La rottura delle acque è uno dei vari sintomi che caratterizza il travaglio, cioè la prima fase del parto naturale che culmina con l’espulsione del neonato attraverso il canale del parto. Come fare, però, a distinguere il liquido della rottura delle acque, da altri liquidi come urina o altre perdite?
Provenienza
Il liquido della rottura delle acque proviene dall’utero e fuoriesce dall’apertura della vagina, mentre l’urina proviene dalla vescica e fuoriesce dall’uretra.
Quantità di liquido
La quantità di urina è generalmente minore, rispetto alla quantità di liquido che avviene nella rottura delle acque: in quest’ultimo caso infatti discende in vagina l’ingente quantità di liquido precedentemente contenuto nella borsa delle acque. E’ importante ricordare, però, che la quantità di liquido amniotico che fuoriesce dalla vagina è comunque variabile: se ad esempio il sacco si fora in un solo punto anziché rompersi completamente, la perdita risulta modesta e non costante; pur tuttavia, si ripete nell’arco della giornata ed in genere – al contrario dell’emissione di urina – è associata ai movimenti della mamma, cioè più la madre si muove e più elevate sono le possibilità che il fenomeno si ripresenti.
Caratteristiche del liquido
Il liquido della rottura delle acque è un liquido caldo, normalmente inodore ed incolore. Queste caratteristiche lo differenziano profondamente dall’urina e dalle comuni perdite vaginali, più viscose, non continue e talvolta frammiste a sangue. L’urina può a volte essere quasi incolore, ma ha generalmente un odore caratteristico ed è più liquida del liquido della rottura delle acque, che è invece più denso.
Contrazioni associate
L’emissione di urina e di altre perdite avvengono generalmente senza altri sintomi concomitanti, invece la rottura delle acque si presenta spesso associata alle contrazioni uterine caratteristiche del travaglio. Tali contrazioni sono generalmente riconoscibili per tre caratteristiche:
- sono intense;
- sono regolari nel tempo;
- sono ingravescenti: inizialmente sono deboli e poco frequenti, successivamente si fanno sentire a distanza di minuti e poi secondi l’una dall’altra con una durata che può variare sino ad avvertirle ogni trenta secondi.
Le contrazioni uterine sono abbastanza caratteristiche e la futura mamma le riconosce facilmente, specie se ha già partorito altre volte. E’ però necessario ricordare che la rottura delle acque può verificarsi all’inizio del travaglio oppure senza che siano iniziate le contrazioni; nella maggioranza dei casi le acque si rompono durante il travaglio e qualora le contrazioni uterine non si presentino nelle successive 24 ore, vengono in genere stimolate medicalmente.
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