Trasmesse dai genitori ai figli, le orecchie sporgenti – comunemente chiamate “a sventola” o in inglese “protruding ears” – sono molto diffuse e, pur non essendo un problema di salute, rappresenta un inestetismo fastidioso specie per chi sceglie di portare i capelli corti che – al contrario di quelli lunghi – tendono non solo a far vedere il difetto, ma addirittura ad enfatizzarlo. Quali sono le soluzioni possibili? Tralasciando le tecniche che vedono i capelli lunghi coprire l’inestetismo (non sempre applicabile) ed il rimedio “della nonna” di fasciare la testa al bambino per “comprimere” le orecchie – del tutto inefficace a meno che non venga portato per anni, cosa quasi del tutto impossibile con un bimbo – le opzioni rimangono essenzialmente tre: chirurgia tradizionale, laser e correttori adesivi.
Chirurgia tradizionale
La prima è l’intervento chirurgico che prende il nome di “otoplastica“, dura circa mezz’ora per orecchio e può essere effettuata dai 6 – 7 anni in poi. Si può effettuare in anestesia locale o generale: la prima è usata generalmente quando le due orecchie vengono operate a distanza di una settimana, la seconda se vengono operate nello stesso intervento o se il paziente è particolarmente ansioso. Prima dell’operazione è necessario tagliare i capelli nella zona temporale intorno all’orecchio. Le incisioni sono minime (alla fine rimarranno nascoste dall’orecchio stesso) e permettono di rimuovere e riposizionare parte della cartilagine del padiglione auricolare; infine viene posto per alcuni giorni un bendaggio compressivo che mantiene il padiglione aderente al resto della testa: tale bendaggio non va rimosso anzitempo.
Laser
Una delle ultime novità nel campo dell’otoplastica è il cosiddetto intervento con laser CO2 elettropulsato: questo strumento rimodella la cartilagine del padiglione auricolare, modificando quindi la sua curvatura. Il laser, rispetto alla chirurgica tradizionale, permette recuperi rapidi, è eseguito con anestesia locale ed è eseguibile in ambulatorio.
Correttori adesivi
Per risolvere il problema si possono usare particolari cerotti che mantengono l’orecchio schiacciato il più possibile in direzione della testa: questo metodo può decisamente migliorare l’aspetto dell’orecchio a sventola nell’adulto e curarlo nel bimbo. In quest’ultimo caso è però importante applicare il correttore adesivo entro 4 o 5 anni di età, cioè fino all’età in cui la cartilagine non si è ancora totalmente sviluppata. I migliori correttori per le orecchie a sventola sono:
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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