Differenza tra onicodistrofia e onicomicosi

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Onicodistrofia

Onicodistrofia

Con il termine “onicodistrofia” in medicina ci si riferisce ad una alterazione del trofismo dell’unghia caratterizzata da variazioni della sua normale morfologia. Cause dell’onicodistrofia sono:

  • traumi (ad esempio incidenti sportivi o professionali);
  • calzature troppo strette (distrofia ungueale traumatica);
  • malnutrizione per difetto (specie carenze di minerali);
  • infezioni fungine (onicomicosi);
  • batteriche;
  • onicopsoriasi;
  • artrosi (distrofia artrosica della lamina ungueale).

Le unghie affette da onicodistrofia sono fragili ed hanno maggior rischio di rottura o di onicolisi: si scheggiano e si sfaldano frequentemente e la loro superficie appare più o meno frastagliata ed ondulata. Il colore di un’unghia affetta da onicodistrofia vira verso il giallastro o il grigio opaco. L’onicodistrofia può essere non contagiosa (ad esempio se causata da traumi o da malnutrizione) oppure contagiosa (se causata da onicomicosi). L’onicodistrofia può rimanere confinata ad una sola unghia o propagarsi ad unghie vicine. L’onicodistrofia non determina sempre onicolisi (scollamento dell’unghia) ed onicomadesi (caduta dell’unghia). Avendo diverse cause, la cura dell’onicodistrofia dipende dalla condizione o patologia a monte che l’ha determinata.

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Onicomicosi

Onicomicosi

Con “onicomicosi” (anche chiamata “micosi dell’unghia“) si indica una onicopatia (malattia delle unghie) che riguarda la lamina ungueale, causata da una infezione provocata da funghi patogeni, come il Trichophyton Rubrum. Quando un’unghia è infettata, il fungo tende spesso a propagarsi anche ad altre unghie vicine: la proliferazione si verifica tra le unghie dello stesso piede o della stessa mano o può anche trasferirsi da un piede all’altro o da una mano all’altra; è invece molto raro che l’infezione dai piedi si trasferisca alle mani. Il contagio tra una persona e l’altra è sempre possibile, sia per contatto diretto, sia tramite l’uso in comune di oggetti infettati. Il contagio è più probabile frequentando ambienti a rischio, come le piscine, o usando oggetti come forbicine, lime, asciugamani, calze e scarpe in comune. I sintomi dell’onicomicosi sono:

  • onicolisi (unghia che si scolla);
  • onicomadesi (perdita antiestetica dell’unghia);
  • onicodistrofia (alterato trofismo dell’unghia caratterizzato da variazioni della normale morfologia dell’unghia);
  • cambiamenti cromatici dell’unghia;
  • comparsa di macchie giallastre, verdastre o marroni sull’unghia;
  • dolore.

L’unghia appare solitamente spessa e giallognola, con sfumature grigiastre, verdi, marroni o tendenti al nero. Al propagarsi dell’infezione, l’unghia si sfalda e si scolla progressivamente (onicolisi) fino, nei casi più gravi, a cadere del tutto (onicomadesi). La pelle sottostante è solitamente arrossata, gonfia e caratterizzata da fastidio, dolore e/o prurito. L’onicomicosi, se non trattata, tende progressivamente a determinare onicolisi (scollamento dell’unghia) ed onicomadesi (caduta dell’unghia). La terapia, essendo la causa sempre una infezione fungina, si basa su farmaci antimicotici (come terbinafina, ketoconazolo, ciclopiroxolamina e itraconazolo), oltre che su alcuni consigli comportamentali che diminuiscono il rischio di recidive, tra cui:

 

  • evitare traumi;
  • evitare scarpe strette;
  • evitare oggetti infettati (lime e forbicine);
  • evitare luoghi dove è probabile essere infettati da funghi (ad esempio piscine);
  • evitare l’umidità eccessiva;
  • evitare l’esposizione prolungata al sole;
  • avere una adeguata igiene;
  • alimentarsi in modo corretto.

Differenza tra onicodistrofia e onicomicosi

Da quanto detto appare chiaro come l’onicodistrofia sia una delle possibili manifestazioni di una onicomicosi, tuttavia potrebbe essere determinata anche da cause non contagiose, come ad esempio un trauma o la malnutrizione per difetto. L’onicomicosi tende progressivamente a determinare onicolisi (scollamento dell’unghia) ed onicomadesi (caduta dell’unghia), mentre ciò non sempre avviene nel caso dell’onicodistrofia. Mentre l’onicomicosi è sempre contagiosa e necessita di farmaci antimicotici, l’onicodistrofia non è necessariamente contagiosa e la sua cura è subordinata alla causa a monte che l’ha determinata, ad esempio farmaci antibiotici in caso di infezione batterica.

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