La sciatica (anche chiamata “sciatalgia” o “lombosciatalgia”) è una patologia molto diffusa che consiste nell’infiammazione del nervo sciatico (anche chiamato “nervo ischiatico”) con conseguenti dolori localizzabili in varie parti del corpo: zona lombare, fianco, gluteo, gamba e piede, appunto lungo il decorso del nervo. Si verifica nella maggioranza dei casi in concomitanza con la compressione e la conseguente infiammazione del nervo sciatico nel suo punto di inizio: tale compressione è spesso determinata da un disco intervertebrale in posizione anomala (ernia del disco). Alcune volte la lombosciatalgia si presenta prima in una gamba e poi nell’altra; più raramente con esordio contemporaneo.
Cause e fattori di rischio della sciatica
La compressione del nervo sciatico avviene nella maggioranza dei casi in conseguenza dello spostamento dei dischi intervertebrali su cui poggiano le vertebre che compongono la colonna vertebrale (“ernia discale” o “ernia del disco”). I dischi che, se erniati, più frequentemente possono causare una lombosciatalgia sono quelli posti tra L4 ed L5 (quarta e quinta vertebra lombare) e tra L5 ed S1 (quinta vertebra lombare e prima vertebra sacrale). Lo spostamento di uno o più dischi intervertebrali determina pressione sul nervo ischiatico, provocando un fastidioso dolore che può essere avvertito lungo tutto il suo decorso (tutto l’arto inferiore fino alla punta del piede). L’erniazione dei dischi può essere causato o favorito da vari fattori, che spesso agiscono in modo sinergico tra loro. Una postura sbagliata mantenuta per molto tempo, come ad esempio può essere il lavoro in ufficio, dove si resta seduti per gran parte della giornata. Oppure può essere causata da sforzi intensi come il sorreggere grandi pesi con una posizione sbagliata della colonna vertebrale. Anche una vita molto sedentaria può essere responsabile dell’indebolimento e quindi dello spostamento dei dischi intervertebrali. La gravidanza rappresenta un fattore di rischio per la lombosciatalgia, come anche l’obesità e la disidratazione.
Per approfondire: Ernia del disco L5 S1: espulsa, cure naturali, quando operare, guarigione
Sciatalgia: quanto dura?
E’ praticamente impossibile per il medico prevedere la durata di una sciatica, essendo estremamente variabile in base ad un numero di fattori difficilmente prevedibile. Le forme acute di sciatalgia possono durare da pochi giorni a poche settimane, ma più frequentemente il problema è di tipo cronico: in quest’ultimo caso la sciatica può durare anche per anni alternando fasi più dolorose ad altre di remissione; spesso gli episodi si manifestano con dolori di poco conto, favoriti da pessime condizioni atmosferiche (freddo intenso, umidità eccessiva) o da bruschi movimenti. Nei casi più gravi, la sciatalgia cronica non passerà mai del tutto, permanendo per tutta la vita del paziente con fasi di remissione seguite fasi di riacutizzazione, nonostante adeguate cure antianfiammatorie, fisioterapiche e chirurgiche.
Dolore, movimento e posizione a letto di notte
Il dolore tipico della sciatica può essere acutissimo ed intervallato da momenti in cui è assente, oppure sordo e continuo. In alcune circostanze il dolore può diminuire se il soggetto sta a riposo oppure, al contrario, quando egli è in movimento: dovrà essere il paziente stesso a rendersi conto se il suo caso riguarda l’una o l’altra eventualità. Nel caso di un’ernia del disco, generalmente, la sciatica tende a non dar segni di sé con il riposo stando stesi a letto, per tornare a farsi sentire nel caso di movimenti bruschi o repentini in piedi. Se invece il problema sottostante non è un’ernia a disco, il dolore sciatalgico può permanere a prescindere dalla condizione di riposo. In ogni caso è difficile prevedere una posizione in cui dormire la notte per alleviare il dolore. In generale molti pazienti riferiscono di trovare “pace” dormendo su un fianco, con la testa allineata rispetto al bacino (e non piegata in avanti) e con un cuscino sufficientemente alto perché il collo stia dritto. Quando insorgono dolori, però, a seconda delle articolazioni coinvolte, diverse posizioni possono dar sollievo: il consiglio che possiamo dare è, quindi, quello di trovare da te la posizione in cui ti senti meglio. Attenzione a non fare movimenti bruschi quando ti alzi dal letto: rimani piegato in avanti quando ti alzi e portati lentamente in posizione eretta, anche per evitare eventuale ipotensione ortostatica.
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Consigli per prevenire la sciatica
Si può prevenire la sciatica con precauzioni che vanno prese durante i comportamenti a rischio a cui possiamo esporci nell’arco di una giornata. Ecco alcuni consigli:
1) Quando ci accingiamo a sollevare un peso, anziché piegare la schiena in avanti arcuandola, è bene piegare le gambe e divaricarle un po’ mantenendo la schiena in posizione dritta. In seguito si afferra il peso e lo si alza semplicemente raddrizzando le ginocchia e le gambe: si evita così di far lavorare la schiena. Il movimento è in pratica molto simile a quello che si esegue nell’esercizio chiamato “squat”, che vedete eseguito qui in basso:
2) Quando si deve stare a lungo seduti, per prevenire la sciatica, è bene stare con la schiena bene appoggiata allo schienale della sedia. È importante che il collo sia ben allineato con la colonna vertebrale.
3) Qualora capitasse di portare più pesi, come ad esempio le borse della spesa, è bene distribuirli in modo equo sulle due braccia, evitando di mettere tutto il peso da un lato solo: in questo modo si bilancia la colonna vertebrale durante il cammino per una postura corretta.
4) Un altro accorgimento per la prevenzione di questa patologia è mantenere un peso corporeo normale, evitando sovrappeso o – peggio – obesità. E’ importante anche evitare le abbuffate.
5) E’ fondamentale, e questo vale per la salute in generale, evitare la disidratazione, fatto che può assottigliare i dischi intervertebrali e peggiorare la lombosciatalgia. Bere almeno 1 litro e mezzo di acqua al giorno per le donne e due litri per gli uomini, previene questa e molte altre patologie.
6) E’ importante evitare sforzi intensi, ad esempio caricando i giusti pesi in palestra: un esercizio eseguito male o con un bilanciere troppo pesante può infatti favorire o peggiorare una lombosciatalgia.
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Sciatica, vita sedentaria e ginnastica posturale
Un altro buon metodo preventivo della sciatica è quello di evitare un tipo di vita sedentario. La sedentarietà abbinata a posture scorrette e mantenute per lunghi periodi contribuiscono a predisporre gli individui alla sciatica (o sciatalgia). Anche le abitudini acquisite sin da giovani come lo stare curvi, possono avere il loro peso. Come evitare quindi la vita sedentaria quando si svolge un lavoro che limita di molto i movimenti come ad esempio il lavoro d’ufficio? Praticare sport è un buon rimedio per tenere lontana la sciatica. L’attività fisica è in grado di proteggere le articolazioni e allo stesso tempo le rende più elastiche. Negli ultimi anni è nato un tipo di ginnastica mirata il cui scopo è prevenire e curare la sciatalgia: la ginnastica posturale, da praticare con il supporto di un fisioterapista o di un medico. Questo tipo di ginnastica permette di allineare le vertebre della schiena, inoltre educa l’individuo ad assumere una postura corretta durante la giornata. In caso di sciatica è molto importante comprendere a fondo le vere cause che hanno portato all’insorgere di questa patologia. Una volta curato il dolore è indispensabile lavorare sulla causa e trovare un rimedio per eliminarla. Chi ha condotto per anni una vita sedentaria deve riuscire a stravolgere la propria vita da questo punto di vista. Ricordiamo che con l’avanzare dell’età i dischi che si trovano tra le vertebre a protezione dei nervi, si assottigliano. Diventano quindi più duri rendendo il dolore della sciatica più acuto.
Sciatica cura e rimedi
Fino a poco tempo fa, in caso di lombosciatalgia, la prima cosa che il medico curante faceva, era prescrivere un periodo di riposo assoluto. Questo in abbinamento a farmaci analgesici ed antinfiammatori. Ora, in base a recenti studi, ci troviamo di fronte ad un inversione di marcia: come già prima anticipato, sembra che lo stare a riposo o il non starci non influisca minimamente sui tempi di guarigione dalla sciatica, anzi: in alcuni casi la sciatica guarisce prima proprio non osservando alcun tipo di riposo. Ovviamente, a volte, il dolore derivante dalla sciatica è veramente forte e costringe il paziente a letto. Farmaci e fisioterapici analgesici ed antinfiammatori restano comunque un rimedio molto utile in caso di dolore acuto ed insopportabile. Altre cure, più o meno invasive, sono:
- Cure conservative: l’esercizio fisico, lo stretching, la fisioterapia e la chiroterapia possono migliorare la situazione ed alleviare i sintomi.
- Decompressione chirurgica. L’intervento chirurgico maggiormente praticato per la stenosi spinale cervicale è la foraminoctomia cervicale. Tale procedura è volta ad allargare il canale spinale per alleviare la compressione sul midollo spinale e ridurre sintomi, come formicolio e debolezza, osservati in caso di stenosi spinale.
- Sostituzione discale artificiale. I dischi artificiali sono soluzioni protesiche concepite per sostituire il disco malato, rimosso dalla colonna, mantenendo però il movimento, la flessibilità e quindi la naturale conformazione biomeccanica della colonna vertebrale.
- Chirurgia di fusione spinale. La fusione spinale consiste in un intervento chirurgico volto al trattamento delle condizioni degenerative della colonna vertebrale in genere. Mediante l’utilizzo di innesti ossei e strumenti, quali piastre metalliche e viti, questa procedura permette di fondere due o più vertebre adiacenti, con l’obiettivo di stabilizzare la colonna vertebrale e ad alleviare il dolore provocato dalla patologia degenerativa.
Quando si interviene chirurgicamente su un’ernia del disco?
Non tutte le ernie sono uguali e non tutte le ernie sono chirurgiche. Ci sono anche casi di ernie del disco totalmente asintomatiche. L’intervento chirurgico, comunque, non si valuta mai solo in base al dolore avvertito. È necessario studiare il danno che il nervo subisce a causa dell’ernia. In genere, si opta per la chirurgia se sono presenti deficit motori o importanti disturbi della sensibilità. Va purtroppo ricordato che non sempre la chirurgia riesce a dare gli effetti sperati ed i tipici dolori della sciatica potrebbero solo diminuire o addirittura aumentare dopo la chirurgia, in base alla gravità della situazione di partenza.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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