Vi siete accorti che i vostri ex si somigliano tra di loro? Ciò è abbastanza intuitivo visto che la bellezza è nell’occhio di chi guarda e se l’occhio che guarda è sempre lo stesso, anche i gusti saranno più o meno gli stessi. Questo fatto è stato provato scientificamente da una interessante ricerca condotta tempo fa presso il Wellesley College e pubblicata sulla rivista Current Biology, diretta da Laura Germine del dipartimento di psichiatria all’Harvard Medical School e del dipartimento di neuroscienze del McLean Hospital nel Belmont, USA.
La ricerca
Sono stati intervistati 35.000 partecipanti ai quali è stato chiesto di indicare dei potenziali partner attraenti (di fronte al viso della foto qui sopra dovevano dargli un punteggio). Nel 50% dei casi, si provava qualcosa per un uomo o una donna che avessero una simmetria facciale simile alla propria. Il discorso, però, non è così semplice. Sono stati analizzate anche 547 coppie di gemelli, partendo dall’idea che dovessero avere gli stessi gusti poiché sono praticamente identici e sono cresciuti nello stesso ambiente. I risultati sono stati incredibili: anche i gemelli hanno dimostrato di avere dei gusti differenti nelle scelte amorose.
Costruire i canoni estetici
In sostanza, se alcuni aspetti della bellezza si basano su parametri largamente condivisi, per esempio, tendiamo ad apprezzare maggiormente i volti più simmetrici, tanti altri dipendono dal vissuto personale. Il motivo? L’attrazione ha a che fare anche con le singole esperienze. Non contano il contesto socio economico di provenienza, la scuola frequentata o il vicinato. A costruire i nostri canoni estetici sono invece le interazioni sociali altamente specifiche come quelle con amici e partner, i volti apprezzati sui social media o in tv, il viso del primo fidanzato/a. A lungo andare, ci si crea dunque un “tipo ideale” ed è proprio per questo che si finisce per scegliere delle persone sempre simili tra loro. La prossima volta che qualcuno vi accuserà di essere troppo esigenti in amore, ricordategli che non è colpa vostra, è una questione scientifica.
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