Differenza tra disosmia, iposmia, anosmia, parosmia, cacosmia

MEDICINA ONLINE Tonsille gonfie, infiammate e con placche rimedi in adulti e bambini QUANDO OPERARE CHIRURGIA RIMOZIONE TONSILLE TONSILLECTOMIA TONSILLITE GOLA MALE NASO BOCCA DOLORE PLACCHELe patologie dell’olfatto possono essere causate da vari fattori eziologici come infezioni, infiammazioni, tumori, traumi e lesioni al nervo olfattivo. Le patologie dell’olfatto, in base ai sintomi, possono essere distinte in due grandi tipologie: quantitative e qualitative.

Le patologie caratterizzate da alterazione quantitativa dell’olfatto includono sia quelle in cui uno o più odori sono percepiti in modo minore rispetto al normale (in questo caso si parla di iposmia), sia quelle in cui uno o più odori non sono affatto percepiti (in questo caso si parla di anosmia)

Le patologie caratterizzate da alterazione qualitativa dell’olfatto sono rappresentate dalla cacosmia, cioè la percezione di odore sgradevole, e dalla parosmia, un disturbo caratterizzato dall’alterazione del senso dell’olfatto con insorgenza di false percezioni odorose in cui un odore è percepito erroneamente o scambiato per un’altro: ad esempio, per il paziente con parosmia, un odore piacevole può essere percepito come ripugnante e viceversa.

Con disosmia si indica in generale una alterazione della capacità di percepire uno o più odori.

Le cause alla base di questi disturbi possono essere diverse: riniti, sinusiti, neoplasie, lesioni della mucosa di varia origine (virale, traumatica o infiammatoria), lesioni nervose. Quando il senso dell’olfatto è alterato, ciò compromette anche il senso del gusto (disgeusia).

La diagnosi della patologia alla base di tali condizioni si effettua inizialmente con una visita otorinolaringoiatrica attraverso un’indagine basata su vari esami e test, tra cui:

In base alla causa specifica che ha determinato il disturbo a monte, potrebbero essere necessari altri test ed altre tipologie di visite, ad esempio neurologiche o psichiatriche.

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