Con “broncospasmo” in medicina si indica il restringimento del lume bronchiale, cioè la riduzione del diametro dei bronchi e dei bronchioli dovuto ad una contrazione anomala della muscolatura liscia che circonda la parete bronchiale. Dal momento che la pervietà dei bronchi è necessaria al corretto passaggio dell’aria tra la trachea e gli alveoli polmonari dell’intero polmone, la presenza di un restringimento più o meno ampio dei bronchi provoca una difficoltà respiratoria più o meno grave, determinata da un ridotto passaggio dell’aria che causa un aumento della resistenza al flusso dei gas e la relativa necessità di aumentare la differenza di pressione fra gli alveoli e la bocca con utilizzo dei muscoli intercostali interni ed addominali che porta a dispnea. Il problema interessa maggiormente i soggetti anziani e quelli in età pediatrica.
Cause
Le cause più frequenti di broncospasmo sono di tipo infiammatorio ed includono l’asma e la bronchite. Altre possibili cause sono:
- attività fisica intensa;
- contatto o vicinanza con particolari sostanze a cui vi è allergia, come pollini, polvere, cibo, muffa e peli di animali;
- elevato stress psico-fisico (ansia prolungata, paura…);
- assunzione di alcuni farmaci, come antibiotici, antinfiammatori non steroidei (FANS) ed antipertensivi;
- anestesia generale, spesso subito dopo l’intubazione.
Possibili fattori di rischio sono:
- fumo di sigaretta;
- età pediatrica;
- età avanzata;
- esposizione ad ambienti inquinati;
- alimentazione povera di vitamine;
- immunodepressione (ad esempio AIDS);
- sovrappeso o obesità;
- infezioni respiratorie frequenti;
- predisposizione famigliare.
Infiammazione dei bronchi
A riposo, nel corso degli atti respiratori, attraverso i bronchi si movimenta una quantità relativamente fissa di aria. Il bronco infatti è una struttura anatomica di tipo tubulare con la funzione di veicolare l’aria in direzione degli alveoli polmonari e, successivamente alla scambio gassoso, di ritrasportare la stessa aria verso l’esterno.
Il processo di infiammazione della mucosa bronchiale determina un restringimento del lume bronchiale. Inoltre l’infiammazione stessa innesca dei meccanismi che portano alla contrazione della muscolatura dei bronchi, causando broncospasmo acuto e restringimento bronchiale. Questi due meccanismi determinano una riduzione della quantità di aria che raggiunge gli alveoli. I tentativi di compenso del corpo comportano un aumento della frequenza respiratoria (tachipnea) ed il riflesso della tosse.
Broncospasmo indotto dall’esercizio
Il broncospasmo indotto dall’esercizio compare quando si esegue una attività fisica da moderata a intensa, causando una riduzione del volume corrente, e quindi, una ridotta capacità di resistenza. La causa esatta del broncospasmo indotto dall’esercizio non è nota. Secondo alcuni la respirazione rapida che si ha durante l’esercizio e l’introduzione di aria più fredda determinano una eccessiva secchezza della mucosa bronchiale. Quando le mucose divengono meno umide della norma si irritano e ciò causa la broncocostrizione. Secondo altri autori il broncospasmo indotto dall’esercizio sarebbe causato da una infiammazione dei bronchi (bronchite): questa infiammazione sarebbe la conseguenza di una lesione di tipo meccanico allo strato di cellule che rivestono le vie respiratorie causata dagli elevati flussi di aria che si muovono attraverso quelle vie aeree nel corso dell’esercizio. Statisticamente il broncospasmo indotto dall’esercizio si verifica con frequenza più elevata nei periodi dell’anno in cui aumentano le forme di asma allergico.
Iperreattività bronchiale
In alcuni pazienti la mucosa bronchiale reagisce in modo eccessivo a stimoli di natura diversa, che in altri individui risultano essere assolutamente normali. Questa iperreattività bronchiale determina broncospasmo. Tra gli agenti che scatenano il quadro clinico vi possono essere fattori respiratori ovvero sostanze presenti nell’ambiente (pollini, fumo, polveri inquinanti) od addirittura farmaci. La iperreattività è presente in diverse situazioni: bronchiolite, asma, reazione anafilattica, reazione orticarioide grave, sensibilità chimica multipla. La iperreattività della muscolatura dei bronchioli è il risultato della esposizione a stimoli che in normali circostanze non determinerebbero alcuna risposta. La broncocostrizione e l’infiammazione determinano un restringimento delle vie aeree ed un aumento nella produzione di muco. Questo fatto riduce la quantità di ossigeno disponibile per il soggetto causando dispnea, tosse ed ipossia.
Broncospasmo paradosso
È un tipo di broncospasmo prodotto dall’utilizzo di un broncodilatatore simpaticomimetico: si tratta di una reazione assolutamente contraria alla reazione normalmente prodotta da un broncodilatatore. La reazione paradossa causa costrizione od ostruzione delle vie aeree immediatamente dopo l’inizio del trattamento.
Broncospasmo in età pediatrica
I soggetti in età pediatrica con grande frequenza possono presentare un quadro di broncospasmo. Normalmente questo quadro è causato da infezioni delle alte vie respiratorie, frequentemente di origine virale, che spesso si autorisolvono, e che si associano ad una infiammazione dei bronchi. Quadri di broncospasmo in età pediatrica possono anche associarsi ad interventi chirurgici otorinolaringoiatrici, ed in particolare ad interventi di adenotonsillectomia. L’incidenza globale è però piuttosto bassa, intorno al 1,8%.
Segni e sintomi
Il broncospasmo è esso stesso il sintomo di una patologia o condizione a monte. A seconda della causa che l’ha determinato, il broncospasmo può associarsi a vari segni e sintomi, tra cui:
- dispnea a riposo (difficoltà respiratoria, sempre presente);
- respiro affannoso;
- sensazione di costrizione toracica;
- dolore al torace;
- tosse insistente, specie durante l’atto inspiratorio;
- rantoli;
- cianosi;
- tachicardia;
- febbre;
- emoftoe;
- emottisi.
La presenza della tosse è legata alla maggiore produzione di muco da parte della mucosa di bronchi e bronchioli occlusi.
Complicanze
Un broncospasmo particolarmente grave e non opportunamente trattato può determinare la morte del paziente a causa dell’asfissia.
Diagnosi
La diagnosi si serve dell’anamnesi (raccolta dei dati e dei sintomi del paziente) e dell’esame obiettivo: utile soprattutto l’auscultazione del torace, in cui il medico solitamente percepisce espirazione prolungata, fischi e sibili, soprattutto espiratori. Altri strumenti che il medico può usare per fare diagnosi differenziale delle cause a monte che determinano broncospasmo, sono:
- radiografia del torace;
- TAC;
- ecografia;
- emocromo (esame del sangue);
- test per intolleranze ed allergie;
- ossimetria tramite saturimetro da dito;
- emogasanalisi;
- spirometria;
- broncoscopia;
- biopsia polmonare.
Non tutti gli esami sono necessariamente indispensabili, anzi spesso un medico esperto nella maggioranza dei casi ottiene la diagnosi semplicemente effettuando un corretto esame obiettivo e conoscendo la storia clinica del paziente, che spesso include asma, bronchite acuta, broncopneumopatia cronico ostruttiva (BPCO) o allergie.
Broncospasmo: quanto dura?
Il restringimento è generalmente parziale e temporaneo ma nei casi più gravi è talmente grave da determinare occlusione completa delle vie aeree per tempi prolungati, anche per oltre cinque giorni. Purtroppo è difficile prevedere la durata di un broncospasmo: ogni caso è diverso ed entrano in gioco vari fattori che ne determinano la durata.
Trattamento
- Broncodilatatori ad azione rapida: somministrati per nebulizzazione od aerosolterapia.
- Salbutamolo
- Albuterolo
- Terbutalina
- Broncodilatatori a lunga durata d’azione.
- Formoterolo
- Salmeterolo
- Stabilizzatori dei mastociti.
- Sodio cromoglicato
- Nedocromile sodico.
- Anti-leucotrieni.
- Montelukast
- Zafirlukast
Rimedi naturali
Essendo il broncospasmo potenzialmente molto pericoloso, va trattato adeguatamente ed eventuali rimedi alternativi devono essere solo un supporto al trattamento convenzionale, ma non possono mai sostituirlo. Ad ogni modo è importante ricordare il ribes nigrum, usato tradizionalmente come antiallergico: potrebbe essere utile nei soggetti allergici per ridurre l’infiammazione bronchiale. Un prodotto che vi consigliamo è questo: https://amzn.to/2NQO1C5
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Prevenzione
Per prevenire le crisi, è importante:
- inumidire l’ambiente durante la notte;
- evitare il contatto o anche la semplice vicinanza con gli allergeni che possono determinare un attacco di asma;
- evitare sforzi fisici intensi, specie se il soggetto non è abituato ad essi;
- riscaldarsi in modo adeguato prima di una attività fisica intensa;
- diminuire di peso se obesi o in sovrappeso;
- alimentarsi in modo corretto;
- evitare il contatto con soggetti affette da patologie infettive delle vie aeree, come influenza, laringite, bronchite e polmonite;
- evitare gli ambienti inquinati.
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