I migliori saturimetri professionali per uso ospedaliero e casalingo

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Saturimetro Beurer PO 80

Con “saturazione dell’ossigeno” (più correttamente “saturazione emoglobinica arteriosa“) in medicina si indica la saturazione dell’emoglobina nel sangue arterioso, cioè la percentuale di emoglobina, satura di ossigeno, in rapporto alla quantità totale di emoglobina nel sangue. Un carico d’ossigeno trasportato dai globuli rossi ridotto, può essere dovuto a varie malattie respiratorie o circolatorie o a cause ambientali. La saturazione emoglobinica arteriosa è indispensabile per valutare in modo rapido l’andamento di una malattia respiratoria, come ad esempio quella determinata dall’infezione da COVID-19.

Come si misura?

La saturazione viene normalmente misurata dal medico o l’infermiere con il pulsiossimetro o ossimetro o saturimetro “da dito” (tutti questi termini sono sinonimi), uno strumento portatile che si applica su un dito o sull’orecchio in modo indolore. I saturimetri portatili, sia che si tratti di saturimetri per adulti che di saturimetri pediatrici, cioè per bambini, funzionano tutti secondo lo stesso principio: misurano l’emoglobina presente nel sangue, e da questa stimano la quantità di ossigeno presente nello stesso. Oltre a questa loro principale funzione, i saturimetri sono solitamente anche dotati di un rilevatore di frequenza cardiaca, di istogramma del battito, del calcolo indice di perfusione e di altre funzioni, come ad esempio allarmi visivi o acustici qualora i valori dovessero scendere oltre una data soglia.
Eseguire una misurazione con un saturimetro è molto semplice, basta posizionare i sensori dello strumento:

  • al polpastrello di un dito di mano o piedi;
  • al lobo dell’orecchio.

A questo punto il display dell’apparecchio restituisce i valori automaticamente. Se lo strumento non riesce a rilevare i dati, potrebbe essere utile provare a cambiargli posizione sul dito o cambiare del tutto il dito. La rivelazione potrebbe non avvenire corretamente o non avvenire affatto:

  • se il saturimetro è malfunzionante o ha la pila scarica;
  • se il saturimetro è rimosso troppo velocemente dal dito;
  • se il dito è freddo (in questo caso è utile scaldare il dito sfregandolo con l’altra mano oppure abbassando la mano verso terra in modo che la forza di gravità faccia ristagnare sangue sul dito interessato);
  • se sulla mano c’è un guanto;
  • se sul dito c’è smalto e/o unghie finte.

Valori normali e patologici

Una misurazione fisiologica della saturazione “in aria ambiente”, cioè senza ventilazione artificiale, riportata con la sigla “SpO²“, si attesta tra il 95 e il 99%, solitamente intorno a 97%, sia in adulti che in bambini. Valori lievemente diversi, non indicano necessariamente patologia: ad esempio negli anziani la % potrebbe essere normale pur essendo lievemente inferiore al normale, ad esempio intorno al 94%. Valori tra il 99% ed il 100% potrebbero essere normali in caso di somministrazione artificiale di ossigeno, oppure potrebbero essere causati da iperventilazione, come avviene ad esempio durante un attacco di panico. A volte anche valori intorno al 90%, quindi apparentemente patologici, possono in realtà essere “normali” in alcuni pazienti: è il caso di persone affette da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).

Valori bassi ed ipossia

Valori di SpO² compresi tra 90 e 95% indicano una parziale assenza dell’ossigeno (lieve ipossia, potenzialmente indice di patologia), mentre valori al di sotto del 90% non sono fisiologici ed indicano una severa deficienza di ossigeno (grave ipossia) che necessita di ossigenoterapia e di assistenza ventilatoria urgente per il bambino e l’adulto.

Perché il saturimetro è utile in caso di Covid?

Una delle caratteristiche principali della pandemia da Covid-19 è l’alta percentuale di pazienti che vanno incontro ad una grave polmonite interstiziale bilaterale, con possibile progressione verso la sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) e l’insufficienza respiratoria grave che costringe il paziente al ricovero in terapia intensiva: il controllo della saturazione è utile, quindi, ad esempio a chi è in isolamento a casa per monitorare l’efficienza polmonare ed individuare per tempo una eventuale difficoltà respiratoria che potrebbe essere il campanello di allarme di un aggravamento che potrebbe richiedere un ricovero. Un saturimetro è utile principalmente:

  • ai soggetti che vengono colpiti dal Coronavirus ma non sono così gravi da essere ricoverati, rimanendo in isolamento domiciliare: in questo caso il soggetto monitora la sua efficienza respiratoria e – se tale efficienza scende al di sotto di una saturazione del 90% – chiama i soccorsi;
  • ai soggetti che hanno febbre e – non avendo fatto il tampone – temono di essere stati contagiati dal Covid-19: anche in questo caso il soggetto monitora la sua efficienza respiratoria e – se tale efficienza scende al di sotto di una saturazione del 90% – chiama i soccorsi.

I migliori saturimetri

I saturimetri hanno prezzi e caratteristiche variabili. Un saturimetro di qualità ma economico (circa 20 – 40 euro), ottimo e più che sufficiente per l’uso casalingo, è il Pulox PO-200: https://amzn.to/2IkbVss

Un saturimetro ottimamente costruito, affidabile e consigliato sia per uso domiciliare che professionale, è questo Beurer PO 30, che costa circa 40 – 60 euro: https://amzn.to/2LmT4Nc

Un saturimetro preciso e professionale, dotato di allarmi acustici e visivi, è questo Gima 34285, che costa circa 50 – 70 euro: https://amzn.to/2mwv1xp

Un saturimetro professionale di qualità costruttiva superiore, dal costo di circa 100 – 120 euro, è il Beurer PO 80, ricaricabile tramite USB e dotato di software per pc: https://amzn.to/2mseham

Il saturimetro migliore, consigliato ed usato dal nostro Staff medico in ambito ospedaliero, è il Nonin Onyx Vantage 9590 uno strumento famoso in tutto il mondo per la sua affidabilità, capace di misurazioni precisissime anche in condizioni di bassissima perfusione, resistente ad un uso intensivo e con ottima autonomia: https://amzn.to/2SzRB6R

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