Il lattato deidrogenasi (o lattico deidrogenasi o LDH) è un enzima citoplasmatico che si trova nella maggior parte delle cellule dell’organismo, con un’ampia distribuzione nei tessuti, dove catalizza l’interconversione del lattato a piruvato. Viene misurato con un semplice esame del sangue venoso.
Funzioni
Il compito principale dell’LDH consiste nel metabolizzare il glucosio per renderlo energia fruibile dall’organismo.
Dove si trova
Il lattato deidrogenasi si trova in numerosi tessuti, ma è concentrata soprattutto a livello di muscoli scheletrici, fegato, cuore, reni, pancreas e polmoni.
Valori normali
I valori normali di LDH oscillano tra 80 e 300 mU/ml.
Perché è utile misurarlo
Quando le cellule sono danneggiate o distrutte, l’enzima LDH è rilasciato nella frazione liquida del sangue (siero o plasma), oltre ad aumentare la propria concentrazione in altri liquidi biologici (es. liquor) in presenza di alcune patologie. L’LDH rappresenta, quindi, un indicatore generale di danno tissutale e cellulare. Il dosaggio ematico di LDH è indicato nei seguenti casi:
- per valutare la presenza/gravità di un danno tissutale acuto o cronico;
- per monitorare alcune malattie progressive, come anemie ed infezioni.
L’enzima può essere valutato su altri liquidi biologici per:
- distinguere tra meningite batterica o virale;
- valutare liquidi pleurici, peritoneali o pericardici;
- capire se l’accumulo di liquido è dovuto infiammazione (essudato infiammatorio) oppure ad uno squilibrio pressorio (essudato non infiammatorio o trasudato).
Se l’LDH è aumentato, vengono prescritti altri esami (come ALT, AST o ALP) come supporto nella diagnosi e nella determinazione dell’organo coinvolto. Una volta identificato il problema acuto o cronico, il parametro può essere misurato a intervalli regolari per monitorarne il decorso e/o la risoluzione.
Tipi di LDH
Esistono cinque isoenzimi dell’LDH:
- LDH1 è prevalente nel miocardio, nei globuli rossi, nel rene e nelle cellule germinali;
- LDH2 è prevalente nel miocardio e nei globuli rossi, oltre a essere concentrato nei globuli bianchi e nei reni (dov’è presente in concentrazioni inferiori rispetto a LDH1);
- LDH3 è prevalente nei polmoni e in altri tessuti;
- LDH4 si trova muscolo scheletrico, nel fegato (dov’è presente in concentrazioni inferiori rispetto a LDH5), nei linfonodi e nei globuli bianchi;
- LDH5 è caratteristico nel fegato e nel muscolo scheletrico.
Questa specificità tissutale, rende il dosaggio della lattato deidrogenasi di grande interesse clinico per valutare la sede di un ipotetico danno tissutale.
LDH marcatore tumorale e nella chemioterapia
La concentrazione dell’LDH viene usato come supporto nella stadiazione e/o nel monitoraggio del trattamento (es. chemioterapia) di vari processi neoplastici, come ad esempio nel tumore al testicolo, all’ovaio, nella leucemia, nel melanoma o nel neuroblastoma).
LDH ed Infarto
In condizioni normali, la lattato deidrogenasi 1 prevale sulla LDH2, mentre dopo un infarto cardiaco quest’ultima tende a prevalere; rispetto alle transaminasi e alla creatina chinasi, dopo un infarto i valori di lattato deidrogenasi aumentano più tardivamente, dopo 8-24 ore dall’esordio dell’evento, con un picco dopo 3-6 giorni e un ripristino dei valori normali entro 8-14 giorni. Grazie a questa caratteristica il dosaggio della lattato deidrogenasi consente una diagnosi tardiva di infarto miocardico, a volte superato dal paziente senza quasi accorgersene.
Cause di LDH alto
Un aumento dell’enzima LDH può essere osservato in presenza di:
- Infarto intestinale;
- Infarto polmonare;
- Infarto del miocardio;
- Malattia renale acuta;
- Malattia epatica acuta;
- Danno muscolare acuto;
- Pancreatite;
- Anemia emolitica;
- Anemia perniciosa;
- Infezioni (mononucleosi, meningite, encefalite, HIV ecc.);
- Sepsi;
- Fratture ossee;
- Tumore testicolare, linfoma o altri tipi di cancro.
Nelle persone affette da patologie croniche e progressive, può persistere una concentrazione moderatamente elevata di LDH.
Cause di LDH basso
Valori bassi o normali dell’enzima lattato deidrogenasi non indicano generalmente un problema oppure una assunzione di elevate quantità di acido ascorbico (vitamina C).
Quando preoccuparsi?
Generalmente un lieve, temporaneo aumento dell’LDH, in assenza di sintomi o fattori di rischio particolari, non dovrebbero destare particolari preoccupazione; aumenti prolungati ed elevati dell’LDH, in presenza di sintomi e fattori di rischio (ad esempio dolore anginoso ed ipertensione arteriosa) dovrebbero invece rappresentare importanti campanelli di allarme. In ogni caso è sempre necessario il parere medico per interpretare qualsiasi alterazione della concentrazione dell’LDH.
Altri enzimi cardiaci
Per approfondire gli altri enzimi e le loro isoforme, vi invitiamo a leggere i seguenti articoli:
- creatina fosfochinasi (CK o CPK), in particolare la CK-MB;
- mioglobina;
- troponine (TnI e TnT);
- aspartato aminotransferasi (AST o GOT).
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