Con “poliuria” in medicina per definizione si intende l’eliminazione di una quantità di urina superiore a 2000 ml nelle 24 ore (2500 ml o 3000 ml secondo alcune fonti), generalmente associata ad un aumento della frequenza della minzione. Ricordiamo che la diuresi giornaliera normale di un adulto sano oscilla tra i 1000 ed i 2000 ml, con una diuresi oraria normale tra 50 e 70 ml. Nel caso in cui la produzione di urina resti normale ma con aumento della frequenza della minzione, si parla invece di “pollachiuria“. Non necessariamente una poliuria è determinata da patologie, ad esempio l’assunzione di elevate quantità di acqua e cibi ricchi di acqua può determinare una fisiologica poliuria transitoria, segno che l’organismo ha reagito ad un eccesso di acqua nel corpo, con un normale aumento della diuresi. La causa più frequente di poliuria è il diabete mellito non adeguatamente controllato
Fattori che influenzano la diuresi
Per prima cosa è importante ricordare che la diuresi ha una forte variabilità individuale, dipendente da una lunga serie di fattori, come ad esempio:
- età ed il sesso del paziente;
- funzionalità renale;
- quantità di acqua bevuta;
- quantità di sale nella dieta;
- tipi di cibo inseriti nella dieta;
- ormoni (vasopressina, aldosterone e peptide natriuretico atriale);
- quantità di acqua persa con le feci (che aumenta con la diarrea);
- quantità di acqua persa con il sudore;
- quantità di acqua persa con eventuale vomito;
- alterazioni della volemia (il volume di sangue circolante, che diminuisce ad esempio in caso di copiosa emorragia);
- eventuali patologie (cardiopatie, alterazioni ormonali, insufficienza renale, calcoli, ustioni, diabete mellito, diabete insipido, infezioni…);
- stress psico-fisico;
- condizioni ambientali.
Cause di poliuria
Varie condizioni e patologie possono determinare – direttamente o indirettamente – una poliuria, tra cui:
- cause comportamentali: un eccessivo introito di acqua e cibi ricchi di acqua, ad esempio assunti a scopo dimagrante, possono determinare una fisiologica poliuria;
- cause endocrine: diabete mellito, diabete insipido, diabete insipido nefrogeno e sindrome di Cushing;
- cause renali: patologie croniche renali, pielonefrite cronica, sindrome di Fanconi;
- cause metaboliche: ipercalcemia, ipopotassiemia, iperglicemia, alte dosi di riboflavina (vitamina B2) e vitamina D;
- cause ormonali: alterazione degli ormoni che regolano la diuresi, cioè vasopressina, aldosterone e peptide natriuretico atriale, tipicamente la polidipsia è determinata da ridotta secrezione di aldosterone, a sua volta in genere causata da un tumore della corticale surrenale;
- cause psicologiche: un prolungato stress psico-fisico può essere alla base di poliuria transitoria;
- cause psichiatriche: alcune patologie psichiatriche come schizofrenia, depressione e disturbo ossessivo compulsivo potrebbero portare il paziente ad assumere quantità enormi di acqua in modo compulsivo;
- cause cardiologiche: il corpo reagisce ad una ipertensione arteriosa da ipervolemia, aumentando la diuresi;
- cause iatrogene: alcuni farmaci possono determinare poliuria, come ad esempio i diuretici, il litio, le tetracicline, i corticosteroidi, sia assunti in quantità normale sia – a maggior ragione – in caso di sovradosaggio;
- polidipsia (sete intensa che porta il paziente a ingerire oltre 6 litri di acqua al giorno), a sua volta determinata da varie cause, può ovviamente determinare una poliuria;
- altre cause: una lunga serie di altre patologie e condizioni può determinare poliuria, come l’anemia falciforme, la tachicardia parossistica sopra-ventricolare, varie malattie prostatiche, tiroidee e paratiroidee, il parto, la rimozione di una causa ostruente all’interno del tratto urinario (ad esempio un calcolo renale che ha determinato ritenzione urinaria e globo vescicale).
Cause diverse possono agire contemporaneamente ed in modo sinergico andando a peggiorare la poliuria.
Malattie che causano poliuria
Le patologie che più frequentemente sono associare – direttamente ed indirettamente – a poliuria, sono:
- anafilassi;
- cancro alla prostata;
- cancro alla vescica;
- cancro al rene;
- patologie del surrene;
- diabete mellito;
- diabete insipido;
- emocromatosi;
- insufficienza cardiaca congestizia;
- iperparatiroidismo;
- ipertiroidismo;
- tireotossicosi;
- morbo di Basedow;
- tiroiditi;
- danni neurologici di varia natura;
- ipopituitarismo;
- sindrome di Conn;
- cefalea;
- sindrome da perdita di sali cerebrale;
- ipertrofia prostatica benigna;
- malaria;
- calcolosi con rimozione del calcolo;
- infezioni del tratto urinario (reni, ureteri, vescica, uretra) come la cistite;
- traumi ed interventi chirurgici;
- ocratossicosi;
- pielonefrite cronica;
- prostatite;
- ipertensione arteriosa;
- tachicardia;
- nefronoftisi;
- patologie psichiatriche con polidipsia psicogena;
- patologie e tumori dell’ipofisi.
Patogenesi
Possiamo distinguere quattro principali processi che causano poliuria:
- aumentata ingestione di liquidi: principalmente nelle cause psicogene, nello stress e nell’ansia;
- aumentata velocità di filtrazione glomerulare (GFR): in caso di febbre, ipertiroidismo e altri stati ipermetabolici;
- aumentata escrezione di soluti:ad esempio nel caso del diabete mellito, ipertiroidismo, iperparatiroidismo, uso di diuretici (che fanno sì vi sia un aumento di soluti nel tubulo contorto distale);
- impossibilità da parte del rene di riassorbire acqua nel tubulo contorto distale, come nel caso di diabete insipido centrale, oppure diabete insipido nefrogeno, farmaci e malattia renale cronica.
Sintomi e segni associati
La poliuria stessa è – nella maggioranza dei casi – il sintomo (anche se è più corretto parlare di “segno”) di una patologia. Ad essa, a seconda della causa a monte che l’ha determinata, possono associarsi varie tipologie di sintomi diversi. Ad esempio se si verifica in un paziente con ipertiroidismo, i sintomi correlati saranno appunto quelli di ipertiroidismo, se si verifica in un paziente con tachicardia parossistica sopra-ventricolare, i sintomi saranno quelli di una cardiopatia e così via, con quadri clinici estremamente diversi in base alla patologia specifica a monte che ha determinato l’aumento della diuresi. Tuttavia praticamente quasi tutte le poliurie, a prescindere dalla causa, sono frequentemente correlate ad alcuni segni e sintomi, tra cui:
- pollachiuria: emissione con elevata frequenza (a meno di 4 ore di distanza) di piccole quantità di urina;
- nicturia: ripetuto bisogno di urinare durante il riposo notturno;
- disuria: difficoltà ad urinare;
- stranguria: dolore durante la minzione;
- enuresi: perdita involontaria di urina durante la notte;
- ritenzione urinaria (o iscùria): accumulo di urina nella vescica, come conseguenza dell’incapacità – parziale o totale – della vescica di svuotarsi;
- tenesmo vescicale: contrazione spasmodica e dolorosa, dello sfintere vescicale accompagnata da pressione e fastidio in regione uretrale o sovrapubica e stimolo minzionale urgente, con emissione minima di urina. Anche subito dopo aver urinato, il paziente avverte ancora lo stimolo di urinare ma nel tentativo di minzione spesso non riesce ad emettere urina;
- urine torbide: segno di probabile infezione lungo le vie urinarie;
- incontinenza urinaria: incapacità di trattenere l’urina che porta a perdita involontaria di urina;
- globo vescicale: aumento di volume della vescica che può arrivare a contenere fino a 4000 ml (4 litri) di urina;
- polidipsia (vedi paragrafo successivo).
Non tutti questi segni e sintomi sono necessariamente presenti nello stesso momento.
Poliuria e polidipsia
La poliuria appare spesso associata alla polidipsia, cioè un marcato aumento del senso di sete che porta il paziente a ingerire oltre 6 litri (o 100 mL/kg) di acqua al giorno. Nonostante sia ovvio che le due condizioni siano strettamente legate (maggior acqua ingerita e maggior urina espulsa), è però importante ricordare che:
- è possibile il verificarsi di poliuria senza polidipsia e viceversa;
- la polidipsia può essere sia una causa della poliuria che un suo effetto.
La polidipsia può essere causata da un lungo elenco di patologie e condizioni, dalla polidipsia psicogena (associata a cause psicologiche e psichiatriche) fino a cause cardiache (ad esempio ipotensione arteriosa da ipovolemia da emorragia copiosa), tumorali (tumore ipofisario) ed endocrine, come diabete mellito ed insipido.
Polidipsia psicogena
Quando la polidipsia (sete eccessiva) dipende da cause psicologiche, prende il nome di “psicogena”, o polidipsia primaria o “potomania”. Il potomane, ovvero la persona affetta da potomania, beve ogni liquido alla sua portata, anche e soprattutto acqua. Non bisogna confondere il potomane con il dipsomane, anch’egli spinto da un fortissimo impulso volto al bere eccessivo, ma con una importante differenza:
- il potomane è spinto a bere liquidi potabili (acqua, succhi di frutta…);
- il dipsomane è spinto a bere liquidi tossici, generalmente alcool (il dipsomane è quindi, sotto certi aspetti, accostabile all’alcolista cronico).
La polidipsia psicogena può essere legata ad una causa d’origine organica come il cranifaringioma, un tumore dell’ipotalamo che coinvolge il centro della sete, oppure a cause di origine psicologica/psichiatrica, ad esempio nella schizofrenia o nel disturbo ossessivo compulsivo. La cura dipende dalla causa a monte: ad esempio è chirurgica se ad eziologia tumorale, oppure è psichiatrica/psicoterapeutica se ad eziologia psicologica.
Diagnosi
Per diagnosticare una poliuria e, soprattutto, determinare la patologia a monte che l’ha determinata, il medico utilizza vari strumenti diagnostici:
- anamnesi (raccolta dei dati del paziente);
- esame obiettivo (visita vera e propria con, ad esempio palpazione dell’addome ed ispezione dei genitali);
- ecografia renale;
- ecografia transrettale della prostata;
- PSA;
- esplorazione digitale rettale della prostata;
- esame del sangue (emocromo);
- VES;
- esame delle urine;
- esame per valutare la funzionalità renale;
- clearance della creatinina;
- azotemia;
- cistoscopia;
- cistografia;
- biopsia della prostata;
- biopsia renale;
- radiografia, TAC e/o risonanza magnetica;
- test genetici;
- uro-TAC;
- scintigrafia;
- uroflussometria;
- urinocultura.
Non tutti gli esami sono sempre necessari per raggiungere la diagnosi.
Terapia
Non esiste una cura unica che vada bene in tutti i casi di poliuria. La terapia di una poliuria dipende dalla patologia a monte che l’ha determinata: solo dopo che il medico avrà identificato la causa specifica di poliuria, sarà in grado di impostare una terapia efficace. Se ad esempio la causa di poliuria è riconducibile ad un tumore ipofisario o del surrene, la terapia sarà chirurgica, se la causa è psicologica, la cura sarà probabilmente una associazione tra farmaci e psicoterapia, se la causa è il diabete mellito, la terapia avrà l’obiettivo di tenere sotto controllo la glicemia, e così via. Se altri trattamenti medici hanno fallito, a volte si ricorre alla desmopressina, analogo sintetico dell’ormone del lobo ipofisario posteriore vasopressina, usato nel diabete insipido, specialmente in caso di poliuria notturna.
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Lo Staff di Medicina OnLine
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