Con “onicolisi” si intende una onicopatia (malattia delle unghie) caratterizzata da scollamento parziale o totale dell’unghia dal letto ungueale dove è normalmente adagiata. Il processo di scollamento può iniziare dai margini laterali destro o sinistro dell’unghia o dal suo bordo libero, e da tali punti tende generalmente ad estendersi progressivamente fino ad interessare l’intera unghia, determinando un importante inestetismo e l’onicomadesi (perdita dell’unghia).
Cause e fattori di rischio
L’onicolisi può essere causata o comunque favorita da:
- onicomicosi;
- traumi ed infortuni (onicolisi traumatica, la causa più comune);
- uso di scarpe troppo strette,
- attività sportive che prevedono corsa o camminata prolungata;
- disturbi della circolazione;
- infezioni da Candida albicans;
- tireotossicosi;
- reazione avversa a farmaci (ad esempio tetracicline);
- piede d’atleta;
- artrite psoriasica;
- dermatofitosi;
- ipertiroidismo;
- umidità eccessiva;
- esposizione prolungata al sole;
- lichen planus;
- psoriasi.
L’onicolisi è contagiosa?
Come abbiamo appena visto, l’onicolisi può avere varie cause, alcune sono infettive e trasmissibili mentre altre non lo sono. Ovviamente una onicolisi determinata da un trauma o da problemi circolatori NON è contagiosa, mentre invece una onicolisi determinata da onicomicosi (ad esempio da Candida) è contagiosa. In quest’ultimo caso la trasmissione è possibile sia per contatto diretto, sia tramite l’uso in comune di oggetti infettati; il contagio è più probabile frequentando ambienti a rischio, come le piscine, o usando oggetti come forbicine, lime, asciugamani, calze e scarpe in comune. Se non conoscete il soggetto e la sua storia clinica, nel dubbio una onicolisi deve essere considerata sempre contagiosa.
Sintomi e segni
Nelle fasi iniziali, il principio di distacco dell’unghia non determina generalmente dolore o fastidio. Può essere presente, oltre allo scollamento, una alterazione cromatica della lamina ungueale, che tende a scurirsi fino, in alcuni casi, a tingere di nero l’intera unghia. All’aumentare dello scollamento, l’unghia si deforma e può separarsi completamente dal letto ungueale, fino a cadere (onicomadesi) ed in questo caso il paziente può notare arrossamenti, fastidio, prurito o dolore, tuttavia in molti casi l’unghia cade senza determinare alcun dolore. Spesso si nota, nel contesto dell’unghia, una irregolarità del confine tra la parte rosa e la parte bianca. A volte si verifica opacizzazione di una buona parte dell’unghia e, in alcuni casi, accumulo di pelle ispessita sotto al suo bordo e irregolarità della sua superficie. Altri sintomi e segni possono essere presenti e sono correlati alla patologia a monte che ha determinato l’onicopatia.
Quando rivolgersi al proprio medico?
Pur non essendo nella maggioranza dei casi una urgenza medica, l’onicolisi necessita di un approfondimento medico, poiché in alcuni casi è sintomo di una patologia sottostante non diagnosticata, inoltre, se di origine traumatica, può essere correlata a microfratture delle dita.
Prevenzione
Per prevenire l’onicolisi, è utile:
- evitare traumi;
- evitare scarpe strette;
- evitare oggetti e luoghi dove è probabile essere infettati da funghi (ad esempio tagliaunghie e piscine);
- evitare l’umidità eccessiva;
- evitare l’esposizione prolungata al sole;
- alimentarsi in modo corretto;
- curare le patologie che possono favorire o causare l’onicolisi.
Diagnosi
Il medico, per fare diagnosi, si serve di anamnesi, esame obiettivo ed eventualmente altri esami come quelli di laboratorio e di diagnostica per immagini (ad esempio radiografia in caso di traumi). Il medico in alcuni casi può decidere di rimuovere un campione di tessuto da sotto l’unghia per identificare il fungo responsabile dell’infezione.
Terapie
Il trattamento dell’onicolisi dipende dalla causa a monte che l’ha determinata. In caso di onicomicosi, può essere utile l’uso di farmaci antimicotici, come:
- terbinafina;
- ketoconazolo;
- ciclopiroxolamina;
- itraconazolo.
L’assunzione di medicinali può essere un’opzione anche in caso di ipertiroidismo o di psoriasi.
Tempi di guarigione
I tempi affinché un’unghia ricresca completamente sono molto variabili: in genere sono necessari dai 4 ai 6 mesi per le unghie delle mani e dai 12 ai 18 mesi per le unghie dei piedi, ma non è da escludere che condizioni molto gravi la danneggino irreparabilmente, specie in individui anziani, debilitati e/o malnutriti, oppure se la causa è una infezione e questa non viene del tutto debellata. Nell’attesa che il problema si risolva è bene curare l’unghia mantenendola corta e tagliandola accuratamente.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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