Il foruncolo (chiamato anche “brufolo“, i due termini sono sinonimi) è una piodermite, cioè una dermatite (infezione del derma) causata da batteri piogeni, che coinvolge un follicolo pilifero ed il tessuto peri-follicolare circostante, contenente materiale purulento e che generalmente tende alla guarigione spontanea.
Etimologia
La parola “foruncolo” deriva dal latino fur furis che significa “piccolo ladro”).
Cause
Alla base di un furuncolo, c’è una infezione da batterio piogeno. I piogeni sono batteri che provocano infiammazioni suppurative, cioè caratterizzate dalla produzione di pus, un essudato purulento ricco di granulociti. Esempi classici di piogeno, sono lo Streptococcus pyogenes, Staphylococcus aureus, lo Staphylococcus haemolyticus, lo Pseudomonas aeruginosa e la Nesseiria Gonorrhoeae. L’infezione trae origine dalla colonizzazione batterica in seguito a contatto diretto con persone o con oggetti infetti: il microrganismo si introduce nei tessuti sottocutanei generalmente attraverso una lesione della pelle.
Sintomi e caratteristiche
Si manifesta come un rilievo arrossato, doloroso e purulento della pelle (lesione papulo-nodulare ad evoluzione suppurativa). L’infezione si estende solo in casi di diminuita resistenza dell’organismo e del suo sistema immunitario (malnutrizione, diabete, anemia, stress, depressione). Il foruncolo può rappresentare negli adolescenti una manifestazione dell’acne.
Pus
Il pus è un materiale viscoso di aspetto denso e cremoso, di colore variabile dal biancastro, al giallastro, fino al verdastro. La viscosità del pus è dovuta all’alto contenuto di DNA che deriva dal disfacimento dei granulociti. Il pus è formato da varie componenti, tra cui:
- leucociti vivi, morti o morenti;
- siero e plasma;
- componenti dell’essudato infiammatorio come edema e fibrina;
- batteri vivi, morti o morenti;
- frammenti cellulari necrotici;
- vari prodotti derivanti dal disfacimento dei tessuti, come acidi nucleici e lipidi.
I principali leucociti (globuli bianchi) coinvolti, sono i neutrofili, cioè cellule fagocitarie capaci di inglobare e digerire i batteri con cui vengono a contatto. Se il processo infiammatorio è cronico, si riscontrano anche notevoli quantità di linfociti. Per approfondire, leggi anche: Globuli bianchi (leucociti) alti, bassi, valori normali ed interpretazione
Terapia
La maggioranza dei piccoli foruncoli, si risolve in modo spontaneo a patto che non vengano “grattati”. Il trattamento attivo più usato in questi casi è l’applicazione di ittiolo o tintura di iodio, che fa maturare il foruncolo e determina la fuoriuscita del pus. Inoltre è possibile trattare la zona interessata dal foruncolo, o da gruppi di foruncoli, con una crema antibiotica (su prescrizione medica). Per un piccolo foruncolo basta generalmente la protezione di un cerotto.
Decorso e rischi
Il foruncolo, se rimane localizzato, può essere al massimo leggermente doloroso, con lieve ingrossamento dei linfonodi regionali. È tipica la diffusione secondaria dell’infezione causata dal grattamento. Le conseguenze possono invece essere serie se il batterio entra in circolo e provoca un’infezione del sangue detta setticemia. Perciò è bene non toccare mai un foruncolo: ci si deve infatti rivolgere a un medico (dermatologo) nel caso fosse necessario inciderlo, quando è molto doloroso, quando si manifesta nei bambini o negli anziani e quando parecchi foruncoli compaiono contemporaneamente od in rapida sequenza temporale.
Consigli
- Prima e dopo qualsiasi operazione effettuata in una zona con infezione suppurativa e pus, è importante lavarsi accuratamente le mani, dal momento che il pus può contenere batteri vivi che possono infettare altre aree della cute o contagiare altre persone.
- Possibilmente è utile indossare guanti in lattice o nitrile.
- Anche se il paziente è probabilmente portato a “tormentare” spesso la zona dell’infezione e ad inciderla autonomamente, è consigliabile evitare tali pratiche, che potrebbero in alcuni casi peggiorare la situazione ed estendere l’infezione a zone vicine.
Per approfondire, leggi:
- Cosa sono i brufoli ed i punti neri e come fare per prevenirli e curarli?
- Spremere o incidere il brufolo: lo fa davvero passare prima?
- Dentifricio sui brufoli per farli passare: funziona davvero?
- Brufolo sottopelle: cause, farmaci e rimedi naturali veloci
- Infiammazione purulenta e pus: cause, tipi, sintomi e terapie
- Empiema: cos’è, tipologie, cause, diagnosi, complicanze e terapia
- Ascesso: cause, sintomi, diagnosi, rischi, complicanze, cure
- Ascesso dentale e gonfiore guancia: quanto dura e rimedi
- Flemmone: definizione, cause, sintomi, diagnosi e terapia
- Fistola: cos’è, cause, sintomi, immagini, diagnosi, rischi e cura
- Piemia: cos’è, cause, sintomi, immagini, diagnosi, rischi e cura
- Setticemia: contagio, cause, decorso, significato, durata, si guarisce?
- Pus bianco, giallo o verde: cos’è e come eliminarlo
- Foruncolo doloroso: cos’è, come si cura, rischi e rimedi
- Favo in medicina: significato, cause, sintomi e cure
- Patereccio: significato, tipi, come si cura, incisione
- Idrosadenite suppurativa cronica: cause, sintomi, diagnosi e terapia
Leggi anche:
- Punti neri (comedoni): tutti i rimedi naturali per eliminarli
- Macchie rosse sulla pelle di viso o corpo: che significano?
- Pelle arrossata ed irritata a causa del sudore: come curare l’irritazione cutanea?
- Differenza tra sepsi e setticemia
- Differenza tra empiema ed ascesso
- Differenza tra sepsi e Sindrome da risposta infiammatoria sistemica (SIRS)
- Sepsi: cause, sintomi, diagnosi e terapie
- Differenza tra macula, papula, pustola, vescicola, bolla, flittene e pomfo
- Batteriemia: cura, segni, sintomi, diagnosi ed antibiotici
- Differenza tra edema infiammatorio, non infiammatorio, essudato, trasudato, idropisìa e idrope
- Empiema pleurico: guarigione, saccato, complicanze, RX, cura
- Empiema subdurale: cause, sintomi, diagnosi, rischi, cure
- Empiema della colecisti: cause, sintomi, diagnosi, rischi, cure
- Idrope: cause, tipi e terapia
- Cos’è l’Idropisìa?
- Pneumotorace spontaneo primario, secondario ed iperteso: cause, sintomi, terapie
- Emotorace (sangue nella cavità pleurica): sintomi, cause e cura
- Idrotorace: cause, patologie, sintomi, diagnosi e cure
- Drenaggio toracico (toracostomia): a che serve, quando si rimuove
- Valvola di Heimlich: com’è fatta, a che serve e come funziona
- Versamento pleurico, scompenso cardiaco, neoplastico, conseguenze
- Chilotorace: cause, sintomi e trattamento
- Edema infiammatorio e vasi sanguigni nell’infiammazione
- Differenza tra toracentesi, paracentesi e rachicentesi
- Meningite: contagio, sintomi, vaccino, gravità e profilassi
- Endocardite: cause, sintomi, diagnosi e terapie
- Differenza tra batteri Gram negativi e Gram positivi
- Differenza tra batteri bacilli, cocchi, streptococchi e spirilli
- Triade di Virchow: i tre fattori di rischio per la trombosi
- Chetosi: cos’è, da cosa è causata, sintomi e terapia in adulti e bambini
- Coagulazione intravascolare disseminata: cause e trattamenti
- Sindrome da disfunzione multiorgano: cause, sintomi, stadi e cure
- Coprocoltura feci per salmonella: perché e come si fa
- I cinque segni cardinali dell’infiammazione
- Differenza tra infezione ed infiammazione: sono la stessa cosa?
- Infiammazione: le alterazioni dei vasi sanguigni, permeabilità vascolare e migrazione leucocitaria
- Differenza tra infezione acuta e cronica
- Morte cellulare: differenza tra necrosi, apoptosi ed autofagia
- Infestazione: cos’è, da cosa è causata, come si cura
- Differenza tra infezione ed infestazione
- Differenza tra infestazione interna ed esterna
- Differenza tra infiammazione cronica granulomatosa e non granulomatosa
- Differenza tra granulomi asettici (da corpo estraneo) e settici
- Linfonodi: cosa sono, come riconoscerli, quando sono pericolosi
- Linfonodo sentinella: cos’è e perché è importante in caso di cancro
- Biopsia del linfonodo sentinella: a che serve, perché è importante
- Sistema linfatico e linfonodi: anatomia e funzioni in sintesi
- Differenza tra cisti e linfonodo
- Differenza tra cisti, pseudocisti, ascesso ed empiema
- Differenza tra acidosi ed alcalosi, metabolica e respiratoria
- Apparato respiratorio: anatomia in sintesi, struttura e funzioni
- Asma bronchiale: spirometria e diagnosi differenzialeAsma bronchiale: spirometria e diagnosi differenziale
- Esofago e trachea: zona, anatomia, rapporti e differenze
- Spirometria diretta ed indiretta: come si esegue ed a cosa serve
- Differenza tra BPCO ed asma: terapia e sintomi comuni e diversi
- Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO): sintomi, diagnosi e cura
- Asma bronchiale in bambini e adulti: cause, sintomi e cura
- Embolia polmonare: massiva, diagnosi, da tumore, terapia
- Polmoniti nosocomiali: cause, terapie e linee guida ATS
- Polmonite interstiziale, atipica, senza febbre: sintomi e cure in bimbi ed adulti
- Polmonite in bimbi ed adulti: quando chiamare subito il medico
- Polmonite in bimbi ed adulti: quando diventa davvero pericolosa
- Broncoscopia polmonare con biopsia: a cosa serve, fa male, è pericolosa?
- Tutti gli articoli sullo smettere di fumare
- Enfisema polmonare: sintomi, tipi, cause, diagnosi e terapia
- Alveoli polmonari: cosa sono e che funzioni svolgono?
- Enfisema polmonare: cure, complicazioni, quando chiamare il medico
- Spirometria diretta ed indiretta: come si esegue ed a cosa serve
- Che significa malattia autoimmune? Spiegazione ed esempi
- Parametri della spirometria: capacità, volumi, rapporti e flussi
- Polmoni: anatomia e funzioni in sintesi
- Differenza tra laringe, faringe e trachea
- Sangue dal naso (epistassi) in bambini e adulti: cause, rimedi naturali, cosa fare e cosa NON fare
Lo Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!