Il selenio è un micorelemento che, seppur presente nel nostro organismo in piccolissime quantità (poche decine di microgrammi), è implicato in numerose importanti funzioni biologiche. Nonostante la sua presenza sia necessaria, è importante ricordare che quantità eccessive di selenio hanno effetti tossici anche molto gravi.
Quantità di selenio nell’oganismo
Il contenuto di selenio nel corpo umano di un adulto è compreso tra i 12 ed i 20 mg.
Funzioni biologiche
Le principali funzioni biologiche del selenio sono correlate al suo ruolo di difesa delle cellule dal danno ossidativo, il selenio è infatti un componente di molte proteine, note come selenoproteine, tra le quali vi sono la glutatione perossidasi (con funzione ossido-reduttasica di protezione delle cellule dallo stress ossidativo), la iodiotironina desiodasi (che catalizza la conversione di T4 a T3) e la tioredoxina reduttasi (che partecipa al funzionamento di un sistema redox cellulare); altre selenoproteine hanno, invece, effetti immunomodulatori.
Fabbisogno giornaliero di selenio in bambini e adulti
La dose giornaliera raccomandata di selenio dipende dall’età del soggetto:
- neonati fino a 6 mesi di vita: 10μg/die (microgrammi al giorno)
- tra 6 e 12 mesi: 15μg/die
- tra 1 e 6 anni: 20μg/die
- tra 7 e 10 anni: 30μg/die
- tra 11 e 14 anni: 40μg/die
- tra 15 e 18 anni: 50μg/die
- uomo e donna adulti: 55μg/die
- in gravidanza e allattamento: tra 60 e 75μg/die.
Cause di carenza di selenio
Il deficit di selenio è causato – direttamente o indirettamente – da:
- scarso apporto con la dieta;
- patologie gastrointestinali;
- malassorbimento;
- nutrizione parenterale totale;
- età avanzata (oltre i 90 anni);
- alimentazione con vegetali provenienti da terreni carenti in selenio
- stress psico-fisico prolungato;
- elevata esposizione al mercurio (ad esempio da alimentazione eccessivamente ricca di tonno in scatola);
- carenza di vitamina E.
Sintomi e conseguenze della carenza di selenio
La carenza grave e cronica di selenio (rara) provoca una malattia cardiaca nota come morbo di Kashin-Beck, diffusa prevalentemente in alcune aree della Cina i cui terreni sono particolarmente poveri di selenio. Deficit di selenio sembrerebbe essere collegato a:
- maggior rischio tumorale;
- maggior rischio di malattie cardiovascolari;
- maggior rischio di malattie infettive/infiammatorie;
- maggior rischio di diabete;
- maggior rischio determinate da danno cronico da radicali liberi;
- invecchiamento precoce;
- glaucoma;
- cataratta.
Effetti collaterali, tossicità e soglia giornaliera
L’assunzione prolungata di più di 400 microgrammi al giorno può provocare una intossicazione da selenio (selenosi), quindi tale soglia non deve essere MAI superata. La tossicità da sovradosaggio nell’uomo si evidenzia con diversi sintomi, tra cui:
- degenerazione degli annessi cutanei (fragilità di capelli ed unghie);
- diarrea
- nausea;
- diarrea;
- febbre;
- dermatosi vescicolare;
- disturbi neurologici (parestesie, paresi);
- danni epatici;
- danni cardiaci;
- alitosi;
- dolori addominali;
- confusione mentale;
- vertigini;
- maggior rischio emorragico in paziente che assume anticoagulanti;
- irritabilità;
- depressione;
- arrossamenti cutanei;
- dermatite con prurito;
- eczemi.
Controindicazioni
Non sono note particolari controindicazioni dell’uso di integratore di selenio, escludendo i casi di allergia. Particolare attenzione devono prestare i pazienti che assumono farmaci anticoagulanti con possibile insorgenza di emorragie o sanguinamenti lievi, specie in caso di sovradosaggio. L’integratore può essere usato anche in gravidanza ed allattamento. ATTENZIONE: non superare mai la dose di 400 microgrammi al giorno.
Benefici
Il selenio viene usato per eliminare i radicali liberi in sinergia con la vitamina E e in molti enzimi antiossidanti e gioca anche un ruolo importante nel funzionamento della ghiandola tiroide. Il selenio è quindi molto utile:
- per contrastare gli effetti dell’invecchiamento cutaneo;
- come effetto protettivo nei confronti delle malattie cardiovascolari (ictus cerebrale ed infarto del miocardio) in soggetti ad elevato rischio, soprattutto gli ipertesi;
- per il corretto metabolismo dell’organismo, necessario per mantenere un corretto peso corporeo;
- per ridurre il rischio di tumorale in quanto riduce i danni al DNA;
- per potenziare e modulare il sistema immunitario prevenendo o migliorando lo stato delle malattie autoimmuni, soprattutto quelle a carico della tiroide come la tiroidite di Hashimoto;
- per migliorare il trattamento dell’ipotiroidismo, insieme allo iodio;
- per migliorare la motilità dello sperma, contrastare l’infertilità maschile e migliorare le possibilità di gravidanza;
- per diminuire i sintomi dolorosi legati all’infiammazione cronica delle articolazioni;
- per la bellezza dei capelli e per prevenirne la caduta;
- per ridurre i danni causati dai raggi solari ed ottenere così un’abbronzatura sicura, in associazione col betacarotene.
Integratore di selenio
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IMPORTANTE: NON SUPERARE MAI UNA DOSE DI 400 μg AL GIORNO DI SELENIO
Dieta ricca di selenio
Cibi ricci di selenio sono pesce, carne, frattaglie, latte e derivati, lievito di birra, cereali, noci, funghi, frutta e vegetali. Il selenio negli alimenti è presente sia in forma inorganica come selenite sia in forma organica come seleniometionina e seleniocisteina. Per la sua importanza nell’omeostasi dell’organismo, il selenio è diventato un ingrediente spesso aggiunto in molti cibi, come le note patate, il latte artificiale e vari altri alimenti in vendita nei supermercati. Per assumere una quantità giornaliera adeguata di selenio, salvo casi specifici, è sufficiente una dieta sana ed equilibrata.
Per approfondire, leggi: Classifica dei cibi con maggior quantità di selenio esistenti
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Lo Staff di Medicina OnLine
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