Dimetiltriptamina (DMT): effetti psichedelici e danni

MEDICINA ONLINE FARMACO MEDICINALE PRINCIPIO ATTIVO FARMACIA PILLOLA PASTIGLIA DINITROFENOLO DNP DIMAGRIRE DIETA FARMACI ANORESSIZANTI MORTE EFFETTI COLLATERALI FOGLIO FOGLIETTO ILLUSTRALa N,N-dimetiltriptammina (anche nota come “N,N-DMT” o “DMT“) è una triptammina psichedelica endogena, presente in molte piante e nel fluido cerebrospinale degli esseri umani. Ha una lunga storia di utilizzo come droga da parte dell’uomo, in particolare nell’area amazzonica. È presente in alcune varietà di mimosa e acacia e nei semi della Anadenathera peregrina, un albero della famiglia delle leguminose. Il DMT, estratto utilizzando solventi come alcol o gasolio, oppure ricavato attraverso processi di distillazione, viene prodotto in piccole quantità anche dal corpo umano durante il metabolismo. Strutturalmente la DMT è analoga al neurotrasmettitore serotonina, all’ormone melatonina e ad altre triptammine psicoattive come psilocibina, psilocina e bufotenina.

Dimetiltriptamina e fase REM del sonno

La ghiandola pineale situata nell’encefalo è in grado di produrre più o meno blande quantità di DMT, durante la fase REM dei sogni, specialmente intorno alle ore 3, 4 del mattino: il DMT potrebbe quindi essere la chiave per spiegare la particolare “stranezza” di alcuni nostri sogni.

Storia della dimetiltriptamina

Il DMT fu sintetizzato chimicamente per la prima volta nel 1931 dal chimico Richard Manske e gli effetti psicotropi furono studiati dal chimico e psicologo ungherese Stephen Szára a metà degli anni ’50. In realtà tale sostanza era nota già molti anni prima in alcune tribù. L’uso di piante contenenti dimetiltriptammina, specialmente fra i popoli indigeni del Brasile ed alcune tribù del sud America, è infatti una pratica antichissima, spesso riservata agli sciamani che la utilizzavano nei rituali per entrare in contatto con gli “spiriti” o in pratiche curative. La prima testimonianza registrata dell’uso di un preparato a base di DMT si ha da un frate impiegato nella seconda spedizione di Colombo nelle Americhe: nel 1496, sull’isola di Hispaniola, osservò gli indiani Taino inalare una potente polvere enteogena chiamata ‘kohhobba’, “così forte che chi la assumeva perdeva coscienza” che si pensa potesse essere DMT.\

Aspetto della dimetiltriptamina

Il DMT puro si presenta allo stato solido come un cristallino bianco o giallastro-rosso.

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Meccanismo di azione della dimetiltriptatina

Gli effetti psichedelici della DMT si possono probabilmente attribuire in gran parte alla attivazione del recettore serotoinergico 5-HT2A, anche se non si può escludere che altri recettori come 5-HT2C, sigma-1, ed altri, possano giocare un ruolo importante. Quando la DMT arriva al sistema nervoso centrale (oltre a legarsi al recettore sigma-1) va a legarsi ai recettori adrenergici (in particolare su α1 e α2) causando un aumento della pressione e una diminuzione della produzione di noradrenalina e di acetilcolina. Successivamente entra in competizione con la serotonina sui recettori 5-HT2A e 5-HT2C e con la dopamina sui recettori della dopamina (D1) causando così una diminuzione dei 2 neurotrasmettitori a livello postsinaptico ma senza cessarne la produzione, così che quando la sostanza viene metabolizzata i neurotrasmettitori ritornano tutti al loro posto. In questo modo non si creano né alterazioni chimiche né dipendenze a riguardo della DMT.

Modalità di assunzione della dimetiltriptamina

Il DMT viene assunto con diverse modalità che differiscono per effetti e durata, e può essere sniffato, fumato o ingerito.

  • Fumato: gli effetti si presentano immediatamente (più o meno dopo 45 secondi) e raggiungono il massimo livello in circa un minuto, per durare un periodo di tempo relativamente corto (5 – 30 minuti a seconda della dose). “The Business Man’s Trip” (viaggio dell’uomo d’affari) è il nome comune dato agli effetti procurati con questo metodo d’assunzione, perché di breve durata.
  • Inalato: quando viene sniffato gli effetti sono caratterizzati da un incremento della durata e da una diminuzione dell’euforia.
  • Iniettato: gli effetti del DMT per iniezione sono simili a quelli causati dall’inalazione.
  • Ingerito: il DMT, che è processato dall’enzima digestivo monoamine ossidasi, è praticamente inattivo se assunto oralmente, a meno che non sia combinato con un inibitore dell’enzima (MAOI: Monoamine Oxidase Inhibitors; sono classificate come potenti droghe antidepressive). In Sud-America viene assunto attraverso l’ayahusca, una tradizionale bevanda ottenuta dalla lavorazione di piante contenenti dimetiltriptamina con l’aggiunta di MAOI.

Dosaggio della dimetiltriptamina

La quantità per procurare effetti allucinogeni nell’uomo è di circa 50 – 100 mg.

Effetti ed esperienze

Sono stati fatti degli esperimenti e degli studi sulla DMT da parte di un famoso esponente della rivoluzione psichedelica: Terence McKenna. In molte interviste da lui rilasciate o in conferenze parla di un viaggio breve di 20-30 minuti che porta la mente in una dimensione di trascendenza quasi totale e sembra che esseri provenienti da altri mondi facciano comparsa nella nostra realtà parlando e interagendo con noi. Mc Kenna parla di un suo viaggio ricorrente in cui delle palle da basket ingioiellate si autodribblano parlando in greco demotico. Pochissimi secondi dopo l’assunzione dei vapori si riscontrano i primi effetti:

  • allucinazioni visive vivide;
  • maggiore nitidezza dei colori;
  • brillantezza dei colori aumentata;
  • alterazione di tutte le percezioni, specie visive, tattili ed uditive;
  • presenza di un ronzio/fischio ad alte frequenze, ricorrente in tutte le esperienze.

Dopo questo primo stato di “semi-coscienza” si passa ad uno stato nel quale il corpo “dorme”, caratterizzato dalla percezione / visione di figure geometriche perfette come un caleidoscopio nel quale si muovono dei frattali coloratissimi e fluorescenti. Questa fase potrebbe essere descritta da alcuni come:

“l”esperienza di divenire uno “spazio obiettivo” di almeno tre dimensioni nel quale oggetti non terrestri ed entità possono verificarsi ed interagire con noi. Esperienza in apparenza estremamente energetica, rapida e confusa le prime volte”.

Nel giro di una decina di minuti le allucinazioni perdono vividezza, si ripassa alla fase di “semi-coscienza” per poi tornare nel giro di altri 10-20 minuti alla normalità. Mc Kenna descrive alcune sue esperienze in questo modo:

“Un livello sonoro che diviene più denso e si materializza in piccole creature simili a gnomi fatti di un materiale simile all’ossidiana, emesso dal corpo, dalla bocca e dagli organi sessuali, per tutta la durata del suono. È effervescente, fosforescente e indescrivibile. Le metafore linguistiche diventano inutili, perché questa materia è al di là del linguaggio, non un linguaggio fatto di parole, un linguaggio che diviene le cose che descrive”.

Terence McKenna sostiene inoltre che non sia una molecola pericolosa per la salute, a meno che uno non muoia dallo stupore. Effettivamente, non ci sono ad oggi prove di danni fisici causati da questa sostanza, ma è possibile che un utilizzo continuato possa indurre psicosi e altre disfunzioni difficilmente prevedibili data la sua bassa diffusione.

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Piante e funghi contenenti DMT

Qui di seguito trovate un elenco di famiglie di piante e funghi contenenti la DMT:

  • Myristicaceae;
  • Ochneaceae;
  • Polygonaceae;
  • Rubiaceae;
  • Rutaceae;
  • Acanthaceae;
  • Agaricaceae;
  • Aizoaceae;
  • Poaceae;
  • Leguminosae;
  • Malpighiaceae.

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