La psoriasi è contagiosa? Tipi, sintomi, cause, cure ed alimentazione

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma ARTRITE PSORIASICA SPONDILO NEGATIVE Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Ano PeneLa psoriasi è una patologia infiammatoria della pelle, che in genere si caratterizza per essere cronica e soggetta a delle recidive. Non è contagiosa, colpisce sia gli uomini che le donne, anche se queste ultime sembrano essere più colpite in modo più precoce. Inoltre i soggetti dalla pelle chiara sono sempre più colpiti da questo disturbo rispetto a quelli dalla pelle scura. Tra le zone maggiormente colpite: le mani, le unghie, il gomito, i piedi e la testa, in particolare il cuoio capelluto.

La psoriasi è caratterizzata dalla presenza su alcune parti del corpo di zone tondeggianti di pelle arrossata, ispessita e ricoperta da squame bianco-argentee. Oltre ai sintomi più evidenti, le manifestazioni cutanee, è possibile che la persona interessata avverta un anomalo senso di prurito e fastidio, che può essere di varia entità e intensità. Una caratteristica tipica della psoriasi, anche se non esclusiva della malattia, è il fenomeno di Koebner, la comparsa di lesioni nei punti interessati da un trauma di tipo fisico, come cicatrici o bruciature. Tra le complicazioni e le conseguenze della psoriasi dobbiamo citare l’artrite psoriasica, una malattia infiammatoria le cui cause sono sconosciute e che si manifesta solitamente per lo più sui soggetti che hanno sofferto di psoriasi. Esistono, poi, diverse tipologie di psoriasi e ognuna di esse ha dei sintomi specifici che la caratterizzano e che aiutano anche nella diagnosi, come le placche, una sorta di eritema con prurito e gonfiore o le unghie bucherellate.

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Secondo gli esperti, esiste una predisposizione ad ammalarsi di psoriasi di tipo genetico. Infatti, secondo gli studi epidemiologici, la presenza della malattia in un genitore aumenta il rischio, di contrarre la stessa, per il figlio di ben 19 volte. Esistono comunque dei fattori di rischio per la psoriasi. Oltre alla predisposizione genetica, hanno una certa influenza:

  • lo stile di vita (obesità, abuso di alcool, fumo);
  • la presenza di altre patologie;
  • i processi infettivi e lo stress.

Alcuni soggetti si ammalano di psoriasi dopo essere stati colpiti da un’infezione virale o batterica, come le infezioni da streptococco ß-emolitico di Gruppo A. Si pensa che, in soggetti predisposti, la psoriasi compaia in seguito ad una risposta eccessiva del sistema immunitario a certe infezioni.

La diagnosi della psoriasi si basa in genere sull’aspetto delle chiazze, le quali si presentano come caratteristiche. Tuttavia non sempre è facile giungere ad una corretta diagnosi, in quanto anche altre malattie presentano un quadro clinico simile a quello della psoriasi. Basti pensare in questo senso all’eczema o alla dermatite atopica. Il medico per la diagnosi si serve di dati dell’anamnesi e di indagini di laboratorio. L’anamnesi tiene conto di diversi parametri, come durata, localizzazione ed estensione della patologia, ma anche della familiarità con la malattia. Fra le indagini di laboratorio si fa ricorso alla biopsia della cute e alla tipizzazione linfocitaria. La gravità della psoriasi viene distinta in base all’osservazione delle zone colpite dalla psoriasi. I livelli di psoriasi possono essere lievi, moderati, moderato – grave e grave.

La scelta della dieta contro la psoriasi non è paragonabile a quella di una terapia, ma, per la gestione dei sintomi, riveste un ruolo da non sottovalutare. Per quanto riguarda l’alimentazione, i cibi sconsigliati sono quelli più grassi:

  • le uova,
  • il burro,
  • le carni rosse,
  • il sale,
  • gli alimenti fritti,
  • i formaggi stagionati,
  • l’alcol,
  • la birra e i super alcolici.

Meglio prediligere invece:

  • il pane integrale,
  • il riso,
  • la pasta,
  • i legumi,
  • la verdura,
  • il pesce
  • la frutta.

Fondamentale anche l’apporto idrico: almeno due litri di acqua al giorno, in modo da idratare l’organismo e la pelle.

Per ciò che riguarda la cura della psoriasi, attualmente non esistono vere e proprie terapie risolutive, in grado di debellare completamente la malattia, ma sono disponibili diversi tipi di trattamento, in grado di attenuarne i sintomi e rendere la convivenza con la psoriasi più tollerabile. Le pomate per la psoriasi sono l’alleato più “sfruttato” in questi casi, soprattutto per rimuovere le squame e favorire l’idratazione della cute. Quando si tratta di forme di psoriasi più gravi, il trattamento consigliato è sistemico, da assumere per via orale, con farmaci specifici, con effetto immunosoppressivo, che ostacolano la risposta del sistema immunitario. Gli ultimi arrivati sono i farmaci biologici, capaci di sopprimere la risposta autoimmune dell’organismo, agendo in modo mirato su alcuni processi bio-chimici all’origine della psoriasi. Inoltre si parla spesso di rimedi naturali anche per la psoriasi, indicati soprattutto per i casi più leggeri. In particolare è la medicina ayurvedica, quella tradizionale indiana, che consiglia una terapia naturale e l’impiego di alcuni oli, oltre alla pratica dello yoga e della meditazione.

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La psoriasi più diffusa è quella che viene denominata “volgare” o “a placche” e si presenta per lo più su gomiti, ginocchia, testa e schiena. E’ caratterizzata dai tipici sintomi delle chiazze rosse e della pelle secca e squamata, di un colore bianco argentato. Tali chiazze provocano prurito e risultano molto fastidiose.

Altra tipologia frequente (soprattutto nei giovani e bambini) è, invece, la psoriasi guttata, che prende il nome dalla parola latina “gutta”, che vuol dire goccia. In questo caso le chiazze della psoriasi sono simili a gocce e tendono a scomparire in un paio di settimane.

Questa tipologia di disturbo si sviluppa solo nelle pieghe cutanee (viene infatti detta anche psoriasi delle pieghe) e si manifesta per lo più nei soggetti con problemi di obesità o negli anziani.

Tra le varie forme di psoriasi non possiamo dimenticare anche la psoriasi eritrodermica, che coinvolge quasi tutto il corpo. Tante zone vengono infatti colpite da una sorta di eritema che provoca fastidio e prurito oltre che un certo gonfiore. Si tratta di una tipologia di disturbo più grave delle altre e che spesso richiede il ricovero ospedaliero.

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La psoriasi del cuoio capelluto si può concentrare anche sulla testa, sul collo e sulla fronte. Spesso viene anche confusa con altri disturbi come la forfora o la dermatite e ha tra i suoi sintomi anche il prurito localizzato sui vari punti colpiti.

Teniamo presente che, per valutare le lesioni cutanee esiste un determinato indice, mentre, nel caso della psoriasi alle unghie, le manifestazioni non sono spesso distinte con sicurezza, appellandosi al termine generico di onicomicosi o di onicodistrofia. Le manifestazioni ungueali della psoriasi sono molte e differenti e possono presentarsi sia singolarmente che in maniera combinata nel paziente, il quale ne ricava un certo disagio. Il polimorfismo delle lesioni alle unghie causate dalla psoriasi dipende da vari fattori: dal letto ungueale, dalla matrice ungueale e, in generale, dalla sede in cui si manifesta il problema.

Altra forma grave e invalidante di psoriasi è la psoriasi pustolosa, che ha come sintomi delle pustole piene di pus e che porta spesso anche altri malesseri come la febbre e una sensazione di bruciore diffuso. Può localizzarsi in particolare su mani e piedi e spesso è causata dall’interruzione di trattamenti e terapie di corticosteroidi.

In alcuni casi oltre alla psoriasi cutanea si può presentare anche la psoriasi articolare, questa si presenta per lo più dopo quella cutanea, solo in pochi casi entrambe le forme si sviluppano contemporaneamente o quella articolare si presenta prima della cutanea. La psoriasi articolare può colpire, ad esempio, la colonna vertebrale oppure le articolazioni periferiche.

Secondo alcuni studi le donne che soffrono di psoriasi notano un miglioramento durante la gravidanza. Le chiazze diventano meno evidenti e numerose, ciò è dovuto probabilmente all’azione del cortisolo. Soltanto per una piccola percentuale di donne la psoriasi ha maggiori effetti durante la gestazione. In ogni caso, comunque, la psoriasi non può portare complicazioni alla gravidanza. L’unico accorgimento importante, per le donne in attesa, è quello di chiedere il parere del medico prima di utilizzare qualunque tipo di farmaco per la cura della psoriasi, anche quelli biologici.

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