Colpo di calore ed insolazione sono sinonimi? Non lo sono, anche se molti tendono a confonderli. E colpo di sole, ipertermia e febbre che indicano? Facciamo chiarezza!
Insolazione o colpo di sole
Con “insolazione” (anche chiamata “colpo di sole“, loro si che sono sinonimi) si intende in medicina una condizione patologica che si manifesta come conseguenza di una esposizione del corpo diretta ed eccessivamente prolungata ai raggi del sole, specie quando la testa non viene protetta dalla radiazione solare.
Colpo di calore o ipertermia
Il “colpo di calore” (anche chiamato “ipertermia“, sono sinonimi) è dovuto ad un aumento della temperatura corporea a causa del clima caldo e saturo di umidità quindi, al contrario dell’insolazione che è causata dal sole, il colpo di calore può verificarsi anche per esposizione ad altre fonti di calore intenso NON solare oppure in caso di permanenza in ambienti eccessivamente riscaldati (con alta temperatura ambientale), specie con elevata umidità che, impedendo una corretta sudorazione, impedisce l’abbassamento della temperatura corporea (l’organismo assorbe più calore di quanto riesce a cederne all’esterno con la sudorazione).
Ipertermia, insolazione o febbre?
Qualcuno potrebbe obiettare: ma qual è la differenza tra febbre ed ipertermia/insolazione? Mentre l’ipertermia e le insolazioni sono dovuti a fattori esogeni (cioè esterni all’organismo, come temperatura ambientale, umidità e sole), la febbre è dovuta invece a fattori endogeni (l’ipotalamo che innalza la temperatura corporea) e non è influenzata da fattori esterni. Sia colpo di calore che insolazione possono comunque determinare febbre. Per approfondire, leggi anche: Differenza tra febbre, ipertermia e colpo di calore
Colpo di calore insieme all’insolazione
Il colpo di calore può verificarsi anche “insieme” ad una insolazione, ad esempio al mare un soggetto può esporsi troppo al sole avendo una insolazione e successivamente “ripararsi” sotto l’ombrellone dove però la temperatura ambientale e l’umidità rimangono elevate, subendo anche un colpo di calore. Colpo di calore ed insolazione non si escludono vicendevolmente, anzi sono elevate le probabilità che si verifichino insieme, con effetti pericolosamente sinergici.
Sintomi di insolazione e colpo di calore
In genere il soggetto con insolazione lamenta mal di testa, ha un senso di vertigine e può incorrere in transitorie perdite di coscienza. In seguito alla prolungata esposizione al sole senza protezione, si possono anche manifestare delle ustioni sulla pelle, specie se il soggetto ha un fototipo chiaro (ad esempio ha i capelli biondi o rossi, la pelle chiara con lentiggini ed occhi chiari), oppure se il soggetto ha pelle delicata, ad esempio nei bambini, o a causa di una patologia.
Tra i sintomi del colpo di calore, invece, ci sono debolezza, febbre, abbassamento della pressione arteriosa, nausea e vomito. Tra i possibili sintomi anche crampi, vertigini, sete intensa, perdita di lucidità e disorientamento. Nei casi più gravi, si può arrivare alle convulsioni e al coma. Come vedete molti sintomi di insolazione e colpo di calore sono in effetti sovrapponibili.
IMPORTANTE: in entrambe le situazioni, se il soggetto è a rischio (bambini, anziani, persone disidratate, cardiopatici) o ha perso i sensi, non perdete altro tempo e chiamate IMMEDIATAMENTE il numero unico per le emergenze 112 per ricevere soccorso medico. Non sottovalutate MAI sia una insolazione che un colpo di calore!
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Colpo di calore o insolazione: che fare?
In caso di insolazione è necessario evitare di rimanere al sole e ripararsi in un luogo rinfrescato. Non conviene rifugiarsi sotto l’ombrellone, se si è al mare, perché la radiazione solare filtra lo stesso (specie se l’ombrellone è di scarsa qualità) e la temperatura è comunque elevata: si rischia così anche il colpo di calore. In questi casi è importante ripristinare i liquidi persi bevendo. In caso di problemi alla pelle, ricorrere a creme idratanti e antistaminici ad azione locale.
Appena ci si accorge del rischio di eventuale colpo di calore, si deve portare subito la persona in un ambiente fresco e ben arieggiato, non sotto una tenda ma possibilmente in un edificio fresco. E’ utile bere dell’acqua a temperatura ambiente e raffreddare il corpo tamponando con teli umidi i polsi, i lati del collo, l’inguine, le ascelle e le tempie. Se la persona è svenuta, è bene farla sdraiare con le gambe leggermente sollevate. E’ importante che la testa sia sullo stesso piano del dorso e delle spalle, per questo non sistemare dei cuscini o altro dietro il capo. Se dopo 15-20 minuti, il soggetto sta ancora male, è il caso di chiamare un medico o rivolgersi al pronto soccorso, specie se è un bambino, un anziano o un soggetto già debilitato per altre condizioni o patologie.
Chi è a rischio di colpo di calore ed insolazione?
Il rischio di insolazione e colpo di calore è più alto in alcune categorie di soggetti:
- neonati, lattanti e bambini entro i 12 anni;
- anziani;
- con fototipo 1 e 2 (chiaro);
- disidratati;
- malnutriti per difetto;
- con patologie relative alla termoregolazione dell’ipotalamo;
- chi svolge un’attività fisica impegnativa e prolungata sotto il sole e con temperatura maggiore di 30°.
Consigli per evitare colpi di calore ed insolazioni
Il rischio di insolazione e colpo di calore può essere abbassato:
- evitando di stare al sole o in ambienti esterni nelle ore più calde della giornata;
- riparandosi con un copricapo;
- bevendo molta acqua a temperatura ambiente o lievemente fresca;
- evitando di compiere sforzi fisici estremi quando le temperature sono al massimo.
A livello preventivo è bene bere 1,5 litri d’acqua al giorno indipendentemente dalla sete e adeguare le terapie, se si soffre di ipertensione. Infine, se si può, soggiornare in ambienti deumidificati/climatizzati ma evitando le temperature troppo basse ed il repentino passaggio caldo/freddo.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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