Differenza tra muscoli mimici, epicranico, masticatori ed altri muscoli del cranio

Anatomy Neck Muscles Muscle Anatomy Head And Neck Anatomy HumanLa nostra testa è ricchissima di muscoli, necessari per vari scopi: permettere la masticazione e la fonazione, proteggere le delicate strutture intracraniali e fornire all’essere umano la possibilità di una efficace mimica facciale. I muscoli del cranio sono, per tali motivi, sia molto forti e robusti – per proteggere la testa – ma anche molto sottili ed agili per permettere la massima espressività del volto. Il cranio è protetto da una serie di muscoli intrinseci che originano e si inseriscono sulla sua superficie; li suddividiamo in:

  • muscoli mimici;
  • muscoli masticatori.

Muscoli mimici

muscoli mimici permettono l’espressività del volto e sono rappresentati da vari gruppi:

  1. il muscolo epicranico, molto esteso e che copre il cranio superiormente;
  2. i muscoli delle palpebre;
  3. i muscoli del naso;
  4. i muscoli delle labbra.

Muscolo epicranico

Il muscolo epicranico presenta una vasta aponeurosi, e due inserzioni, una sull’osso frontale e una sul occipitale. Si tratta in realtà di due muscoli pari e asimmetrici: il frontale si inserisce superiormente all’arcata sopraccigliare e permette il corrugamento della fronte, l’occipitale si inserisce sull’arcata nucale. Ognuno di questi due muscoli pari presenta una porzione di questa lamina connettivale che ricopre il cranio superiormente. È a contatto con il derma e il periostio.

Muscoli della palpebra

muscoli della palpebra sono il corrugatore del sopracciglio e l’orbicolare.
Il muscolo orbicolare serve a chiudere la rima palpebrale ed è composto da tre parti: la parte orbitaria è la più grande e circonda la cavità oculare. Il punto di origine del muscolo e la sua inserzione sono separate da una aponeurosi tendinea chiamata legamento palpebrale mediale, da cui a sua volta originano i due muscoli palpebrali. La terza porzione del muscolo orbicolare è rappresentata dal muscolo lacrimale che con la sua contrazione permette la fuoriuscita delle lacrime da parte delle ghiandole lacrimali.
Il muscolo corrugatore del sopracciglio è molto più semplice: medialmente ha origine dall’arcata sopraccigliare per poi portarsi lateralmente nel sottocute a livello dell’arcata sopraccigliare.

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Muscoli del naso

muscoli del naso comprendono il muscolo nasale e il muscolo dilatatore delle narici.

  • Il muscolo nasale, con la sua contrazione, comprime la parete laterale del naso, restringendo la narice e il vestibolo.
    È formato da una parte trasversa (muscolo trasverso del naso) e da una parte alare (muscolo mirtiforme). L’origine delle due parti è comune, dai gioghi alveolari dei denti incisivi e canini superiori e dalla fossetta incisiva.
    La parte trasversa, che ha origine più lateralmente, ricopre la parte posteriore dell’ala del naso e si fissa al dorso del naso mediante un’aponeurosi che si unisce a quella del lato opposto.
    La parte alare si porta alla cute dell’estremità posteriore del setto mobile e della narice.
  • Il muscolo dilatatore delle narici origina dal contorno laterale dell’apertura piriforme e si porta in alto e in fuori per inserirsi alla cute che riveste il margine inferiore dell’ala del naso.
    Contraendosi, sposta lateralmente l’ala del naso dilatando la narice e il vestibolo.

Muscoli delle labbra

A livello delle labbra è presente una grossa quantità di muscoli capace di garantire un ampia gamma di movimenti e di permetterci di parlare. Tra questi possiamo nominare per quanto riguarda il labbro superiore: il quadrato del labbro, il muscolo zigomatico, il buccinatore, il risorio. Nel labbro inferiore individuiamo invece il triangolare, il quadrato del labbro inferiore, e il mentale. Comune ad entrambe le labbra, il muscolo orbicolare della bocca.

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Muscoli masticatori

I muscoli masticatori sono quattro:

  • il muscolo temporale: origina dalla fossa temporale e dalla parte profonda della fascia temporale. Passa medialmente all’arcata zigomatica e si inserisce sul processo coronoideo della mandibola. Il muscolo temporale è coperto dalla fascia temporale, conosciuta anche con il nome di aponeurosi temporale. Come tutti quanti gli altri muscoli masticatori, il controllo del muscolo temporale proviene dal terzo ramo del nervo trigemino. In modo particolare, il muscolo temporale è innervato dai nervi temporali profondi. La contrazione del muscolo temporale eleva la mandibola. Alcune fibre orizzontali della parte posteriore della mandibola ritraggono inoltre la mandibola stessa.
  • il muscolo massatere ha due capi: una porzione superficiale e una profonda.È una robusta lamina muscolare di forma quadrangolare applicata sulla faccia laterale del ramo della mandibola. Si compone di un capo superficiale e uno profondo ed è rivestito dalla fascia masseterina. Il capo superficiale origina dal terzo anteriore del margine inferiore dell’arcata zigomatica: si dirige in basso e dietro e si inserisce su gonio, su una piccola parte del ramo e del corpo della mandibola. Il fascio profondo presenta diversa origine: terzo centrale e posteriore del margine inferiore dell’arcata zigomatica, i fasci si portano in basso e si inseriscono sul ramo della mandibola tra l’inserzione del capo superficiale e il processo coronoideo della mandibola. La parte anteriore dell’inserzione del capo profondo si palpa al livello dei secondi molari inferiori ed è responsabile del disegno concavo (incisura masseterina) delle basi protesiche ad appoggio mucoso. Consente l’elevazione ed insieme allo pterigoideo interno è il muscolo determinante per la forza occlusale massima. È anche responsabile della forza di triturazione (al livello dei molari), coinvolto nel digrignamento dei denti sia nella forma statica (serramento), sia in quella dinamica (bruxismo). Il capo superficiale si attiva anche nel movimento di protrusione. Il dolore viene proietatto al sopracciglio, al mascellare superiore, alla parte anteriore della mandibola, ai denti molari superiori, nonché inferiori, alle parti profonde dell’orecchio e della regione dell’ATM.
  • i muscoli pterigoidei sono interni: lo pterigoideo laterale, e il mediale. Il primo permette un movimento modesto della mandibola sul piano frontale, il mediale invece riporta la mandibola nella sua posizione di riposo.

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