Con “additivo alimentare” si intende qualsiasi sostanza aggiunta intenzionalmente ai prodotti alimentari, per un fine tecnologico, nelle fasi di produzione, trasformazione, preparazione, trattamento, imballaggio, trasporto o immagazzinamento degli alimenti, che si possa ragionevolmente presumere diventi, essa stessa o i suoi derivati, un componente di tali alimenti direttamente o indirettamente. L’additivo alimentare normalmente non è una sostanza consumata come alimento in quanto tale e non viene utilizzata come ingrediente tipico degli alimenti, indipendentemente dal fatto di avere o non avere un valore nutritivo.
A cosa servono gli additivi?
La funzione principale degli additivi è quella della conservazione degli alimenti. Negli ultimi decenni, a seguito dell’evoluzione tecnologica, l’uso degli additivi alimentari si è esteso notevolmente, anche se l’impiego di additivi “artigianali” trova le sue origini in tempi remoti. In epoca pre-industriale si utilizzavano metodi di conservazione degli alimenti come la salatura delle carni e del pesce, l’aggiunta di succo di limone a frutta e verdura per evitarne l’imbrunimento, la solfitazione dei mosti e dei vini. Tali forme di additivazione derivavano dall’esperienza e venivano tramandate, anche se non erano prive di rischi. Infatti sono noti episodi di intossicazione causati da ingestione di alimenti preparati artigianalmente e non sottoposti ai necessari trattamenti per assicurarne la salubrità. L’aggiunta di additivi in sostituzione a tali metodi di conservazione rappresenta, pertanto, un’esigenza tecnologica conseguente all’evoluzione industriale e al mutare delle abitudini alimentari, che hanno enormemente influenzato il ciclo produttivo e distributivo degli alimenti. Oggi la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione dei prodotti alimentari possono essere realizzati in aree geografiche molto distanti e ciò è possibile grazie all’uso degli additivi.
Gli additivi sono sicuri?
Poiché l’uso gli additivi alimentari può suscitare nel consumatore atteggiamenti di diffidenza, è opportuno fornire alcune informazioni di carattere generale:
- molti additivi sono costituenti naturali di alimenti, come l’acido citrico, la lecitina, le pectine, i tocoferoli;
- gli additivi alimentari sono sostanze ampiamente studiate e documentate sotto il profilo tossicologico e il loro uso è costantemente sotto il controllo di Organizzazioni internazionali e nazionali. Per alcuni di essi è fissata una dose accettabile giornaliera, che rappresenta la quantità di additivo che può essere ingerita giornalmente, attraverso la dieta nell’arco di vita, senza che compaiano effetti indesiderati;
- nella preparazione e conservazione degli alimenti è autorizzato l’impiego solo degli additivi identificati con un codice europeo, costituito dalla lettera E e un numero progressivo ed elencati in una lista positiva.
Il principio autorizzativo della lista positiva è la prima garanzia a tutela del consumatore. Un additivo alimentare può essere autorizzato soltanto se il suo uso soddisfa i seguenti requisiti:
- sulla base dei dati scientifici disponibili, il tipo d’impiego proposto non pone problemi di sicurezza per la salute dei consumatori
- il suo impiego può essere ragionevolmente considerato una necessità tecnica cha non può essere soddisfatta con altri mezzi
- il suo impiego non induce in errore e comporta vantaggi per il consumatore.
In conclusione un additivo autorizzato è una sostanza assolutamente sicura poiché:
- ne è stata valutata la sicurezza d’uso,
- ne sono stati fissati i requisiti di purezza chimica e
- il suo è consentito solo nel caso di documentata esigenza tecnologica, infatti anche se ritenuto non nocivo, l’additivo non è consentito se non è necessario.
Classificazione degli additivi
Gli additivi alimentari sono classificati, ai sensi del Regolamento (CE) n. 1333/2008 (testo consolidato al 2017) in base alla funzione tecnologica principale svolta nell’alimento nelle seguenti categorie funzionali:
1. Edulcoranti
sono sostanze utilizzate per conferire un sapore dolce agli alimenti o come edulcoranti da tavola.
2. Coloranti
sono sostanze che conferiscono un colore a un alimento o ne restituiscono la colorazione originaria, e includono componenti naturali degli alimenti e altri elementi di origine naturale, normalmente non consumati come alimento né usati come ingrediente tipico degli alimenti. Sono coloranti ai sensi del presente regolamento le preparazioni ottenute da alimenti e altri materiali commestibili di base di origine naturale ricavati mediante procedimento fisico e/o chimico che comporti l’estrazione selettiva dei pigmenti in relazione ai loro componenti nutritivi o aromatici.
3. Conservanti
sono sostanze che prolungano la durata di conservazione degli alimenti proteggendoli dal deterioramento provocato da microorganismi e/o dalla proliferazione di microorganismi patogeni.
4. Antiossidanti
sono sostanze che prolungano la durata di conservazione degli alimenti proteggendoli dal deterioramento provocato dall’ossidazione, come l’irrancidimento dei grassi e le variazioni di colore.
5. Supporti
sono sostanze utilizzate per sciogliere, diluire, disperdere o modificare fisicamente un additivo alimentare, un aroma, un enzima alimentare, un nutriente e/o altre sostanze aggiunte agli alimenti, a scopo nutrizionale o fisiologico senza alterarne la funzione (e senza esercitare essi stessi alcun effetto tecnologico), allo scopo di facilitarne la manipolazione, l’applicazione o l’impiego.
6. Acidificanti
sono sostanze che aumentano l’acidità di un prodotto alimentare e/o conferiscono ad esso un sapore aspro.
7. Regolatori dell’acidità
sono sostanze che modificano o controllano l’acidità o l’alcalinità di un prodotto alimentare.
8. Antiagglomeranti
sono sostanze che riducono la tendenza di particelle individuali di un prodotto alimentare ad aderire l’una all’altra.
9. Agenti antischiumogeni
sono sostanze che impediscono o riducono la formazione di schiuma.
10. Agenti di carica
sono sostanze che contribuiscono ad aumentare il volume di un prodotto alimentare, senza contribuire in modo significativo al suo valore energetico disponibile.
11. Emulsionanti
sono sostanze che rendono possibile la formazione o il mantenimento di una miscela omogenea di due o più fasi immiscibili, come olio e acqua, in un prodotto alimentare.
12. Sali di fusione
sono sostanze che disperdono le proteine contenute nel formaggio, realizzando in tal modo una distribuzione omogenea dei grassi e altri componenti.
13. Agenti di resistenza
sono sostanze che rendono o mantengono saldi o croccanti i tessuti dei frutti o degli ortaggi, o che interagiscono con agenti gelificanti per produrre o consolidare un gel.
14. Esaltatori di sapidità
sono sostanze che esaltano il sapore e/o la fragranza esistente di un prodotto alimentare.
15. Agenti schiumogeni
sono sostanze che rendono possibile l’ottenimento di una dispersione omogenea di una fase gassosa in un prodotto alimentare liquido o solido.
16. Agenti gelificanti
sono sostanze che danno consistenza ad un prodotto alimentare, tramite la formazione di un gel.
17. Agenti di rivestimento
(inclusi gli agenti lubrificanti) sono sostanze che, quando vengono applicate alla superficie esterna di un prodotto alimentare, gli conferiscono un aspetto brillante o forniscono un rivestimento protettivo.
18. Agenti umidificanti
sono sostanze che impediscono l’essiccazione degli alimenti contrastando l’effetto di una umidità atmosferica scarsa, o che promuovono la dissoluzione di una polvere in un ambiente acquoso.
19. Amidi modificati
sono sostanze ottenute mediante uno o più trattamenti chimici di amidi alimentari, che possono aver subito un trattamento fisico o enzimatico e essere acidi o alcalini, diluiti o bianchiti.
20. Gas d’imballaggio
sono gas differenti dall’aria introdotti in un contenitore prima, durante o dopo aver introdotto in tale contenitore un prodotto alimentare.
21. Propellenti
sono gas differenti dall’aria che espellono un prodotto alimentare da un contenitore.
22. Agenti lievitanti
sono sostanze, o combinazioni di sostanze, che liberano gas e in questo modo aumentano il volume di un impasto o di una pastella.
23. Agenti sequestranti
sono sostanze che formano complessi chimici con ioni metallici.
24. Stabilizzanti
sono sostanze che rendono possibile il mantenimento dello stato fisico-chimico di un prodotto alimentare; gli stabilizzanti comprendono le sostanze che rendono possibile il mantenimento di una dispersione omogenea di due o più sostanze immiscibili in un prodotto alimentare, le sostanze che stabilizzano, trattengono o intensificano la colorazione esistente di un prodotto alimentare e le sostanze che aumentano la capacità degli alimenti di formare legami, compresa la formazione di legami incrociati tra le proteine tale da consentire il legame delle particelle per la formazione dell’alimento ricostituito.
25. Addensanti
sono sostanze che aumentano la viscosità di un prodotto alimentare.
26. Agenti di trattamento delle farine
esclusi gli emulsionanti, sono sostanze che vengono aggiunte alla farina o ad un impasto per migliorarne le qualità di cottura.
27. Intensificatori del contrasto
sono sostanze che, se applicate sulla superficie esterna degli ortofrutticoli in seguito alla depigmentazione di parti predefinite (per esempio mediante trattamento laser), aiutano a distinguere tali parti dal resto della superficie conferendo una colorazione in seguito all’interazione con alcune componenti dell’epidermide.
Liste degli additivi alimentari autorizzati
Gli elenchi o liste positive degli additivi alimentari sono stati istituiti con i seguenti provvedimenti comunitari:
- il Regolamento (UE) n. 1129/2011 che istituisce l’allegato II del Regolamento (CE) n. 1333/2008 (testo consolidato al 2017)
- il Regolamento (UE) n. 1130/2011 che istituisce l’allegato III del Regolamento (CE) n. 1333/2008.
- il Regolamento (UE) n. 1131/2011 che ha modificato l’allegato II del Regolamento (CE) n. 1333/2008 per quanto riguarda i glicosidi steviolici.
Tali elenchi sono in continuo aggiornamento grazie alle nuove conoscenze scientifiche e all’evoluzione tecnologica, pertanto si consiglia di consultare la Banca dati UE e il Regolamento (CE) n. 1333/2008 (testo consolidato al 2017).
Leggi anche:
- Differenza tra pizza e piadina: calorie ed idee in cucina
- Il diabetico può mangiare la pizza? Quale preferire?
- La pasta non fa ingrassare: è parte importante di una dieta sana
- Differenza tra prosciutto di Parma e San Daniele
- Differenza tra prosciutto crudo e prosciutto crudo magro
- Millennials obesi: la generazione più grassa della storia è a rischio cancro
- I dieci motivi per cui non riesci a dimagrire anche se ci provi da anni
- Quanto peso perdiamo ogni volta che andiamo in bagno?
- Cosa succede al tuo corpo quando smetti di mangiare pasta e pane
- Quante calorie contiene la pasta? Ecco i consigli per mangiarla senza ingrassare
- Glucomannano, l’integratore che nel tuo stomaco aumenta di 100 volte il proprio volume, ti sazia e ti impedisce di mangiare troppo
- Shirataki, la pasta senza carboidrati e senza glutine che non fa ingrassare e può essere consumata anche da celiaci e diabetici
- Pelle arrossata ed irritata a causa del sudore: come curare l’irritazione cutanea?
- Irritazione cutanea in neonati, bambini e gravidanza: i soggetti più a rischio
- Qual è la giusta percentuale di grasso che dobbiamo avere nel corpo?
- Quanti litri e percentuale di acqua sono presenti nel nostro corpo?
- Sono normopeso, sottopeso o sovrappeso? Come si calcola l’Indice di Massa Corporea (BMI)?
- L’indice di massa corporea non dice sempre la verità
- La dieta ti sta facendo perdere massa magra o massa grassa? Scoprilo con la bioimpedenziometria
- Quanto pesa tutta la popolazione mondiale messa assieme?
- Capacità massima dello stomaco: si può “mangiare fino a scoppiare”?
- Stomaco: anatomia e funzioni in sintesi
- Si può vivere senza mangiare cibo? Per quanto tempo?
- Quanto è normale ingrassare in gravidanza?
- Quanto pesa un litro di acqua liquida o di ghiacciata?
- Differenza tra massa e peso in fisica ed in medicina
- Digiuno intermittente e terapeutico: fa dimagrire? Fa bene o fa male alla salute?
- Cosa sono e qual è la differenza tra massa magra e massa grassa? Tutte le percentuali di grasso, ossa e muscoli
Lo Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!