Monsters, film del 2010 scritto e diretto da Gareth Edwards, con Whitney Able, Scoot McNairy, Kevon Kane. Fantascienza, sentimentale.
Trama senza spoiler
Nel 2016 delle forme di vita aliena si sono diffuse a macchia d’olio in tutta l’America centrale, causando una quarantena generale in metà del Messico. Lungo il confine con gli Stati Uniti è stato creato un muro di separazione gestito da forze armate americane e messicane per contrastare l’espandersi delle (terribili?) creature. Andrew, un giovane fotoreporter americano, viene assunto dal suo ricco datore di lavoro per trovare la figlia Samantha e per riportarla negli Stati Uniti da San José. Il viaggio inizia.
Recensione senza spoiler
Nella prima parte di film non succede nulla, poi per fortuna nella seconda parte di film non succede niente uguale e ci si può finalmente rassegnare a capire di stare vedendo un film che non si basa certo sull’azione, il che non è certo un male, almeno per il sottoscritto. Ci sono alcuni spunti originali ed interessanti come il comportamento degli alieni, la loro fonte di nutrimento, la loro forma di interazione, ed il finale che si ricollega a… (vedi paragrafo SPOILER). Il film ha una ottima fotografia, curata dallo stesso giovane regista Gareth Edwars, che vi ricordo essere anche il director del Godzilla del 2014 e di Rogue One: A Star Wars Story. Inoltre il film possiede temi musicali e tappeti sonori elettronici molto piacevoli, curati da Jon Hopkins, un compositore inglese che ha collaborato con Brian Eno e dei Coldplay, quindi decisamente non l’ultimo arrivato. Interessante, ma per alcuni disarmante, questo continuo spostarsi da un taglio vagamente horror ad uno sentimentale, ad uno documentaristico. In barba alle grandi (e costosissime) produzioni americane, il britannico Edwars ha realizzato uno dei più interessanti film di fantascienza di questi ultimi tempi con pochi soldi, pochi effetti speciali ed un pugno di buone idee, magari non tutte originalissime ma ben amalgamate. Il risultato? Un piccolo e onesto manifesto di amore per il cinema. Chi adora il gusto del racconto, delle immagini in movimento e di tutti quei trucchi dietro le quinte che permettono di costruire una realtà alternativa alla nostra, sa bene che non servono né nomi di grido, né capitali ipertrofici per fare un buon film di fantascienza, come ad esempio accade nel meraviglioso Moon di Duncan Jones dove un paio di idee strepitose ed un singolo attore tengono incollati allo schermo per 97 minuti.
Nel 2014 è uscito un sequel chiamato Monsters: Dark Continent. Curiosità: alla fine del film i due attori protagonisti (Whitney Able e Scoot McNairy) si sono sposati (nella realtà!).
Chi è il vero monster?
Edwars ha dichiarato di ispirarsi a film come 28 giorni dopo di Danny Boyle, Cloverfield di Matt Reeves, District 9 di Neill Blomkamp e Jurassic Park di Steven Spielberg, ed in effetti alcuni temi sono ricorrenti, come ad esempio il rapporto tra l’uomo e l’animale “diverso”, che non si capisce esattamente se sia realmente cattivo o se sia l’uomo ad averlo immaginato o – peggio – reso tale con i suoi comportamenti “contro natura”, ad esempio ghettizzandolo come accade nella perla di Blomkamp o riportandolo in vita per poi chiuderlo in uno zoo a scopo di lucro come immaginava il papà di Indiana Jones. Insomma chi sono i veri “monsters” del titolo: dei grossi animali che stanno per i fatti loro e che uccidono gli umani per sbaglio semplicemente perché si spostano e sono enormi (un po’ quello che distrattamente facciamo con le formiche), o noi che li bombardiamo?
Consigliato? Si ma non a tutti
Non è certamente un capolavoro (termine che io limito a “2001” e pochi altri film), ma vedibilissimo soprattutto considerando il fatto che è il lungometraggio d’esordio di Edwards, un regista che è oggi affermatissimo e di cui continueremo a sentire molto parlare in futuro. In definitiva un lavoro molto buono, dedicato soprattutto a chi ama una fantascienza più “psicologica” e riflessiva (con spunti decisamente sentimentali, un po’ in stile Arrival, con cui il film condivide vari punti), che piena di effetti speciali. Chi vuole l’americanata con super-alieni 3D ed esplosioni a ripetizione, lo troverà probabilmente troppo lento e noioso.
Spiegazione del finale con SPOILER
Molti non sono riusciti a comprendere il finale del film, che in effetti sembrerebbe concludersi all’improvviso, senza alcuna spiegazione. In realtà in pochi si sono resi conto che quello che si vede nei primissimi minuti dei film (i militari sulla camionetta “attaccata” dall’alieno) è in realtà il finale del film. Dopo essere stati messi sulla camionetta dai militari, i due protagonisti subiscono l’attacco che si vede nei minuti iniziali dove si vede chiaramente Andrew che porta Sam in braccio cercando disperatamente aiuto, ma nel frattempo è in arrivo un caccia che poi distrugge tutta la zona con una bomba. Probabilmente Andrew e Sam periranno nell’esplosione e non raggiungeranno mai casa (oppure no? Non lo sapremo mai).
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