Differenza tra cianosi ed ipossia

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Una trombosi può causare ipossia

Ipossia

Con il termine “ipossia” si intende una condizione patologica determinata da una carenza di ossigeno. La carenza di ossigeno può essere:

  • generalizzata: carenza di ossigeno nell’intero organismo;
  • tissutale: carenza di ossigeno in un regione specifica dell’organismo.

In base alle cause che la determinano, si distinguono varie forme di ipossia:

  • ipossica o respiratoria;
  • anemica;
  • istotossica come nel caso dell’avvelenamento da cianuro;
  • ischemica da ostacolo al flusso arterioso (potenzialmente mortale perché provoca necrosi del tessuto irrorato): trombosi, embolia, vasocostrizione;
  • stagnante da ostacolo al deflusso venoso: insufficienza del cuore destro, compressione, trombosi, tromboflebiti.

Il segno tipico dell’ipossia tessutale è il pallore della cute e delle mucose in sedi specifiche quali il palmo della mano, il padiglione auricolare, la mucosa dell’interno delle labbra e la congiuntiva palpebrale. I primi tessuti a risentire della mancanza o del calo di ossigeno sono i tessuti nervosi, in particolare il cervello, l’apparato visivo e quello uditivo: lo scarso apporto di ossigeno al cervello provoca una percezione sbagliata dei colori e scotoma, fino anche alla sincope.

Cianosi

Con il termine “cianosi” si intende la colorazione blu/bluastra di pelle e mucose provocata da un’insufficiente ossigenazione del sangue, a sua volta determinata da varie possibili cause interne o esterne, generalmente riconducibili a condizioni ambientali che determinano stasi della circolazione periferica con conseguente aumento dell’estrazione di ossigeno da parte dei tessuti (ad esempio freddo intenso) o da patologie cardiache o respiratorie che determinano una diminuita capacità di saturare in maniera corretta l’emoglobina. Le condizioni e patologie che più frequentemente sono alla base della cianosi, sono: broncopneumopatia cronico ostruttiva (BPCO), enfisema polmonare, bronchite cronica, scompenso cardiaco, esposizione al freddo, permanenza ad elevate altitudini, malformazioni cardiache congenite, asma e bronchiolite. La colorazione bluastra di cute e mucose interviene quando nel sangue sono presenti di più di 5 g/dl di emoglobina ridotta (emoglobina non ossigenata, il cui valore normale è inferiore ai 3 g/dl). Per approfondire: Cianosi in volto, mani o labbra: significato, cause, rischi, cure

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