Nervo abducente (VI nervo cranico): anatomia, funzioni, patologie in sintesi

MEDICINA ONLINE NERVI CRANICI NERVO OCULOMOTORE III TROCLEARE IV ABDUCENTE VI OTTICO II OCCHIO MUSCOLI PALPEBRA CRISTALLINO PUPILLA IRIDE VISTA VISIONE LESIONE INFIAMMAZIONE VISIONE MOVIMENTO DEGLI OCCHI RETTO OBLIQUO EYEIl nervo abducente (anche chiamato “nervo oculomotore esterno“, in lingua inglese “abducens nerve“) è il sesto dei 12 nervi cranici.

Funzioni

Il nervo abducente, insieme al nervo oculomotore (III nervo cranico) ed al nervo trocleare (IV nervo cranico), innerva i muscoli oculari che permettono e coordinano i movimenti degli occhi. Danni ai nervi cranici III, IV o VI possono quindi influenzare il movimento del bulbo oculare. In particolare il nervo trocleare innerva il muscolo retto laterale cioè uno dei sei muscoli striati oculari che, quando contratto, determina uno spostamento laterale del bulbo oculare (abduzione).

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Il nervo abducente contiene anche un piccolo gruppo di fibre sensitive somatiche che trasportano stimoli propriocettivi dal muscolo retto laterale: nel seno cavernoso della dura madre tali fibre passano al nervo oftalmico.

Anatomia

Il nervo origina dal nucleo del nervo abducente del tegmento del ponte, emerge dal solco bulbopontino sopra le piramidi del bulbo e le sue fibre decorrono in avanti, in alto e lateralmente immerse nel liquido cefalorachidianodello spazio subaracnoideo fino all’apice della rocca petrosa del temporale dove si immette nel seno cavernoso della dura madre. Posto lateralmente all’arteria carotide interna, percorre il seno cavernoso, dal quale fuoriesce per immettersi nella fessura orbitale superiore dello sfenoide, passando all’interno dell’anello tendineo comune dei muscoli dell’occhio. Nella cavità orbitale si dirige lateralmente, disponendosi poi sulla faccia mediale del muscolo retto laterale dell’occhio al quale si distribuisce.

Nucleo del nervo abducente

Il nucleo del nervo abducente, coinvolto nelle stesse attività dei nuclei dei nervi oculomotore (III) e trocleare (IV), è posto nella porzione caudale del ponte, nel piano mediano, dove sporge nel pavimento del quarto ventricoloavvolto dalle fibre del nervo facciale che formano il collicolo facciale. Vista la natura del nervo abducente, il nucleo presenta solo componenti motrici somatiche. Nel nucleo sono presenti due popolazioni neuronali di cui una innerva il muscolo retto laterale, mentre l’altra è formata da interneuroni che attraversando la linea mediana si fanno ascendenti nel fascicolo longitudinale mediale per terminare nel nucleo del nervo oculomotore. Tale legame mette in connessione i neuroni del muscolo retto laterale di un lato dell’abducente con quelli del muscolo retto mediale controlaterale dell’oculomotore permettendo movimenti orizzontali coniugati coordinati degli occhi.
Nel fare questo il nucleo abducente riceve coordinazioni dalla formazione reticolare paramediana pontina che riceve a sua volta afferenze dai collicoli superiori, dai nuclei vestibolari (che proiettano anche sul nucleo direttamente), dai campi oculari frontali e da una regione della corteccia specializzata nel controllo della mobilità oculare. Il legame con i nuclei vestibolari è fondamentale per garantire uno spostamento degli occhi opposto a quello della testa permettendo di mantenere lo sguardo fisso su un oggetto anche con la testa in rotazione.

Patologie

Il nervo abducente può essere affetto da infiammazione o lesioni a causa di traumi eo infezioni, che comportano alterazione o paralisi del muscolo retto laterale. L’alterato funzionamento del muscolo retto laterale determina incapacità nello spostare lateralmente l’occhio malato, causando diplopia (visione doppia) e strabismo convergente. La paralisi del nervo abducente si verifica, oltre che in caso di traumi (incidenti stradali o sportivi, cadute…), anche in caso di sindrome di Gradenigo. La lesione del nucleo del nervo abducente può interessare anche il nucleo del nervo faciale, posto nelle vicinanze, causando la paralisi di tutti i muscoli mimici omolaterali.

Sindrome di Gradenigo

La sindrome di Gradenigo o sindrome di Gradenigo-Lannois è una complicazione dell’otite media da infezione purulenta dell’apice dell’osso temporale e, oltre alla paralisi del nervo abducente, causa anche otorrea mucopurulenta e nevralgia del trigemino da interessamento del nervo trigemino.

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