Papilloma vescicale: virus, sintomi, vaccino e cure

MEDICINA ONLINE DIFFERENZA URETRA URETERE VESCICA RENI URINA SPERMA USCITAIl papilloma è un tumore benigno superficiale che può svilupparsi non solo nella vescica, ma anche altri tessuti, ad esempio nella cute (verruca) o nella mucosa della laringe. Dal punto di vista anatomo-patologico questo tumore è costituito da una proliferazione epiteliale su un supporto connettivo vascolarizzato. Strutturati con delle proiezioni digitiformi e solitamente hanno un rivestimento epiteliale, mentre al centro di essi si trovano dei vasellini e tessuto connettivo che serve a nutrire queste papille.

Cause

Il papilloma vescicale è causato dal virus del papilloma umano (HPV), un virus appartenente alla famiglia dei Papillomaviridae. Le infezioni da HPV sono estremamente diffuse e possono causare anche malattie della cute e delle mucose. Solitamente l’infezione provocata da questo virus non causa nessuna alterazione e si risolve da sola. In una minoranza di casi invece provoca delle lesioni a livello del collo dell’utero. La maggior parte di esse guarisce spontaneamente, ma alcune, se non curate, progrediscono lentamente verso forme tumorali. Il virus si contrae generalmente attraverso rapporti sessuali con partner sconosciuti o frequentando ambienti con scarsa igiene, ma non si possono escludere vie indirette dell’infezione come bocca e unghie.

Fattori di rischio

Tra i fattori di rischio del tumore alla vescica ci sono:

  • fumo: è il principale fattore di rischio per questo tipo di tumore, quindi i fumatori corrono un rischio di ammalarsi maggiore rispetto a chi non fuma;
  • rapporti sessuali non protetti e con sconosciuti;
  • alcune sostanze chimiche con cui si viene a contatto sul posto di lavoro: possono essere a rischio operai dell’industria chimica, tessile e metallurgica, macchinisti, tipografi, imbianchini, parrucchieri, camionisti. Anche l’arsenico può favorire l’insorgere del papilloma vescicale: questa sostanza velenosa può essere presente nell’acqua, ma in molti Paesi la quantità massima di arsenico presente nell’acqua potabile è limitata per legge;
  • precedenti famigliari o personali di tumore alla vescica;
  • terapie antitumorali effettuate con alcune categorie di farmaci come, ad esempio, la ciclofosfamide o tramite radioterapia all’addome o alla zona pelvica.

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Sintomi e segni

I sintomi ed i segni sono identici per gli uomini e per le donne. Un segno precoce del tumore alla vescica è il sangue nelle urine (che però è un sintomo comune ad altre patologie e quindi non è automaticamente sinonimo di tumore). E’ possibile avere anche bruciore durante la minzione, dolore al basso ventre, necessità di urinare in maniera più frequente e con urgenza, maggior facilità a contrarre infezioni del tratto urinario, sensazione di non aver svuotato completamente la vescica. Per approfondire:

Diagnosi

Per la corretta diagnosi è necessario farsi visitare da uno specialista che potrà richiedere degli accertamenti come esami di laboratorio delle urine, Pap-test; urografia endovenosa, cioè un particolare tipo di radiografia che permette di vedere in maniera dettagliata tutto l’apparato urinario; l’ecografia e la cistoscopia, un esame che consiste nell’introduzione all’interno della vescica di uno strumento che permette di vederne l’interno ed eventualmente di prelevare dei campioni di tessuto da analizzare. Una lista degli strumenti diagnostici utili per individuare la patologia e per la diagnosi differenziale, è la seguente:

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Quali sono i vaccini disponibili?

In base al nuovo Piano nazionale prevenzione, il vaccino prevede due dosi fino a 13-14 anni e tre dosi oltre questa età. Al momento non è contemplata la possibilità di sottoporsi a un richiamo: i ricercatori hanno evidenziato che il vaccino induce una risposta immunitaria forte e rapida in caso di esposizione simulata a questi virus. In pratica, ha dimostrato di poter continuare a difendere l’organismo anche nel lungo termine. I vaccini disponibili oggi sono due: bivalente che è efficace contro i tipi 16 e 18 e quadrivalente utile contro i tipi 6, 11, 16 e 18. C’è molta attesa però per il vaccino nona valente che sta per arrivare proprio in questo periodo. Rispetto agli altri, questo è attivo verso i ceppi 6, 11, 16, 18, 31, 33, 45, 52, 58 e garantirà una protezione pari a oltre il 90% contro le forme tumorali Hpv-correlate.

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Prognosi

La prognosi è buona, tuttavia si deve ricordare che nella specie umana i papillomi della vescica possono avere un’evoluzione (cosiddetta “progressione”) da benigna a maligna.

Cura

La possibilità di trattamento chirurgico di un tumore della vescica comprendono la resezione transuretale, per neoplasie di piccole dimensioni non infiltranti, trattamento spesso risolutivo, e la cistectomia (asportazione dell’organo) parziale o totale, a seconda dello stadio clinico, dell’aggressività e del tipo di tumore.

Per approfondire:

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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