a una risposta di carattere immunologico in conseguenza di ripetute e continue esposizioni al batterio Chlamydia Tracomatis . Un tracoma infettivo acuto è caratterizzato da una congiuntivite a entrambi gli occhi, non purulenta. Generalmente si gonfiano le ghiandole linfatiche del collo e davanti all’orecchio; possono essere presenti iniziali alterazioni della cornea ed erosioni puntate (piccole abrasioni sullo strato esterno dell’occhio). Nelle fasi successive della malattia l’infiammazione della congiuntiva diviene più marcata (ipertrofia follicolare e ipertrofia papillare), con maggiore coinvolgimento della cornea: questa diventa meno trasparente nella parte superiore e si formano piccole opacità, i cosiddetti infiltrati corneali. Tuttavia, le cicatrici ancora non si formano. Nello stadio successivo (cicatrizzazione) i follicoli congiuntivali regrediscono fino a scomparire; diminuisce il grado d’infiammazione, ma appaiono le iniziali alterazioni delle palpebre (ad esempio, trichiasi ed entropion). Nella fase finale l’infiammazione è totalmente risolta, ma rimangono diversi gradi di cicatrizzazione della congiuntiva. Le deformazioni della palpebra e degli annessi all’origine del danno alla cornea sono i segni caratteristici di questo stadio e della malattia tracomatosa propriamente detta.

DIAGNOSI

  • Clinica: la presenza dei segni caratteristici dei vari stadi della patologia.
  • Laboratorio: citologia (prelievo di cellule attraverso raschiamento con spatola della congiuntiva; analisi del materiale prelevato all’immunofluorescenza).

TERAPIA

Nelle forme acute sporadiche il trattamento con antibiotici per via sistemica è sufficiente. Il trattamento del tracoma endemico rappresenta, invece, una sfida particolare. VISION 2020 – un progetto mondiale per eliminare la cecità evitabile portato avanti dalla IAPB e inizialmente dall’OMS – comprende un programma specifico per l’eliminazione globale del tracoma attuando la cosiddetta strategia detta “SAFE“ ossia un acronimo che sta per:

  1. la chirurgia palpebrale (S come Surgery);
  2. la terapia antibiotica (A come Antibiotics);
  3. la pulizia del viso (F come Facial cleanliess);
  4. modifiche ambientali (E come Environment).

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!