La pneumoctomia è l’asportazione di un intero polmone, un intervento molto più invasivo della lobectomia e della resezione atipica che invece determinano la resezione solo di una parte del polmone. Entrambe le tipologie di intervento, totale e parziale, sono effettuate in presenza di patologie che interessano il polmone, in parte o nella sua totalità, come tipicamente un tumore maligno polmonare o nel caso di bronchiectasiche suppurative.
Si può vivere senza parte di un polmone o senza un intero polmone?
Pur essendo una chirurgia piuttosto invasiva, che spaventa il paziente, vivere dopo una lobectomia o addirittura dopo l’asportazione di un intero polmone, è certamente possibile, anche se ovviamente – specie nei primi periodi – il paziente potrebbe avere dispnea (difficoltà respiratoria) o tachipnea (aumento della frequenza respiratoria) specie in seguito a sforzi fisici elevati e prolungati, i quali sono sconsigliati subito dopo l’operazione. Nel tempo successivo il polmone superstite arriverà lentamente a compensare il polmone mancante, specie se il paziente si sottopone a periodica ginnastica respiratoria post-operatoria, praticata con l’aiuto di un fisioterapista esperto in fisiokinesiterapia respiratoria, assolutamente consigliata. Tale tipo d’intervento è in grado di ridurre al minimo il disagio respiratorio nell’immediato post-operatorio e consente di riallenare adeguatamente l’intera muscolatura respiratoria, rendendo in tal modo più rapido e durevole il recupero anche per quella mutata condizione fisica e respiratoria che l’intervento ha imposto. Specie in pazienti giovani, una adeguata fisioterapia permette di riavvicinarsi a livelli spirometrici pre-intervento.
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Si può vivere senza entrambi i polmoni?
No, l’asportazione o la mancata funzionalità di entrambi i polmoni NON è compatibile con la vita, a meno che il soggetto non venga supportato da specifici macchinari. E’ di un anno fa ad esempio la notizia di Melissa Benoit, una donna canadese di 33 anni ricoverata al Toronto General Hospital che è sopravvissuta per 6 giorni senza i polmoni. La paziente soffriva di fibrosi cistica e di una grave polmonite e le sono stati asportati entrambi i polmoni (pneumoctomia bilaterale): in attesa di polmoni trapiantabili, la paziente è stata mantenuta in vita da due macchinari: uno che ossigenasse il sangue e l’altro che aiutasse il cuore a battere. La storia di Melissa è stata riportata il 25 gennaio 2017 sul The Journal of Thoracic and Cardiovascular Surgery.
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