Spermiogramma: come fare, astinenza, valori risultati e costo

MEDICINA ONLINE APPARATO RIPRODUTTORE MASCHILE URETRA TESTICOLI PROSTATA GLANDE VESCICOLE SEMINALI URETERI URETERE DIFFERENZA URINA PENE VAGINA ORIFIZIO TUMORI TUMORE CANCRO DIAGNOSI ECOCon “spermiogramma” in medicina si intende l’analisi del liquido seminale (cioè dello sperma) che viene eseguito su un campione ottenuto per mastrurbazione.

Per quale motivo si effettua?

Viene spesso richiesto dal medico andrologo o dall’urologo per valutare la fertilità maschile in caso di varicocele o altre patologie relative all’apparato sessuale maschile come l’eiaculazione retrograda o la prostatite, oppure quando l’uomo tenti invano da un anno di avere un figlio ma senza riuscirci e c’è un sospetto che l’infertilità sia causata da patologie maschili. Lo spermiogramma è un esame che può essere eseguito anche in assenza di patologie o infertilità, associandolo anche a visita andrologica, semplicemente per valutare lo stato di salute di tutto l’apparato genitale maschile, specie nei giovani durante la pubertà o in soggetti adulti ad alto rischio di patologie relative alla prostata o dei testicoli.

Come ci si prepara all’esame?

La raccolta del campione deve avvenire dopo almeno 3-4 giorni di astinenza, in cui quindi il paziente dovrà evitare di eiaculare, sia tramite masturbazione che tramite rapporti sessuali o altro tipo di stimolazione. Chiedere sempre e comunque al medico il numero esatto di giorni di astinenza prima della raccolta del campione.

Come si raccoglie il campione?

Lo sperma si ottiene tramite masturbazione effettuata dal paziente stesso. Il liquido seminale va raccolto in un recipiente sterile adatto, precedentemente acquistato in farmacia e mantenuto chiuso fino al momento della raccolta del campione. Il getto di sperma deve essere indirizzato verso l’apertura del recipiente, facendo attenzione a non eiaculare all’esterno e richiudendo subito il contenitore al fine di evitare contaminazioni e perdite di liquido seminale. Un getto che finisce parzialmente fuori del contenitore o la penetrazione di qualsiasi sostanza estranea nel contenitore, potrebbero rendere nullo l’intero esame: se durante l’eiaculazione si verificano questi fatti, bisogna comunicarlo immediatamente al medico a cui viene consegnato il campione. Lo sperma può essere raccolto a casa e portato immediatamente al laboratorio, oppure può essere ottenuto direttamente al laboratorio. L’analisi va effettuata entro un’ora dalla raccolta e – ripetiamo – senza perdita di materiale considerando che la quasi totalità degli spermatozoi è emessa nella prima frazione dell’eiaculato.

IMPORTANTE: prima di eiaculare è necessario pulire accuratamente il pene, il glande e l’orifizio uretrale in modo da ridurre il rischio che, al momento dell’espulsione dello sperma, quest’ultimo si contamini con eventuali patogeni posti all’esterno.

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Quali sono i parametri indagati dallo spermiogramma?

I parametri che più frequentemente sono indagati dallo spermiogramma sono:

  • pH dello sperma: aumenta in caso di prostatite;
  • viscosità dello sperma: aumenta in caso di prostatite;
  • tempo di fluidificazione: aumenta in caso di prostatite;
  • numero di spermatozoi per ml: valori bassi possono essere indice di malfunzionamento dei testicoli ad esempio per problemi legati al varicocele;
  • percentuale di forme normali di spermatozoi;
  • percentuale di motilità degli spermatozoi: può diminuire in caso di prostatite;
  • concentrazione dei leucociti per ml di sperma: aumenta in caso di prostatite.

L’analisi macroscopica nello spermiogramma analizza:

  • volume dell’eiaculato: i valori normali sono tra i 2 ed i 5 ml (con un pH di 7.2-7.8);
  • liquefazione: non appena emesso il liquido seminale coagula per poi liquefarsi nuovamente dopo 30 – 60 minuti. Alterata liquefazione può indicare agenesia dei vasi deferenti o patologie prostatiche;
  • viscosità;
  • colore;
  • odore.

L’analisi microscopica nello spermiogramma analizza:

  • Concentrazione degli spermatozoi: tale concentrazione deve essere almeno superiore ai 20 milioni di spermatozoi/ml (e quindi superare i 40 milioni per eiaculato totale);
  • Morfologia degli spermatozoi: in un seme sano gli spermatozoi con normale morfologia devono superare il 30% del totale.
  • Motilità degli spermatozoi.

La motilità degli spermatozoi, in base al tipo di movimento degli stessi, viene divisa in 4 classi:

  • tipo a: movimenti rettilinei, vivaci e progressivi degli spermatozoi;
  • tipo b: movimenti rettilinei, lenti o non lineari degli spermatozoi;
  • tipo c: movimenti vivaci, ma non progressivi degli spermatozoi;
  • tipo d: assenza di movimento degli spermatozoi .

Lo sperma normale deve contenere almeno il 50% di spermatozoi dotati di motilità normale, cioè:

  • deve contenere almeno il 25% di spermatozoi con motilità di tipo a;
  • oppure la somma degli spermatozoi con motilità di tipo a e di tipo b deve rappresentare almeno il 50% del liquido seminale totale.

Le caratteristiche del liquido seminale normale sono ora riassunte:

  • Volume > 1.5 ml
  • Totale numero spermatozoi > 39 milioni
  • Concentrazione spermatozoi > 15 milioni/ml
  • Motilità totale > 40%
  • Motilità progressiva > 32%
  • Vitalità > 58%
  • Morfologia > 4%
  • pH ≥ 7.2
  • Leucociti < 1.0 milioni/ml
  • MAR test < 50 %

Valori alterati dello spermiogramma

Valori inferiori a quelli appena elencati, potrebbero essere indicativi di ridotta fertilità, sebbene non indichino in modo assoluto un’impossibilità a procreare, ma solo una diminuzione della sua possibilità. E’ necessario ricordare che nello stesso individuo possono esistere notevoli variazioni stagionali nella conta spermatica (sino al 75% di differenza!) ed è per questo motivo che prima di poter esprimere un giudizio definitivo, l’esame dovrebbe essere ripetuto almeno una seconda volta a distanza di circa 3 mesi. Bisonga poi capire se eventuali alterazioni dipendano da errori compiuti all’atto della raccolta del campione, tra cui:

  • mancata osservazione di un adeguato periodo di astinenza prima della raccolta;
  • pene sporco durante la raccolta;
  • contenitore non sterile;
  • parte dell’eiaculato fuoriuscito dal campione;
  • sostanze contaminanti penetrate nel contenitore;
  • tempo eccessivo tra la raccolta del campione a casa e la consegna in laboratorio.

In ogni modo la presenza di alterazioni dei parametri sopra elencati definisce alcune condizioni patologiche che possono essere alla base della condizione di infertilità.

Alterata concentrazione degli spermatozoi

Una concentrazione troppo bassa di spermatozoi prende il nome di oligospermia che viene così classificata:

  • oligospermia lieve o modesta: quando la concentrazione è inferiore ai 20 milioni/ml, ma superiore ai 10;
  • oligospermia moderata o discreta: quando la concentrazione è inferiore ai 10 milioni/ml ma superiore ai 5;
  • oligospermia grave o severa: quando la concentrazione è inferiore ai 5 milioni/ml;

Quando la concentrazione degli spermatozoi è superiore ai 150 milioni/ml, si parla di polispermia.

Alterata motilità degli spermatozoi

Una scarsa capacità di movimento degli spermatozoi prende il nome di astenospermia e viene così classificata:

  • astenospermia lieve o modesta: motilità a 1 ora compresa tra 30 e 40%);
  • astenospermia moderata o discreta: motilità a 1 ora compresa tra 20 e 30%);
  • astenospermia grave o severa: motilità a 1 ora inferiore al 20 %).

Altre alterazioni

Le alterazioni della morfologia degli spermatozoi definiscono invece la condizione di teratospermia. Nei casi in cui gli spermatozoi non siano vitali si parla di necrospermia, mentre l’eventuale presenza (patologica) di sangue nello sperma prende il nome di ematospermia (o emospermia).

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Esistono alcuni test (test di vitalità) che consentono una valutazione della vitalità degli spermatozoi immobili apparentemente non vitali. Pertanto si può affermare che l’esame del liquido seminale può aiutare a fornire informazioni sulla sede di processi patologici che colpiscono il testicolo e gli organi accessori. In alcuni casi selezionati può essere utile la biopsia testicolare. Quest’ultima, trattandosi di un esame invasivo, trova indicazioni nelle azoospermie e, oltre a fornire una diagnosi istologica precisa (azoospermia ostruttiva o non  ostruttiva) oggi viene utilizzata per estrarre spermatozoi da crioconservare per eventuali successiva fecondazione assistita.

Spermiogramma: costo

Se lo spermiogramma viene effettuato in strutture pubbliche, si paga esclusivamente il ticket, salvo casi di esenzione; in strutture private il costo di uno spermiogramma è variabile da una struttura all’altra, anche in base all’eventuale associazione con visita andrologica, ma indicativamente oscilla tra tra i 100 ed i 250 euro.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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