Disgeusia: cause, da farmaci, esami, terapie, cure, rimedi naturali

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Glossite atrofica

Con “disgeusia” si indica un disturbo caratterizzato dalla distorsione e/o dall’indebolimento del senso del gusto che porta ad incapacità parziale o totale di percepire con esattezza il sapore di una sostanza (cibo, bevanda o altro). L’alterazione della percezione dei sapori può essere temporanea o cronica e può riguardare solo uno tra i cinque gusti primari:

  • acido;
  • dolce;
  • salato;
  • amaro;
  • umami,

oppure riguardare due o più gusti o tutti e cinque i gusti contemporaneamente. Un tipo particolare di disgeusia è l’ageusia (anche chiamata ipogeusia), che corrisponde all’incapacità parziale o totale di percepire uno o più sapori di una sostanza (cibo, bevanda o altro).

Cause e fattori di rischio

Le cause alla base di una disgeusia possono riguardare la superficie della lingua o la via di trasmissione del senso del gusto fino alla corteccia cerebrale, tramite il nervo glossofaringeo. Tra le molteplici cause patologiche, condizioni e fattori di rischio alla base dell’alterata percezione del gusto, vi sono:

  • lesione del nervo trigemino;
  • lesione del nervo glossofaringeo;
  • paralisi facciale;
  • infiammazione della lingua (glossite);
  • infezioni della lingua;
  • infezioni delle alte vie respiratorie (come rinite o sinusite);
  • influenza;
  • lingua a carta geografica;
  • stomatite;
  • glossite atrofica;
  • tabagismo cronico;
  • scarsa igiene orale;
  • ustione;
  • abuso di cibi piccanti e speziati;
  • vomito cronico (ad esempio in caso di bulimia o anoressia nervosa);
  • assunzione di farmaci;
  • tumori cerebrale;
  • traumi cerebrali;
  • lesioni cerebrali;
  • ictus cerebrale ischemico o emorragico;
  • tumore della lingua;
  • malnutrizione per difetto con carenze specie di zinco e niacina;
  • disturbi d’ansia;
  • patologie psichiatriche;
  • sindrome di Cushing;
  • ipotiroidismo;
  • diabete mellito;
  • insufficienze renali;
  • insufficienze epatiche;
  • paralisi facciale;
  • sclerosi multipla;
  • Herpes zoster oticus;
  • neurinoma dell’acustico;
  • otite;
  • sindrome di Sjögren;
  • radioterapia di testa e collo;
  • polipi nasali.

Una mancanza parziale del senso del gusto, generalmente temporanea, può essere determinata dall’assunzione di cibi o bevande troppo calde o troppo fredde o dal sapore molto piccante. Una lieve alterazione del senso del gusto, generalmente temporanea, è possibile durante la gravidanza.

Alterazione di gusto e olfatto

Una mancanza della normale percezione del senso del gusto, può essere a volte correlata ad alterazione del senso dell’olfatto, a tal proposito leggi anche:

Sintomi e segni

Oltre alla alterata o mancata percezione del gusto, il paziente – in base alla patologia che ha causato la disgeusia – potrebbe avvertire altri sintomi, tra cui:

  • perdita dell’olfatto (mancata percezione degli odori);
  • vertigini;
  • svenimenti;
  • astenia (mancanza di forza);
  • nausea;
  • vomito;
  • cefalea;
  • febbre;
  • dolore alla lingua;
  • dolore alla gola;
  • dolore durante la masticazione;
  • dolore all’articolazione temporo-mandibolare;
  • dolore attorno agli occhi;
  • disfagia (difficoltà a deglutire);
  • odinofagia (dolore durante la deglutizione);
  • difficoltà di concentrazione;
  • difficoltà senso-motorie;
  • ittero;
  • paralisi del viso.

In altri casi la disgeusia si presenta invece da sola, senza altri segni o sintomi.

Diagnosi

Una corretta diagnosi in caso di alterato senso del gusto, ha l’obiettivo non solo di diagnosticare la disgeusia, ma anche e soprattutto quello di scoprire la causa a monte che l’ha determinata. La diagnosi si basa sull’anamnesi (raccolta dati e sintomi del paziente) e sull’esame obiettivo: il medico ispezionerà la gola, le pareti del collo ed eventuali linfonodi in cerca di una possibile infezione e poi valuterà nello specifico la salute della lingua, anche tastandola per identificare eventuali cambiamenti nella sua consistenza. In alcuni casi può essere il tampone faringeo. In caso di dubbio diagnostico possono essere eseguiti altri esami, tra cui:

Ovviamente non tutti gli esami sono sempre necessari: spesso una buona anamnesi ed un attento esame obiettivo sono sufficienti per raggiungere la diagnosi.

Colore della lingua

Anche l’eventuale variazione del colore della lingua o la formazione di patine su di essa, possono aiutare enormemente il medico nella diagnosi differenziale, a tal proposito leggi anche:

Terapia

Non esiste una terapia unica che curi tutti i tipi di disgeusia: il trattamento specifico dipende dalla causa a monte che ha determinato il problema.
Ad esempio, in caso di glossite atrofica, se si evidenzia una infezione batterica, si somministrano antibiotici. Molto utile è la supplementazione con un integratore vitaminico. In caso di carenze nutrizionali (malnutrizione per difetto), si può somministrare una dieta normocalorica bilanciata.
Quando la disgeusia è causata da farmaci può essere risolta interrompendo l’assunzione o cambiando il dosaggio, anche se solo il medico può modificare senza rischi una terapia prescritta. È quindi sconsigliato prendere decisioni personali in merito ai farmaci che si assumono.

Consigli e rimedi naturali

Oltre a seguire la terapia prescritta dal medico, per velocizzare la guarigione, il paziente è tenuto a seguire alcuni preziosi accorgimenti:

  • smettere di fumare;
  • non assumere alcolici;
  • correggere l’eventuale malnutrizione per difetto;
  • assumere adeguate quantità di acqua;
  • evitare zone ricche di smog e inquinanti;
  • non assumere alimenti o bevande troppo caldi, freddi, acidi o piccanti, tra cui: cibi speziati, limoni frutta acida (come kiwi e ananas);
  • sciacquare la bocca con collutori specifici;
  • tenere la lingua pulita.

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Quando rivolgersi al proprio medico?

Una disgeusia temporanea, correlata ad esempio all’assunzione di cibi caldi e piccanti, non deve destare particolare ansia nel paziente: generalmente il paziente torna ad avere una normale percezione del gusto in poco tempo (al massimo alcune ore). Una disgeusia cronica, legata ad altri sintomi come perdita dell’olfatto, vertigini, svenimenti, astenia (mancanza di forza), nausea, vomito e febbre, devono invece spingere il paziente a recarsi dal medico per approfondimenti: in questo caso la disgeusia potrebbe infatti essere la spia di una patologia anche grave.

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