Insufficienza renale acuta: sintomi, terapia, linea guida, morte

DOTT. EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO PSICHIATRIA MEDICINA DELLE DIPENDENZE DIRETTORE MEDICINA ONLINE RENI INSUFFICIENZA RENALE ACUTA PRERENALE POSTRENALE CAUSE INFARTO URINARIO URINA CALCOLI ARTERIA TUMOREI reni e le loro unità funzionali chiamati “nefroni”, in sinergia con le vie urinarie, svolgono numerose funzioni, tra cui:

  • filtrare ogni minuto 1200 ml di sangue (1700 litri in un giorno) con lo scopo di separare i prodotti di scarto del metabolismo ed espellerli tramite l’urina.
  • gestire l’equilibrio idro-salino nel corpo umano regolando la concentrazione di Na+, K+, Cl-, HCO3-, PO43-, Ca2+, glucosio, aminoacidi, acido urico, urea, mediante complessi processi di filtrazione, riassorbimento, secrezione ed escrezione a livello del nefrone;
  • regolare il contenuto idrico dell’organismo, modificando volemia e pressione arteriosa;
  • regolare il pH ematico tramite riassorbimento ed eliminazione di bicarbonato HCO3- ed agendo sulla secrezione di H+;
  • partecipare al metabolismo dei carboidrati essendo una sede della gluconeogenesi;
  • secernere diversi ormoni (funzione endocrina) come renina, eritropoietina (eritropoiesi), prostaglandine e la sintesi, a partire dalla vitamina D, di 1,25-diidrossicolecalciferolo, necessario per la regolazione ed il trasporto del calcio.

Quando la funzionalità renale è compromessa ed il rene non riesce ad espletare in modo adeguato i suoi numerosi compiti, si parla di “insufficienza renale”, che può essere acuta – se l’insufficienza compare improvvisamente – o cronica, se l’insufficienza si instaura lentamente e progressivamente.

Cos’è l’insufficienza renale acuta?

L’insufficienza renale acuta (IRA) è una condizione di rapido deterioramento dei reni e della loro funzione. La condizione precipita nel giro di pochi giorni o poche ore e, nei casi più gravi e/o non trattati, può essere mortale dal momento che una mancata funzionalità renale è incompatibile con la vita. Una o più cause possono, infatti, danneggiare gravemente le delicate strutture vascolari e nervose che compongono i reni, con la formazione di tessuto necrotico e cicatriziale che colpisce vasi sanguigni e tessuti ostacolando la funzionalità globale di un singolo rene (se il danno è monolaterale) o di entrambi i reni (se bilaterale). L’IRA è capace di determinare uremia, ovvero l’accumulo nell’organismo e nel sangue di sostanze azotate e urea che vengono filtrate dai reni e hanno un effetto tossico. Si tratta di una condizione grave, che può essere anche fatale, ma se diagnosticata e trattata precocemente è reversibile.

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Quali sono le cause di insufficienza reale acuta?

Le cause di insufficienza renale acuta sono classificabili in base all’origine del danno renale. In base alla sede del danno che determina insufficienza funzionale, l’IRA può essere classificata come (vedi immagine in alto nell’articolo):

  1. insufficienza renale acuta prerenale: il danno è anatomicamente “precedente” al rene ed è relativo ad una interruzione di flusso sanguigno, ad esempio per shock emorragico o per blocco a livello dell’arteria renale;
  2. insufficienza renale acuta renale: il danno è localizzato nel contesto del rene ed è relativo a infiammazione, infezione, farmaci, tumore renale o altre cause;
  3. insufficienza renale acuta postrenale: il danno è anatomicamente “successivo” al rene ed è relativo ad una interruzione del flusso urinario, ad esempio per tumore vescicale, calcolosi renale e/o vescicale e/o ureterale e/o uretrale, iperplasia prostatica o cancro della prostata.

I reni possono funzionare in modo anomalo ad esempio a causa di un danno alle strutture come i glomeruli renali, una fitta rete di capillari deputati a filtrare il sangue da scorie e tossine. L’insufficienza renale acuta può essere anche determinata da una diminuzione dell’apporto di sangue ai reni (infarto renale con necrosi, cioè morte, del tessuto renale), a sua volta causata da:

  • emorragia;
  • ostruzione del flusso di sangue nell’arteria renale;
  • disidratazione;
  • ustioni;
  • insufficienza cardiaca;
  • ipotensione arteriosa severa;
  • shock circolatorio in corso di infezione o di reazione allergica.

Altre cause dell’insufficienza acuta sono:

  • mieloma multiplo;
  • trombosi delle vene e arterie renali;
  • nefropatia acuta tubulo-interstiziale;
  • ipertensione arteriosa;
  • glomerulonefriti;
  • vasculiti;
  • mioglobinuria (mioglobina nelle urine, ad esempio da rabdomiolisi);
  • infezioni batteriche;
  • reazioni ai farmaci che causano uno shock circolatorio;
  • malattie metaboliche come ipercalcemia e iperuricemia;
  • insufficienza epatica;
  • diabete;
  • terapie con farmaci chemioterapici, antibiotici o anti-infiammatori;
  • mancata irrorazione sanguigna (ischemia) dei reni a causa di emorragie o di esiti di interventi chirurgici;
  • intossicazioni da sostanze chimiche o metalli pesanti;
  • ostruzione delle vie urinarie, che impedisce all’urina prodotta dai reni di essere espulsa a causa di ipertrofia prostatica benigna (prostata ingrossata), calcolosi renale, tumori delle vie urinarie, danni ai nervi che controllano la vescica.

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Quali sono i sintomi e segni dell’insufficienza renale acuta?

Spesso alcune delle condizioni che causano l’insufficienza renale acuta sono prive di sintomi, come lo scarso apporto di sangue ai reni o le patologie dell’arteria renale.
L’insufficienza renale acuta può presentarsi con o senza oliguria, vale a dire la riduzione del volume delle urine espulse dall’organismo.
Altri sintomi sono:

  • gambe e caviglie gonfie e stanche a causa della ritenzione idrica;
  • fiato corto, in presenza di edema polmonare, vale a dire l’accumulo di liquidi nei polmoni;
  • estremo affaticamento ed astenia;
  • anemia;
  • ipertensione arteriosa;
  • nausea e perdita di peso;
  • proteinuria;
  • prurito;
  • sangue nelle feci;
  • sangue nelle urine;
  • urine torbide e scure;
  • mal di testa;
  • confusione mentale;
  • coma e decesso nei casi più gravi e/o non trattati rapidamente.

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Diagnosi di insufficienza renale acuta

La diagnosi dell’insufficienza renale acuta può essere effettuata attraverso vari strumenti, tra cui:

  • anamnesi (raccolta delle informazioni relative al paziente e dei suoi sintomi);
  • esame obiettivo (visita “vera e propria” con raccolta dei segni);
  • esami del sangue (funzionalità renale) e delle urine;
  • ecografia;
  • radiografia;
  • scintigrafia;
  • biopsia renale.

Per approfondire:

Complicanze dell’insufficienza renale acuta

Le complicanze dell’insufficienza renale sono molte e possono diventare estremamente pericolose per la vita del paziente. Le più diffuse sono:

  • edema polmonare;
  • acidosi (una condizione di eccessiva acidità del sangue);
  • iperpotassiemia (un’elevata concentrazione di potassio che può essere tossica per il cuore);
  • uremia;
  • encefalopatia da uremia;
  • coma e decesso nei casi più gravi.

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Trattamento dell’insufficienza renale acuta

In caso di insufficienza renale acuta è imperativo a due livelli:

  • riconoscere ed intervenire rapidamente sulla causa che l’ha determinata (ad esempio disidratazione, infezione, farmaci, emorragia…);
  • riconoscere e trattare le complicanze dell’insufficienza renale elencate nel paragrafo precedente.

Per trattare le complicanze di una insufficienza renale acuta è importante:

  • bilanciare i fluidi corporei: il medico può raccomandare, a seconda del caso, la somministrazione di liquidi o di farmaci diuretici;
  • somministrare farmaci o utilizzo di soluzioni endovenose per controllare i livelli di potassio e acidi nel sangue;
  • effettuare una dialisi temporanea, allo scopo di rimuovere le tossine eventualmente accumulate, quando la terapia medica non è più sufficiente.

Come prevenire l’insufficienza renale acuta?

La prevenzione della malattia renale si ottiene con il monitoraggio di alcuni parametri collegati alla funzionalità dei reni: misurazione della pressione arteriosa, esami del sangue e delle urine per conoscere i valori di creatinina e azotemia, ecografia renale quando ci sono dubbi circa l’attività renale. Particolare attenzione va posta dalle persone a rischio di insufficienza renale o affette da patologie croniche come il diabete o l’ipertensione, oppure da patologie su base autoimmune come il lupus eritematoso. In questi casi è necessario ricorrere alle cure del nefrologo e ad alcune restrizioni alimentari come una dieta povera di proteine (carni rosse) e di grassi saturi, di sodio e di potassio. È sempre consigliata un’attività fisica moderata e regolare; è necessario cercare di evitare sovrappeso e obesità nonché fumo e alcolici.

Per approfondire:

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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