Con iperpotassiemia (o iperkaliemia o eccesso di potassio) in medicina si intende l’aumento della potassiemia, cioè un surplus di potassio nel sangue. Poiché l’equilibrio della concentrazione di tale sale minerale è estremamente importante per la fisiologia del nostro organismo, l’iperkaliemia – se grave e prolungata – è una condizione potenzialmente grave.
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Importanza del potassio nel corpo umano
Durante le fasi del potenziale d’azione, che comporta il battito cardiaco, gli ioni del potassio svolgono un ruolo determinante. Il potassio attraversa i canali ionici sia in entrata che in uscita, l’ingresso è favorito da elementi quali l’insulina, l’alcalosi e gli agonisti beta2-adrenergici, mentre l’unico elemento che al contrario favorisce l’uscita è l’acidosi. Un’alterazione di queste componenti porta di conseguenza ad un’alterazione del funzionamento cardiaco. Nelle cellule cardiache l’aumento della concentrazione di potassio extra-cellulare diminuisce la negatività del potenziale di riposo della cellula cardiaca, depolarizzandola in parte. Di conseguenza diminuisce anche l’intensità del potenziale d’azione, e questo fa sì che la contrazione del cuore sia via via più debole.
Valori normali e patologici
Nel plasma sanguigno la concentrazione degli ioni K+ è generalmente compresa tra 3,5 e 5 milliequivalenti per litro. Valori più alti indicano iperpotassiemia.
Cause
Le cause di iperkaliemia possono dipendere da tre fattori fondamentali che possono agire da soli o in sinergia: l’aumentato apporto di potassio, la fuoriuscita di potassio dalle cellule e la ridotta eliminazione. Fattori di rischio ulteriori sono l’ipocalcemia e l’acidosi.
Aumentato apporto di K+
Da solo tale fattore non costituisce praticamente mai una causa di iperkaliemia, quindi, nel paziente con eccesso di potassio, è solitamente associato ad altro fattore eziologico.
Fuoriuscita di K+ dalle cellule
- distruzione cellulare (per emolisi intravasale, sindrome da lisi tumorale e rabdomiolisi);
- acidosi (per esempio nel diabete mellito);
- ipoinsulinemia e iperosmolarità;
- intenso sforzo fisico;
- paralisi periodica iperkaliemica;
- tossicità digitalica;
- terapia con β-bloccanti.
Ridotta eliminazione di K+
- diminuito influsso renale di soluti;
- ipoaldosteronismo iporeninemico;
- malattia di Addison;
- eparina;
- pseudoipoaldosteronismo;
- insufficienza renale acuta;
- ostruzione urinaria;
- nefropatie;
- diuretici.
Patologie e condizioni che causano eccesso di potassio:
- insufficienza renale acuta;
- insufficienza renale cronica;
- insufficienza della corteccia del surrene;
- ipoaldosteronismo;
- acidosi metabolica e respiratoria;
- coma diabetico;
- acidosi tubulare renale tipo IV: ipoaldosteronismo iporeninemico;
- crisi emolitiche;
- ustioni gravi;
- ipertermia maligna;
- paralisi periodica familiare iperkaliemica;
- uso di diuretici risparmiatori di potassio, sali di potassio, ACE inibitori, betabloccanti.
Pseudo iperpotassiemia o iperpotassiemia spuria
Questo dato oltre ad alterazioni metaboliche può essere causato da:
- emolisi in vitro (caso frequente è un’agitazione eccessiva della provetta che contiene un campione di sangue);
- durante la coagulazione in vitro, viene rilascio il potassio dalla componente corpuscolare del sangue;
- intenso sforzo fisico o attività fisica;
- laccio emostatico applicato per tempi eccessivi, aggravato dall’associazione dell’apertura e chiusura ripetuta del pugno.
Segni e sintomi
L’iperkaliemia può causare:
- malessere generale;
- astenia (debolezza muscolare);
- crampi muscolari;
- ipotensione arteriosa (abbassamento delle pressione del sangue);
- brachiacardia (abbassamento della frequenza cardiaca);
- alterazioni dell’elettrocardiogramma;
- arresto cardiaco.
Alterazioni elettrocardiografiche associate all’iperkaliemia
- aumento ampiezza onde T (appuntite);
- allungamento intervallo PR;
- assenza o appiattimento onde P;
- durata maggiore complesso QRS (slargato);
- riduzione frequenza cardiaca.
Terapie
Il trattamento è a base di farmaci quali il furosemide o una combinazione di insulina (attivatore della pompa sodio-potassio e quindi del riassorbimento cellulare di potassio) e glucosio e una combinazione di sorbitolo e kayexalate. Nonostante le avvertenze dell’FDA per gli eventi avversi (necrosi colon, sanguinamenti, colite ischemica) segnalati con l’associazione Kayexalate–sorbitolo quest’ultima risulta ancora disponibile e ampiamente usata negli USA. Di relativo recente inserimento fra i farmaci finora in uso è il patiromer, il farmaco è commercializzato in polvere per sospensione orale. In casi più gravi è indicata la dialisi.
Dieta povera di potassio
In natura esistono numerosi alimenti largamente diffusi sulle nostre tavole, che hanno basse quantità di potassio, a tal proposito vi invitiamo a leggere questo articolo che contiene una lista di cibi dal più alto al più basso contenuto di potassio: Classifica dei cibi con maggior quantità di potassio esistenti
Fabbisogno giornaliero di potassio
Il fabbisogno di potassio in un adulto è di 3 grammi al giorno, generalmente raggiungibili tramite una comune dieta bilanciata. Nel caso in cui il fabbisogno non sia raggiunto con la dieta, potrebbe essere necessario assumere una maggior quantità di cibi che contengono potassio o con appositi integratori alimentari.
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