Sindrome di Stoccolma
La “Sindrome di Stoccolma” in psichiatria descrive uno un particolare stato di dipendenza psicologico-affettiva che si manifesta in alcuni casi in vittime di episodi di violenza fisica, verbale o psicologica. Chi è affetto dalla Sindrome di Stoccolma, durante i maltrattamenti avvenuti durante ad esempio un rapimento, prova un paradossale sentimento positivo nei confronti del proprio aggressore che può spingersi fino all’amore e alla totale sottomissione volontaria, instaurando in questo modo una sorta di alleanza e solidarietà tra vittima e carnefice. Non è raro ad esempio che persone tenute in ostaggio da un rapinatore, manifestino – durante le indagini della polizia – una chiara volontà di difesa verso quest’ultimo, arrivando perfino a fornire improbabili alibi e scusanti per la sua condotta oggettivamente anti-sociale.
Per approfondire: Sindrome di Stoccolma: psicologia, in amore, casi, cura e film in cui è presente
Sindrome di Lima
La “Sindrome di Lima” in medicina e psicologia si riferisce ad uno un particolare stato di legame emotivo che si può verificare nei colpevoli di sequestro di ostaggi o rapimento, nei confronti delle vittime rapite. I sequestratori rimangono emotivamente legati ai sequestrati e soccombono alle loro necessità e desideri, fino al punto spesso di liberarli senza alcuna condizione. Questa sindrome potrebbe essere una conseguenza dei sensi di colpa dei sequestratori o di un particolare processo di empatia, di mettersi nei panni degli ostaggi terrorizzati. La Sindrome di Lima è simile a quella di Stoccolma, ma al contrario: nella Sindrome di Stoccolma sono invece le vittime a sentirsi emotivamente dipendenti dai rapitori.
Per approfondire: Sindrome di Lima: cosa significa in medicina e psicologia?
Sindrome di Helsinki
La “Sindrome di Helsinki” in campo medico in realtà non esiste. Solitamente quando nei film o nelle serie statunitensi si parla di “Sindrome di Helsinki”, in realtà ci si riferisce alla “Sindrome di Stoccolma”. Ad esempio nel film “Die Hard“, un medico in una trasmissione televisiva descrive un fenomeno chiamato “Sindrome di Helsinki”, riferendosi in raltà alla Sindrome di Stoccolma. Altro esempio: nella celebre serie televisiva “X-Files” nell’episodio “Follia A Due” (diciannovesimo episodio della quinta serie), l’agente Mulder si riferisce alla sindrome di Stoccolma chiamandola “Sindrome di Helsinki”.
Per approfondire: Sindrome di Helsinki: cosa significa in medicina e psicologia?
Sindrome di Stendhal
Con “Sindrome di Stendhal” ci si riferisce ad un insieme di segni e sintomi che una persona può improvvisamente sviluppare quando guarda un’opera d’arte che la emoziona particolarmente. I sintomi sono principalmente ansia fisica ed emotiva, tachicardia, capogiro, vertigini, senso dissociativo, confusione, allucinazioni, fino addirittura lo svenimento. La “Sindrome di Stendhal” viene anche chiamata “Sindrome di Firenze” proprio perché, in virtù della elevatissima quantità di splendide opere d’arte da essa possedute, spesso la sindrome si verifica proprio nella famosa città toscana.
Per approfondire: Sindrome di Stoccolma: perché si chiama così? Ecco l’origine del nome
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Lo Staff di Medicina OnLine
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