Colpo di calore: cosa fare e cosa non fare per soccorrere la vittima

MEDICINA ONLINE CUORE ELETTROCARDIOGRAMMA SINUSALE DEFIBRILLATORE CARDIOVERSIONE ELETTRICA CON SHOCK FARMACOLOGICA FARMACI URGENZA EMERGENZA MASSAGGIO CARDIACO ARRESTO RESPIRAZIONE BOCCA RIANIMAZIONE ECG FIBRILLATOREIl colpo di calore, anche chiamato “ipertermia”, è una condizione patologica dell’organismo che si verifica in seguito all’esposizione prolungata a temperatura ambientale elevata ed alta umidità, tipiche dei mesi caldi dell’anno. Il colpo di calore è una condizione potenzialmente grave che richiede un intervento sanitario; se questo non è possibile, la temperatura della vittima deve essere comunque abbassata immediatamente. Una volta accertata la temperatura eccessiva con un termometro, è necessario per prima cosa:

  • portare il soggetto al fresco ed al chiuso, o almeno all’ombra;
  • rimuovere i vestiti per permettere il raffreddamento passivo della pelle;
  • reidratare l’organismo, fornendo acqua da bere o bibite isotoniche commerciali.

Si possono usare metodi di raffreddamento attivi:

  • avvolgere la vittima in un asciugamano bagnato in acqua fredda;
  • fare impacchi freddi alla testa, alla nuca, sul torso ad all’inguine;
  • usare una veste da ipertermia.

Se la vittima è incosciente, confusa o comunque incapace di bere normalmente è necessario somministrare liquidi per fleboclisi, che in genere vengono raffreddati prima della somministrazione. Spesso viene utilizzata l’ipotermia terapeutica per contrastare situazioni da ipertermia.
È necessario controllare la frequenza cardiaca e respiratoria, e praticare la rianimazione cardiopolmonare in caso di arresto cardiaco, come in qualsiasi altra situazione di emergenza, per approfondire:

Il ghiaccio o l’acqua gelida potrebbero assorbire troppo calore e innescare un principio di ipotermia, quindi vanno usati solo in ospedale o se è possibile controllare costantemente la temperatura della vittima. L’immersione in una vasca di acqua fredda è un sistema comune di raffreddamento, se la vittima è ancora cosciente, ma richiede un controllo costante delle condizioni corporee.

Cosa NON fare:

  • La disidratazione non va combattuta somministrando alcool (vino, birra…) o caffeina, per il loro effetto diuretico che andrebbe solo a peggiorare la situazione.
  • Evitare massaggi o frizioni con alcool, sempre per via della disidratazione che inducono.
  • Evitare raffreddamenti troppo bruschi.
  • Non somministrare alcun farmaco, a meno che non siate medici.
  • Non improvvisare terapie “fai da te” o “rimedi della nonna”.

Colpo di calore e Tachipirina

Non somministrare farmaci antipiretici, per esempio aspirina o tachipirina (paracetamolo), a meno che non sia un medico a farlo.

IMPORTANTE: se il soggetto è a rischio (bambini, anziani, persone disidratate, cardiopatici) o ha perso i sensi, non perdete altro tempo e chiamate IMMEDIATAMENTE il numero unico per le emergenze 112 per ricevere soccorso medico. Non sottovalutate MAI un colpo di calore!

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