Con elettroretinografia (ERG, in lingua inglese “electroretinography“) in medicina si indica una tecnica diagnostica usata in campo oculistico per misurare graficamente i potenziali di azione dei fotorecettori retinici quando vengono stimolati da un impulso luminoso e valutare quindi la funzionalità della retina in risposta a stimolazioni luminose ed in particolare dei coni e bastoncelli: i primi sono coinvolti nel riconoscimento dei colori, mentre i secondi reagiscono alla variazione della luce. L’ERG serve anche per diagnosticare eventuali anomalie nelle cellule di Müller, che apportano nutrimento alla retina e in quelle bipolari, responsabili del corretto funzionamento del nervo ottico.Una ERG viene generalmente effettuata durante una visita oculistica.
Perché si esegue?
L’ERG è utile per la diagnosi e il monitoraggio di varie patologie, tra cui:
- retinoblastoma;
- tumore della retina;
- degenerazione maculare;
- miopia grave;
- necrosi della macula oculare;
- retinite pigmentosa;
- anomalia della visione periferica;
- distacco della retina;
- distrofia di coni e bastoncelli.
Nei pazienti più giovani l’ERG può risutlare utile per monitorare lo sviluppo dell’apparato visivo in soggetti a rischio, ad esempio nei nati prematuri.
Elettroretinogramma
Il tracciato su carta che viene prodotto grazie ad una elettroretinografia, viene chiamato elettroretinogramma: esso consiste nella visualizzazione dei potenziali elettrici che si generano nella retina come risposta ad una stimolazione luminosa, registrati su carta apposita.
Come si svolge l’esame?
L’esame può vien svolto con la seguente procedura:
- prima dell’esame è necessario l’adattamento al buio: il paziente rimane seduto o sdraiato in una zona buia per circa 15-20 minuti;
- vengono instillate al paziente delle gocce di collirio per dilatare la pupilla;
- vengono instillate al paziente delle gocce di collirio anestetico;
- si applica uno strumento che tiene l’occhio costantemente aperto;
- al paziente vengono posti 5 elettrodi: uno sulla fronte, due a livello dei canti esterni e due nel fornice congiuntivale;
- il paziente viene posizionato dinanzi ad una cupola che emette dei flash luminosi, che variano di colore, durata e intensità;
- il paziente tiene fisso lo sguardo sugli stimoli sia alla luce che al buio: nel primo caso la strumentazione registra la reazione dei coni allo stimolo luminoso, nel secondo quella dei bastoncelli;
- il macchinario registra il tracciato;
- l’esame termina.
FERG e PERG
Due tipi particolari di elettroretinogramma sono quello focale, noto anche come FERG, e quello da pattern, abbreviato in PERG. Il metodo di svolgimento di questi esami non differisce molto rispetto al precedente, ma la durata è leggermente maggiore, arrivando a circa un’ora. Anche in questo caso si impiegano elettrodi da apporre sulla cute e sulla cornea, ma al paziente vengono mostrati invece che flash luminosi, degli stimoli visivi come pattern geometrici, quadrati o bande in bianco e nero.
Il PERG è un esame generalmente utilizzato per lo studio di patologie a carico delle cellule e delle fibre della retina interna. Il FERG, invece, è un test specifico per la diagnosi delle malattie della macula, la parte della retina che serve alla visione centrale.
Durata dell’esame
La durata dell’esame è generalmente 30-40 minuti.
Norme di preparazione
Salvo diversa indicazione da parte del medico, non esistono norme di preparazione specifiche, tuttavia, durante le 24 ore precedenti e successive l’esame, il paziente non dovrebbe indossare lenti a contatto.
Controindicazioni
L’esame può essere eseguito da tutti, anche da anziani, bambini e donne incinte.
E’ un esame fastidioso, doloroso o pericoloso?
Praticata in modo corretto e da un medico esperto, l’ERG è una tecnica, non pericolosa, non dolorosa e solo lievemente fastidiosa. Durante il test si può registrare un leggero fastidio del tutto sopportabile, come la presenza di un granello di polvere nell’occhio. L’effetto del collirio anestetico può prolungarsi per qualche ora rendendo gli occhi insensibili, per questo motivo un’utile precauzione è trattenersi dallo stropicciarli finché dura l’effetto, per non correre il rischio di creare inavvertitamente un danno. E’ utile farsi accompagnare all’esame e non si devono guidare veicoli al termine: i pazienti sottoposti a ERG possono infatti rimanere abbagliati per qualche tempo al termine del test, ma è una reazione normale che non deve destare preoccupazione e sparisce in breve tempo.
Rischi
In rarissimi casi si potrebbe verificare una lieve abrasione della cornea.
Costo
Il prezzo di una ERG oculare varia in funzione del centro dove viene effettuata, ma generalmente oscilla tra 80 e 150 euro.
Altri esami
Le informazioni di questo test possono essere integrate con quelle di altre analisi, ad esempio la vista neurologica, la TAC o la risonanza magnetica. Altri esami che potrebbero essere necessari in campo oculistico, sono:
- esame dell’acuità visiva (esame della vista);
- esame del campo visivo;
- esame del fondo oculare;
- potenziali evocati visivi;
- elettrooculografia (EOG);
- ecografia oculare;
- tomografia ottica computerizzata (OCT);
- esame alla lampada a fessura (o biomicroscopia);
- retinografia tradizionale e a fluorescenza;
- autorefrattometria;
- fluorangiografia retinica;
- tavole di Ishihara;
- tonometria.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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