L’elettroencefalogramma (abbreviato “EEG“) è il risultato di un esame diagnostico chiamato elettroencefalografia, effettuato da un apparecchio chiamato elettroencefalografo il quale, attraverso alcuni elettrodi che vengono posizionati sul cuoio capelluto del paziente, misura la sua attività elettrica cerebrale, riproducendola sotto forma di una serie di onde caratteristiche ed interpretabili dal medico. Il tracciato risultante è appunto detto elettroencefalogramma e può essere registrato su carta termica o millimetrata, su monitor con registrazione su Hard Disk, CD o DVD, per una visione successiva. L’elettroencefalogramma è un esame altamente sensibile, ma scarsamente specifico rispetto a quanto possono esserlo altre tecniche diagnostiche come la RM o la TAC; a differenza di quanto accade spesso con RM e TAC, raramente l’EEG ha carattere di urgenza, anche se ciò può però verificarsi qualora il neurologo, valutando un paziente, rispetto a un determinato evento, faccia richiesta di un’esecuzione nell’immediato; inoltre mentre generalmente RM e TAC sono effettuati con paziente sveglio, l’EEG può essere eseguito sia in condizioni di veglia che durante il sonno.
La risonanza magnetica (abbreviato “RM”, in inglese magnetic resonance imaging o “MRI”) o risonanza magnetica nucleare (RMN) è un esame appartenente alla diagnostica per immagini, non invasivo, che si basa sulla fisica dei campi magnetici e permette di visualizzare l’interno di qualsiasi parte del corpo senza effettuare operazioni chirurgiche o somministrare radiazioni ionizzanti come invece avviene nella TAC e nella radiografia tradizionale (RX). La risonanza magnetica, nata originariamente per studiare il sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale), è oggi utilizzata per esaminare tutti i distretti corporei, dalla testa, all’addome, al torace, quindi mentre l’elettroencefalogramma si occupa del sistema nervoso centrale, la risonanza magnetica si può occupare di tutto il corpo.
Perché si effettua l’elettroencefalogramma?
L’elettroencefalogramma viene utilizzato in bambini ed adulti per la diagnosi ed il monitoraggio di varie patologie che interessano, direttamente o indirettamente, il sistema nervoso centrale (epilessia, disturbi del sonno, cefalea… ) e nell’accertamento della morte cerebrale.
Perché si effettua la RM?
Le patologie che si possono diagnosticare grazie alla RM sono virtualmente infinite, dal momento che riesce a studiare praticamente tutte le parti del corpo. La risonanza magnetica viene infatti utilizzata in moltissimi campi della medicina, specie in ambito neurologico, neurochirurgico, traumatologico, oncologico, ortopedico, fisiatrico, fisioterapico, cardiologico e gastroenterologico.
Come si svolge un elettroencefalogramma?
Il paziente si accomoda su una poltrona o lettino e vengono applicati gli elettrodi, che a volte sono inseriti su una cuffia elastica: attraverso una siringa con un ago senza punta viene inserito un gel conduttore sull’elettrodo e, muovendo la punta dell’ago, si spostano i capelli per migliorare il posizionamento dell’elettrodo.
Come si svolge una risonanza magnetica
Tolto qualsiasi oggetto contenente metallo, il paziente si stende sopra un lettino che scorrerà fino a posizionarsi tra i poli del magnete. Nei macchinari tradizionali la forma stessa dell’apparecchiatura potrebbe creare problemi a chi soffre di claustrofobia. Oggi sono tuttavia a disposizione anche macchinari più moderni, a struttura aperta (vedi capitoli successivi). Durante l’esame al paziente non è richiesta alcuna forma di collaborazione, se non quella di rilassarsi e di avvertire il personale di eventuali malesseri tramite un apposito microfono.
Leggi anche:
- Elettroencefalogramma: preparazione, alterazioni, costo, rischi
- Risonanza magnetica con e senza contrasto: come funziona ed effetti collaterali
- Elettromiografia: cos’è, quanto dura, costo, è dolorosa?
Come “funziona” un elettroencefalogramma?
La continua fluttuazione della normale attività cerebrale induce, tra i vari punti del cuoio capelluto, piccole differenze di potenziale elettrico (milionesimi di volt, microvolt) che vengono amplificate e registrate normalmente per alcuni minuti (in casi particolari fino a 24 ore). Si ottiene in questo modo un tracciato che segna per ciascun elettrodo le variazioni del voltaggio nel tempo. Poiché ogni elettrodo riflette in prima linea l’attività della parte cerebrale più vicina, l’EEG è in grado di fornire informazioni non solo su attività elettriche anomale, ma anche sulla loro localizzazione.
Come “funziona” una risonanza magnetica?
Durante la risonanza magnetica, il paziente viene a trovarsi all’interno di un campo magnetico molto forte (anche 10.000-15.000 volte superiore al campo magnetico terrestre), cosicché gli atomi che costituiscono il nostro organismo (più precisamente i protoni) acquistano energia e si orientano secondo l’andamento del campo magnetico medesimo. Quando quest’ultimo viene disattivato, gli atomi tornano al loro orientamento naturale, cedendo l’energia accumulata ed emettendo un segnale. Grazie a sofisticati sistemi è possibile intercettare tale segnale e trasformarlo nelle immagini di risonanza magnetica.
Accortezze durante l’esame
Nell’EEG è obbligatorio rimanere rilassati e fermi per ottimizzare la registrazione del segnale elettrico cerebrale e ridurre gli artefatti di origine muscolare e da movimento. Anche nella RM è necessario rimanere fermi per tutta la durata dell’esame (circa 20-30 minuti) e vengono dati al paziente degli auricolari per proteggere l’udito dai fastidiosi rumori emessi dal macchinario. Nella RM è necessario togliersi oggetti e vestiti con parti metalliche.
Sono esami dolorosi o fastidiosi?
Entrambi gli esami non sono dolorosi né fastidiosi.
Sono esami pericolosi?
Entrambi gli esami non sono pericolosi a patto che si rispettino le controindicazioni. Un rischio di reazione avversa è presente se la RM viene effettuata con un mezzo di contrasto.
Controindicazioni
L’elettroencefalogramma è un esame che può essere effettuato a qualsiasi età e non presenta controindicazioni. La RM ha alcune controindicazioni assolute relative ai pazienti portatori di pacemaker, di clips vascolari cerebrali e di protesi metalliche (denti, occhi, ossa ecc.). Le donne in gravidanza possono sottoporsi a RM dopo parere positivo del medico. In caso di uso di mezzo di contrasto è necessario prestare estrema attenzione nei casi di insufficienza renale ed epatica grave. Nell’insufficienza renale si dovrà, ove possibile, evitare l’impiego del mezzo di contrasto ed optare per indagini (ecografia, risonanza magnetica) che non ne richiedano l’impiego. È raccomandabile consigliare al paziente di bere molta acqua per favorire l’eliminazione della sostanza il più velocemente possibile, e di favorire l’idratazione nei soggetti con insufficienza renale, diabete, mieloma multiplo ed iperuricemia.
Leggi anche:
- Differenza tra PET, TAC e risonanza magnetica
- Differenze tra risonanza magnetica, TAC, PET, MOC, radiografia, ecografia ed endoscopia
- Tomografia ad emissione di positroni (PET): a cosa serve, è pericolosa?
- Differenza tra risonanza magnetica aperta e chiusa
- Differenza tra PET e SPECT
- Colonscopia tradizionale o colonscopia virtuale?
- Coma: cause, risveglio, tipi, quanto dura, fasi, segni, irreversibile
- Differenza tra coma e coma farmacologico
- Narcolessia: cause, sintomi, cure e terapia farmacologica
- Differenze tra fase REM e NON REM del sonno
- Paralisi del sonno e allucinazioni ipnagogiche: cause, pericoli, rimedi
- Perché abbiamo gli incubi?
- Com’è fatto il cervello, a che serve e come funziona la memoria?
- Epilessia infantile ed in adulti: cause, sintomi, diagnosi, cosa fare
- Epilessia: come riconoscere un attacco e soccorrere un ammalato
- Epilessia: riconoscere in tempo l’arrivo di una crisi e come comportarsi
- Epilessia infantile: come comportarsi col proprio figlio?
- Differenza tra stato vegetativo, di minima coscienza, coma, sonno e stato soporoso
- Sindrome locked-in: cause, riabilitazione, respirazione, cure
- Stato di minima coscienza: evoluzione, risveglio, riabilitazione
- Stato vegetativo: risveglio, riabilitazione, durata e caratteristiche
- Glasgow Coma Scale per la classificazione del coma
- Differenza tra sindrome locked-in e stato vegetativo
- Differenza tra stato vegetativo persistente e permanente
- Differenza tra stato vegetativo e stato di minima coscienza
- Differenza tra morte cerebrale, stato vegetativo, stato di minima coscienza e coma
- Emorragia cerebrale: cause, sintomi premonitori, diagnosi e cura
- Coma da emorragia cerebrale: quanto può durare?
- Ictus, emorragia cerebrale cerebrale e TIA: cosa fare e cosa assolutamente NON fare
- Segno di Babinski positivo: quali patologie può indicare?
- Lesioni da decubito: prevenzione, stadi, classificazione e trattamento
- Cosa sente chi è in coma?
- Paraplegia: etimologia, significato, sintomi, cura e riabilitazione
- Tetraplegia: significato, cause, cure e riabilitazione
- Differenza tra emiplegia, emiparesi, diplegia, paraplegia, tetraplegia
- Differenza emiparesi, diparesi, tetraparesi, monoparesi, triparesi
- Emiplegia destra, sinistra, spastica, flaccida: significato e riabilitazione
- Emiparesi destra, sinistra, facciale e neonatale: cause, sintomi e cure
- Differenza tra emiparesi ed emiplegia
- Differenza tra morte clinica, biologica, legale, apparente, improvvisa ed istantanea
- Differenza tra paraplegico e tetraplegico
- Differenza tra ictus ischemico ed emorragico
- Emorragia cerebrale da caduta e trauma cranico: sintomi, diagnosi e cure
- Emorragia cerebrale: non operabile, coma, morte, si può guarire?
- Distrofia muscolare in adulti e bambini: sintomi, cause, diagnosi e cure
- Differenza tra distrofia muscolare e sclerosi multipla
- Differenza tra distrofia muscolare e SLA (sclerosi laterale amiotrofica)
- Differenza tra distrofia muscolare ed atrofia muscolare progressiva
- Rabdomiolisi: sintomi, da statine, conseguenze, valori
- CPK in adulti e bambini: alto, basso, conseguenze, cure e rimedi naturali
- Differenze tra la distrofia muscolare di Duchenne e di Becker
- Differenze tra sclerosi laterale amiotrofica e sclerosi multipla
- Differenze tra atrofia muscolare progressiva e sclerosi laterale amiotrofica
- Differenza tra morbo di Alzheimer e morbo di Parkinson: sintomi comuni e diversi
- Differenza tra morbo di Alzheimer, demenza senile, vascolare e reversibile
- Differenza tra atrofia, distrofia ed aplasia con esempi
- Atrofia muscolare progressiva: cause, sintomi, cura, aspettativa di vita
- Sclerosi laterale amiotrofica (SLA): cause, sintomi, diagnosi e prognosi
- Sclerosi multipla: cause, sintomi, diagnosi e prognosi
- Atrofia muscolare spinale: sintomi, trasmissione, tipi e cure
- Sistema nervoso: com’è fatto, a che serve e come funziona
- Le malattie genetiche più diffuse al mondo
- I muscoli: come sono fatti, come funzionano e cosa rischiano quando ti alleni
- Morbo di Parkinson: cause, sintomi, decorso, terapie
- Morbo di Alzheimer: cause, sintomi, decorso, terapie
- Demenza senile: cause, sintomi, decorso e cure
- Differenza tra bicipite, tricipite e quadricipite
Lo Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!