Si, è possibile vivere senza intestino, anche se sono necessarie alcune accortezze. Cominciamo col parlare del motivo per cui una persona si ritrova privata del proprio intestino: la colectomia.
Cos’è una colectomia?
La colectomia totale o parziale è l’intervento chirurgico finalizzato alla rimozione di tutto o di parte del tratto di intestino chiamato colon; viene effettuata in molte patologie tra cui presenza di tumori, emorragie, gravi occlusioni, morbo di Crohn, coliti ulcerose, diverticoli e polipi intestinali (poliposi). In base alla porzione di colon rimossa, distinguiamo i seguenti tipi di colectomia:
- colectomia totale: rimozione totale del colon;
- colectomia subtotale: rimozione di una o più parti dell’intestino crasso;
- emicolectomia: rimozione della porzione destra o sinistra del colon;
- proctocolectomia: rimozione contemporanea di colon e retto.
Conseguenze della rimozione totale del colon
L’intervento più invasivo è la colectomia totale che porta a varie conseguenze importanti per il paziente. L’asportazione del colon, infatti, comporta la creazione di un ano artificiale (chiamato anche ano preternaturale), necessario per espellere le feci quando l’ano viene rimosso. A tal proposito leggi anche:
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La creazione dell’ano artificiale (comunemente chiamato “sacchetto per le feci”) si rende necessaria anche in caso di “resezione addominoperineale” (amputazione dell’ano secondo Miles), una tecnica chirurgica che si utilizza nel trattamento del cancro rettale e anale.
Feci liquide
Uno dei principali effetti negativi di una colectomia totale riguarda proprio la riduzione dei tempi di transito intestinale e l’evacuazione delle feci: il paziente nel periodo post-operatorio può arrivare ad evacuare con una media di 4-6 evacuazioni al giorno di feci, nella maggioranza dei casi molto liquide perché viene a mancare la funzione del colon di riassorbire l’acqua nel materiale fecale in transito. Va però specificato che questi fastidiosi disturbi si riducono nel tempo, mediante cure farmacologiche e con una dieta corretta (inizialmente costituita da cibi liquidi e successivamente ricca di fibre e fermenti lattici vivi). Non nascondiamo al paziente che la vita senza colon determina una potenziale riduzione della sua qualità di vita, che può tuttavia essere elevata seguendo particolari accortezze alimentari.
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